Le fotografie realizzate da Henri Cartier Bresson in occasione dei viaggi in Basilicata dell’artista francese del 1952 e del 1972 hanno rappresentato il riferimento più importante della dodicesima edizione del salone dei Beni Culturali di Verona. Centinaia le persone che attraverso gli scatti di Cartier Bresson hanno potuto ammirare storie e situazioni di un territorio carico di storia e di grande umanità che in gran parte si pescano ancora oggi in buona parte dei centri lucani. “E’ stato un altro importante biglietto da visita che la Basilicata ha mostrato alle comunità nazionale ed internazionale, un invito ad un viaggio alla scoperta di una regione sospesa tra realtà e sogno”, ha sottolineato l’assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Digilio.
“Rappresentare il Sud con le sue mille particolarità – ha rilevato il direttore della rassegna scaligera, Maurizio Cecconi – non è facile, ma le immagini di uno dei maestri della fotografia mondiale quale è stato Henri Cartier Bresson rappresentano non solo uno straordinario regalo culturale, ma testimoniano un Mezzogiorno d’Italia bello, generoso, straordinario e pieno di storie che aspetta soltanto di essere riscoperto”.
Al rientro dal salone di Verona, l’assessore Digilio ha annunciato che nelle prossime settimane la Provincia avvierà una puntuale ricognizione di tutta l’attività fotografica, realizzata nel corso degli anni, che ha avuto come soggetto il Materano e le sue popolazioni. “Il nostro obiettivo, anche con la collaborazione degli autori, è quello di mettere insieme la storia fotografica del territorio per trasferire alle nuove generazioni un “come eravamo” attraverso cui si possa delineare il lungo ed intenso percorso delle comunità interessate sulla strada del progresso e dello sviluppo economico e sociale, recuperando tuttavia quei livelli di collaborazione e di partecipazione civile che sono stati la molla più significativa e generosa di una rinascita che solo in parte è stata conquistata”.