L’AGRICOLTURA, IMPRESA CHE GUARDA AL TERRITORIO
Sempre più i prodotti agricoli rappresentano l’eccellenza della terra dalla quale provengono
Una definizione moderna dell’agricoltura che è sempre più attività imprenditoriale in grado di far leva sui prodotti di qualità e sul territorio. È quanto emerge dal convegno “Promozione e commercializzazione dei prodotti agricoli di Basilicata” che si è svolto questa mattina al Liceo scientifico “Dante Alighieri” di Matera in occasione della conclusione del percorso di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) di 1200 ore che ha interessato 13 alunni i quali hanno conseguito una qualifica di secondo livello.
“Questo percorso Ifts –ha detto il dirigente scolastico Osvaldo Carnovale nell’aprire i lavori- segue uno degli assi di sviluppo strategico della Regione. Un canale importante per chi vuole rimanere qui seguendo i percorsi di sviluppo di questa terra. Il convegno serve proprio a cogliere queste opportunità rappresentate non già dalla vecchia idea di lavoro agricolo ma da un’attività imprenditoriale moderna che permette di fare un buon business ma anche di essere a contatto con la natura”. Il liceo scientifico di Matera ha organizzato ben 7 corsi Ifts in 10 anni con un’occupazione media alla fine del percorso pari a la 40%.
“In questo modo – ha sottolineato Giuseppe Brillante, direttore regionale di Coldiretti- l’attività scolastica si avvicina in maniera più pratica alle opportunità del territorio. Tuttavia occorre conoscere bene le dinamiche commerciali dei prodotti agricoli puntando sulla filiera corta e sulle specificità territoriali quali strumenti per dare valore ai frutti della terra e avvicinare il consumatore”.
Durante il convegno si è parlato anche dei numeri legati alla vendita diretta dei prodotti agricoli: in Francia gli agricoltori vendono nei farmer market il 24% della produzione, mentre in Italia la percentuale si attesta al 12%. “La tipicità è la chiave per il successo –ha detto durante il suo intervento Ettore Bove dell’università di Basilicata- perché si riesce a vendere la storia e la specificità del territorio con le sue prassi produttive, vero patrimonio della nostra terra”.
Sergio Gallo dell’Alsia ha evidenziato come quello delle produzioni tipiche lucane “sia un comparto di nicchia in grado di esprimere numeri bassissimi, sebbene con prodotti di alta qualità che però trovano collocazione a scala comprensoriale”. Per questo occorre puntare su strategie di marketing territoriale nelle quali crede molto la Camera di Commercio di Matera. “Occorre incentivare l’internazionalizzazione –ha sottolineato il presidente dell’ente camerale, Angelo Tortorelli- per esportare prodotti di qualità che rappresentano il territorio. Serve solo coordinamento per cogliere queste opportunità durante fiere ed eventi: il mondo è attento alle eccellenze lucane”.