Un protocollo d’intesa, anzi patto d’azione, che diventi strumento di sviluppo per i territori e stimoli ad una condivisione complessiva. All’insegna di questi elementi oggi a Palazzo Lanfranchi è stato firmato l’accordo che unisce Altamura e Matera partendo dall’esperienza dell’”Uomo di Altamura” e ampliando il raggio d’azione.
“La comunità altamurana, oggi, si sente a casa – così ha esordito il sindaco Giacinto Forte che ha aggiunto – La nostra città è un valore aggiunto per Matera che è una realtà ben descritta da Tommaso Fiore che ci ha aveva definiti un popolo di formiche, che era riuscito nelle difficoltà di un territorio aspro, ad emergere.
Al Parco Nazionale dell’Alta Murgia Altamura ha dato tanto, così come il teatro Mercadante, la Cattedrale, la figura di Federico II.Mettiamo in campo le nostre forze – ha aggiunto rivolgendosi al sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri – uniamoci per fare rete. Non sono due sindaci a firmare questo protocollo ma due grandi comunità, lucana e murgiana, che potranno essere ricordate perché protagoniste del rilancio”. Infine il sindaco Forte ha annunciato che Altamura ha presentato la sua candidatura a Capitale italiana della Cultura per il 2018.
“Stasera confrontiamo informazioni positive e inedite – ha detto il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri – Un territorio nasce dalla forza del proprio ruolo nelle aree vaste. Da domani dobbiamo lavorare per rendere concreto il progetto del Distretto rupsetre appulo lucano. Il Parco archeologico naturale storico delle chiese rupestri che non può essere solo un’area di divagazione o di presenze incomposte di persone che non comprendono nulla di ciò che calpestano. Il nostro dovere è la formazione di cui si parla forse troppo, ma bisogna fare in modo che questi monumenti della nostra cultura, ciò che io chiamo i testimoni del nostro vitalismo preistorico, devono essere aperti agli orizzonti della divulgazione. Il progetto che dobbiamo portare avanti è quello di entrare in un disegno di educazione e formazione delle nostre comunità, aprendo più spesso questi confronti, portando le immagini che abbiamo visto stasera, all’aperto nelle nostre piazze così come facciamo con i nostri protettori affinchè la gente comprenda il valore universale di cui sono custodi.
Poi – ha aggiunto – dobbiamo fare qualcosa di concreto. Il patto d’azione che firmiamo oggi deve contenere innanzitutto la convinzione che i territori non sono quello materano e altamurano, ma quello della Murgia da trasformare in itinerari di conoscenza. Non possiamo più accogliere un turismo randagio e ignorante che non conosce i luoghi che visita. L’incontro di oggi reso concreto da un gruppo cittadini, da associazioni che si sono impegnate e il patto d’azione che firmiamo dimostrano un principio che io sostengo da sempre – ha concluso il sindaco – La cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile”.
L?incontro, promosso dalle associazioni Codice 21 e Ascut, era stato aperto proprio dagli interventi di Tommaso Loizzo (Ascut) che aveva sottolineato l’importanza di un momento di condivisione così importante ed era proseguito dopo la proiezione del video su “L’uomo di Altamura”, dalla relazione scientifica del prof. Giorgio Manzi, il quale ha illustrato nei dettagli gli esami e le analisi cui sono stati sottoposti tutti gli elementi che poi hanno composto l’uomo di Sltamura. Infine, prima della firma dell’intesa, l’intervento di Michelangelo Camardo di Codice 21 che ha approfondito tutti gli aspetti che legano due territorio come Matera e Sltamura e ancora più ampiamente le aree in cui si è registrata la presenza di esserei umani già dal Paleolitico, che unisce zone di un territorio molto ampio.
Le ricerche svolte da Codice 21 hanno messo in evidenza una serie di aspetti che, in genere vengono trascurati e che, al contrario, raccontano una storia e una evoluzione ancora più ampia di quella generalmente conosciuta.
Il patto d’azione fra Matera e Altamura prevede, tra l’altro l’obiettivo di “Valorizzare l’ambito operativo denominato ‘I percorsi dell’uomo’. Su questo territorio sono scolpite le tracce dell’esperienza millenaria dell’Uomo testimoniata dagli insediamenti e ritrovamenti di epoca ed ere preistoriche, quelli della Civiltà rupestre, rintracciabili nelle tante Gravine di questo territorio e in un’architettura rupsetre com’è quella dei Sassi, patrimonio Unesco, e quelle dei ritrovamenti sula murgia Altamurana”.
Nel testo si legge ancora: “ Gli obiettivi prioritari di questo protocollo, pensato con coordinate interregionali e panmeridionali, sono i due grandi Musei diffusi dell’antropologia con il Parco della Storia dell’Uomo a Matera e dell’Archeologia a Altamura, nonché il grande affresco dell’Architettura di Pietra, i Sassi di Matera e l’unicità dei ritrovamenti dell’Uomo di Altamura e delle Orme dei dinosauri. I primi obiettivi sono centrati su due rispettivi Centri di Eccellenza, quali il Parco della Storia dell’Uomo a Matera e il Museo Archeologico Nazionale di Altamura”.
Giu 04