Una strada della città di Matera sarà presto intitolata a don Vito Staffieri, il sacerdote scomparso nel 1991 all’età di 106 che ha speso la sua vita per il bene degli altri. La sperenza è che il Processo di canonizzazione guardi la vita di don Vito Staffieri con molta attenzione. Ricordiamo in proposito che il Papa ha chiesto di ricercare, scoprire e celebrare figure di religiosi che abbiano lasciato traccia del loro operato nella storia. Lo ha ribadito in occasione del 150° Anniversario del dies natalis di Giovanni Maria Vianney, santo patrono di tutti i parroci del mondo che si concluderà il 29 giugno 2010 con la festa del Cuore di Gesù. E don Vito Staffieri ha certamente lasciato traccia del suo passaggio nella storia materana. C’è un vuoto in quella finestra della rettoria annessa alla chiesa di Santa Lucia affaccia sulla piazza Vittorio Veneto, a Matera. Da quella finestra amava affacciarsi il sacerdote Don Vito Staffieri. Il decano dei sacerdoti materani, che si è spento 19 anni fa, richiama alla memoria i sacerdoti materani che hanno arricchito le parrocchie materane e coinvolto una generazione che si alimentava di buoni propositi, di rispetto, di stima, di comprensione, di amicizia, di amore verso il prossimo. E don Vito Staffieri ricalcava quella figura di sacerdote che invitava alla riflessione, alla partecipazione, all’umiltà. E per la sua ricca umanità è stato ricordato nel libro che gli ha dedicato la nipote Adele Staffieri, “A mio zio prete, don Vito Staffieri”, presentato in occasione del Natale 2007 nel salone della Chiesa di Cristo Re. Un libro che è possibile ancora oggi trovare in libreria, il cui ricavato è stato devoluto in beneficienza ai poveri, i prediletti di don Vito. Proprio in questo momento in cui il Papa chiede che siano segnalati sacerdoti santi, il nostro pensiero va a don Vito Staffieri, il sacerdote che ha saputo interpretare in modo superlativo la sua vocazione di essere luce, sostegno, conforto e speranza per tutti quelli che incontrava e che, in riferimento a quanto dichiarato dal Papa per il Santo Patrono dei Sacerdoti, è stato capace di amare la chiesa e di amare la gente con autentico distacco da sé, con una tenerezza che si riveste quasi delle sfumature dell’amore materno. Don Vito Staffieri ha vissuto per moltissimi anni nella rettoria annessa alla chiesa di Santa Lucia al piano, ristrutturata con i proventi della vendita della sua casa natale in salita Castelvecchio e con le offerte dei suoi fedeli, come resta inciso sopra uno dei gradini di marmo della chiesa; don Vito ogni giorno ed ogni notte era lì, in adorazione perpetua al suo Sacramento ed era sempre a disposizione di chiunque lo cercasse; visitava regolarmente i malati ed i carcerati, pregava costantemente nel cimitero della città, si recava presso i poveri, ospiti dell’ospizio di Sant’Agostino e accoglieva chiunque si presentava alla sua porta. Don Vito fece riaprire la chiesetta della Mater Domini, in piazza Vittorio Veneto, fu autore di moltissimi opuscoli e del volume “Le mie profezie”, pensò ad una cittadella da insediare sulla Murgia materana per accogliere poveri, derelitti, abbandonati: un’opera mai realizzata ma non perchè non ci fossero le risorse disponibili. Quando don Vito è scomparso ha lasciato un vuoto incolmabile. Don Vito somiglia molto al Santo Vianney perchè ha vissuto secondo il Vangelo. Un’altra curiosità: il suo talare, logoro dagli anni eppure da lui sfoggiato con tanta disinvoltura e le “pantofolone” consunte sono impresse nella memoria dei materani. Per lui è arrivata la nomina pontificia a “Protonotario Apostolico”, il più alto grado dei prelati d’onore del Vaticano e resta attualmente citato nel volume “Lucania” di Antonio Giampietro, secondo il quale don Vito è “morto in odore di santità”. In questo momento molto particolare per la chiesa, è opportuno che Matera tributasse un ricordo perenne a don Vito attraverso l’intitolazione di una strada. Auspichiamo adesso la possibilità di istituire un Processo di canonizzazione che possa valutare i numerosi e spesso prodigiosi racconti che riguardano Don Vito Staffieri.
Carlo Abbatino
Ottimi i dati riportati per Mons. Don Vito Staffieri,ve ne sono ancora aitri. molti, altrettanto interessanti ed importanti che è cosa conveniente da far conoscere.