Su SassiLive.it arriva lo speciale dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia.
In questa pagina e nel banner presente sulla parte destra della home nipage di SassiLive è possibile consultare tutte le iniziative promosse dalle Amministrazioni comunali di Matera, Migloco e Pisticci e dall’Unitep, che celebra l’Unità d’Italia con “17 marzo 1861 l’Italia è una”, una giornata di studi dedicata all’eroe materano del Risorgimento italiano, Giambattista Pentasuglia.
La pagina sarà costantemente aggiornata sino al 17 marzo 2011 con tutte le iniziative che saranno comunicate alla nostra redazione.
ULTIMISSIMA DI MERCOLEDI 16 MARZO 2011: RINVIATI A GIOVEDI 17 MARZO 2011 GLI SPETTACOLI PREVISTI MERCOLEDI 16 MARZO 2011.
Causa maltempo spostato a giovedì 17 marzo 2011 l’evento serale per 150esimo Unità d’Italia
A causa del maltempo l’evento previsto in serata all’aperto per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, è stato rinviato a giovedì 17 marzo 2011. In particolare, l’animazione musicale si terrà domani sempre alle 20 in piazza Vittorio Veneto, e sempre giovedì 17 marzo 2011 alle 24, si terranno i fuochi d’artificio sul boschetto comunale di via Lucana.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per assicurare la dovuta solennità e la massima partecipazione alle celebrazioni del 150° anniversario della proclamazione dell’Unità D’Italia il 17 Marzo offre l’ingresso gratuito a tutti i Musei e le aree archeologiche statali.
Presso il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola di Matera , visitabile dalle ore 9 alle ore 22 con orario prolungato e ingresso gratuito, oltre alle collezioni permanenti e alle Mostre in corso vengono esposti per la prima volta al pubblico 11 dipinti raffiguranti illustri personaggi materani, realizzati dall’artista Luigi Scorrano ( Lecce 1849-Urbino 1924) , donati dalla famiglia Gattini al sen. Ridola .
Particolare risalto è dato al ritratto di Giovanni Battista Pentasuglia, partecipante all’impresa garibaldina dei Mille ed esperto di telegrafia, figura centrale nelle celebrazioni dell’evento in città.
La Camera di Commercio per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
I colori della bandiera e un grande cuore per fare gli auguri di buon compleanno al nostro Paese. La facciata della Camera di commercio, a partire dalla serata di mercoledì 16 marzo, sarà illuminata da una scenografia particolare in sintonia con le celebrazioni per il 150° anniversario dell´Unità d’Italia. E per farlo il prospetto della sede dell´Ente, in via Lucana, sarà ricoperto da 600 riquadri di color argento su una superficie di 7,40 metri di altezza e 13 di larghezza. Al centro un grande cuore (2,50 x 2,50 metri), con una grande bandiera tricolore, e uno striscione con la scritta “Auguri Italia”. Un effetto particolare, voluto dal presidente Angelo Tortorelli, per esprimere la partecipazione del sistema economico locale a un evento che può contribuire, con un nuovo spirito di collaborazione a vari livelli, a restituire unità di intenti alla ripresa del sistema Italia.
I 150 anni dell’Unità: De Filippo: L’Italia ha bisogno del carattere lucano
Il presidente al Consiglio solenne analizza il contributo offerto dalla Basilicata al Risorgimento e su quello che ancora può offrire mentre “gli umori antiunitari crescono e vi sono forze antinazionali che dominano”
“Guardando ai nostri moti risorgimentali, mi sentirei di proporre addirittura il carattere lucano, agli italiani e soprattutto ai meridionali, quel carattere di tutti per intenderci, il sottofondo coesivo della nostra etnografia quasi fatto di passi determinati e di riforme, senza palingenesi rivoluzionarie, misurato con virtù antieroiche”. Sì è concentrato sul contributo offerto dalla Basilicata nel Risorgimento (“fu la prima Provincia del Sud continentale a insorgere contro i Borbone, prima della sconfitta di questa dinastia, cinque giorni prima che Garibaldi passasse lo stretto”) e su quello che ancora possono offrire mentre “nella centocinquantesima festa nazionale gli umori antiunitari crescono e vi sono forze antinazionali che dominano, con ogni evidenza, la scena istituzionale”.
Il presidente De Filippo ha fatto cenno alla prospettiva federale dello Stato, spiegando che “le nostre virtù ci impongono di accogliere la sfida di questo nuovo strumento detto federalismo fiscale se serve anche a chiudere definitivamente una facile geografia degli sprechi e delle inefficienze” ma ha anche sottolineato che “si sente in questo vorticoso moto di assestamento della nuova sagomatura della Repubblica la necessità di costruire unioni, alleanze sane e strategie unitarie del sistema istituzionale della Basilicata a favore dei lucani”.
Le ragioni unitarie fortemente avvertite in Basilicata sono state il filo conduttore dell’intervento del Presidente Folino, partendo dall’analisi storica dei 150 anni del Paese e della fase preunitaria, per giungere ai giorni nostri. “Qualcuno – ha detto – vuole farci credere, che non è mai esistita l’Italia. Altri, annotano, quotidianamente quasi una cancellazione geografica di una grande regione del Sud: la Basilicata. E’ un incrocio eccezionale della nostra storia nazionale e regionale quello che abbiamo di fronte. E siamo appena alla fine di un primo ventennio di realtà politica arrovellata e confusa che – ha ammonito – potrebbe disorientarci verso scorciatoie dannosissime”.
Ma dal presidente De Filippo sono venute anche parole di fiducia rispetto alle incertezze e gli interrogativi dell’attuale momento storico. “La storia italiana – ha detto – per molti aspetti, contiene già le sue risposte anche agli interrogativi che oggi ci poniamo per il futuro. Quella lucana in alcuni tratti pare ancora più chiara” sottolineando la “ricchezza di valori che in questo viaggio all’indietro si può ritrovare. Sono le parole di futuro – ha concluso – il messaggio dalle aspirazioni lunghe e durature che quasi con ostinazione diffonde ogni giorno il Presidente Napolitano. La nostra storia è uno scenario stupefacente, imprevedibile”.
“La Basilicata nei 150 Stivali d’Italia”
Parole importanti ed impegnative sono state quelle pronunciate, nel corso della seduta del consiglio solenne dedicato alla ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia, prima dal presidente del consiglio Vincenzo Folino e poi dal governatore Vito De Filippo, parole che hanno utilmente ricordato il nostro passato per costruire e consolidare una rinnovata immagine del nostro futuro.
Un futuro che noi lucani aiuteremo a determinare tanto forte quanto luminoso per la nostra straordinaria regione e per la nostra Italia, che abbiamo contribuito a formare e tenere saldamente unita.
Vinceremo questa difficile sfida, se riusciremo ad aggiungere alla forza, alla dignità ed alla determinazione, che hanno da sempre caratterizzato le generazioni passate, il giusto orgoglioso rilancio ideologico e di coraggio unitario, quello che oggi si richiede, in un mondo sempre più globalizzato e complesso e che troppo volte dimentica i veri valori, a chi come il popolo lucano vuole finalmente ergersi a “protagonista” non solo rivendicando un “mai saldato credito verso lo stato”, ma in virtù di una nuova e quanto mai necessaria dimensione etica, politica ed economica che dovrà assumere la nostra Italia ed in cui la Basilicata ha “carte e risorse umane e naturali ” preziose da giocare e mettere sul tavolo del confronto, della competizione e della concertazione.
Non ci deve quindi assolutamente intimorire, così come ha chiaramente affermato il presidente De Filippo, l’avanzamento di una sfida federalista : “se questa serve a chiudere definitivamente una facile geografia degli sprechi e delle inefficienze” e che a mio parere ci deve trovare convinti sostenitori.
Ci deve invece far molto riflettere se chi, il “processo federalista”, lo minaccia a volte in maniera subdola e senza saperlo anche suicida, come anticamera di un “futuro secessionista” e se soprattutto tale ipotesi è messa in campo da chi, da sempre, ha “depredato” le risorse economiche che in maniera strumentale venivano assegnate al Sud e quindi anche alla nostra regione, per poi riprendere velocemente la strada del Nord attraverso i sistemi bancari, assicurativi ed a volte anche industriali, che non si sono fatti scrupolo quando si è trattato di abbandonare i nostri territori dopo averli “utilizzati” ed a volte letteralmente “saccheggiati”.
Le manifestazioni di questi giorni quindi, che gli “ingrati secessionisti” minacciano inutilmente di disertare, non possono solo essere considerate una serie di appuntamenti commemorativi o di “semplice” festa, ma devono diventare momenti di riflessione profonda ed occasioni di analisi critica, così come ha detto il più inossidabile difensore e baluardo dell’unità e della coesione nazionale, quale è il nostro presidente Napoletano, definendo la giornata di domani “pegno della nostra determinazione nel riaffermare, tutelare, rinsaldare l’unità nazionale, che fu la causa cui tanti italiani dedicarono il loro impegno e la loro vita “ .
Luca Braia, consigliere regionale del PD
Il Comune di Matera alla mostra “Fare gli Italiani” di Torino
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, la Soprintendente ai Beni artistici, storici, ed etnoantropologici della Basilicata, Marta Ragozzino, e il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli 16 marzo, alle 17.30, alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione della mostra “Fare gli italiani – 150 anni di storia nazionale” dove è in esposizione il Carro trionfale in cartapesta della Madonna della Bruna.
A tagliare il nastro dell’iniziativa saranno Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente del Comitato Italia 150, Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte e vicepresidente del Comitato Italia 150, Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino.
Il carro di cartapesta sarà in esposizione fino al 20 novembre.
“Si tratta – afferma il sindaco Adduce – di una iniziativa particolarmente importante che rilancia il ruolo di Matera nel panorama culturale del Paese attraverso il suo simbolo più evocativo come il Carro della Bruna, realizzato nel laboratorio di restauro della Soprintendenza. La presenza così rilevante del manufatto di cartapesta rappresenta uno straordinario momento di promozione della città e una tappa importante del percorso di candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019”.
La mostra racconta la storia dell’Italia dall’Unità nazionale a oggi: non una successione di avvenimenti, ma una storia di persone. I protagonisti sono gli Italiani, considerati nella loro diversità e raccontati in tutte quelle fasi che li hanno visti unirsi in un sentimento di comune appartenenza. Queste tappe fanno parte di un percorso lungo 150 anni durante il quale “siamo diventati italiani”.
Per raccontare questo secolo e mezzo di storia unitaria in modo critico, la mostra mette in scena i principali elementi che hanno tenuto insieme gli Italiani e i fattori che, viceversa, hanno mantenuto o alimentato divisioni, rappresentandoli attraverso una pluralità di narrazioni e di linguaggi. L’allestimento multimediale, creativo e tecnologico invita il visitatore a scegliere i propri percorsi e ad esplorarli in modo interattivo, lungo due direttrici che corrono parallele. La prima è il filo cronologico, una sequenza di date che richiamano gli avvenimenti più importanti della storia italiana e accompagnano l’intera mostra. La seconda è costituita da tredici “isole tematiche”, dedicate ai fenomeni che maggiormente hanno influito sul profilo degli Italiani: Italia delle città, campagne, scuola, chiesa, migrazioni, Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale, partecipazione politica, mafie, fabbriche, consumi, trasporti, mezzi di comunicazione di massa.
150 anni unità d´Italia, il sindaco: la città esponga il tricolore
Matera – Il sindaco di Matera, in un videomessaggio diffuso sui principali social network, da youtube a Facebook e altri, invita tutti i cittadini a celebrare i 150 anni dell´Unità d´Italia attraverso una partecipazione attiva a tutte le iniziative organizzate a Matera. In particolare, invita tutti i cittadini a esporre la bandiera tricolore dai balconi e dalle finestre ed a sventolare le bandierine che il Comune distribuirà in piazza Vittorio Veneto il 17 marzo.
Guarda il videomessaggio inserito su Youtube
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Al Comune di Matera un manifesto dell’Artistico sul Risorgimento
Da Mazzini a Garibaldi passando per Cavour e Verdi. E poi tre politici che giocano a carte con le regioni. Sono solo alcune delle rappresentazioni creative disegnate dagli alunni delle prime classi del Liceo artistico intitolato a Carlo Levi e racchiuse in un manifesto dedicato all’Unità d’Italia che l’istituto scolastico materano ha voluto donare alla presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio.
Stamani, nel corso della manifestazione, svoltasi in municipio, alla presenza della preside, Filomena Cancellaro, e del docente, Antonio Sorrento, la presidente del Consiglio comunale ha sottolineato l’importanza di trasferire alle nuove generazioni il significato dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “Spesso – ha detto Massenzio – ci rivolgiamo ai giovani con indifferenza. Invece, come dimostra l’esperienza del Liceo artistico e, in particolare, questo lavoro dedicato all’Unità d’Italia, i giovani conoscono bene la storia del nostro Paese e dimostrano di averla a cuore molto di più di alcuni adulti”. La presidente del Consiglio comunale ha quindi ringraziato gli alunni per questo significativo lavoro e ha auspicato che il Liceo artistico prosegua nel prezioso lavoro di educazione civica.
La preside Cancellaro ha sottolineato che “il manifesto dell’Unità d’Italia creato dai ragazzi rappresenta solo un tassello di un percorso trasversale sui valori universali che comprende anche la pace, i diritti umani, il rispetto dell’ambiente utile a costruire una scuola più moderna e più vicina ai bisogni degli alunni”.
(nelle foto in basso il manifesto realizzato dagli studenti del Liceo Artistico e gli autori del capolavoro dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia)
UNA PIZZA TRICOLORE PER L’UNITA’ D’ITALIA
È la ricetta speciale del maestro Pasquale Lieto per i festeggiamenti del 17 marzo
Una pizza “tricolore” per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. A proporla è il maestro pizzaiolo Pasquale Lieto che per il 17 marzo, festa nazionale dell’Unità d’Italia, ha organizzato nella sua pizzeria “I 2 re” di Matera una serata a tema che vedrà protagonista la pizza, piatto che meglio di qualunque altro simboleggia degnamente lo spirito patriottico.
La pizza “Tricolore” inventata dal maestro Lieto per l’occasione è una rivoluzione di equilibrio, un risorgimento di buon gusto, frutto della creatività dirompente che caratterizza il pizzaiolo, materano d’adozione, capace di creare con la massima naturalezza dei veri nuovi classici.
“La pizza Tricolore –afferma Lieto- è una ricetta innovativa sebbene l’aspetto di innovazione si addentella alla tradizione. Gli ingredienti rappresentano l’italianità, come deve necessariamente essere per una pizza che celebra i 150 anni di Unità della nazione. Gli ingredienti disposti sulla pizza a formare il tricolore sono quanto di meglio ci si possa aspettare per il palato: il bianco della mozzarella di bufala, il rosso del pomodoro fresco e il verde di spinaci e basilico insieme in una pizza gustosa che mette tutti d’accordo da nord a sud”. Da Matera dunque un contributo gastronomico, preparato con ingredienti genuini, per festeggiamenti dell’Unità di Italia che vale la pena di assaggiare
(nella foto in basso il pizzaiolo Pasquale Lieto con la pizza tricolore realizzata).
ITALIA IN BUS: ALL’INIZIATIVA ADERISCE LA CASAM DI MATERA
Il giorno 17 marzo 2011 ricorrerà il 150° anniversario dell’unità d’Italia e questa azienda vuole unirsi a questo evento con l’iniziativa “ Italia in bus “ .
Il nostro Paese compie 150 anni e da quel lontano 17 marzo 1861, quando si concluse il lungo percorso del movimento per l’unità, l’assetto istituzionale, politico, economico e culturale della nostra nazione è profondamente cambiato.
Nel corso degli anni, infatti, gli avvenimenti che si sono susseguiti hanno messo a dura prova l’unità del Paese e degli italiani: lotte intestine, regimi autoritari, rivendicazioni mafiose, pulizie razziali, confluenza etnica, sono solo alcune delle ferite che hanno lacerato un paese per il quale, invece, tanti patrioti sacrificarono la vita per il valore inscindibile di unità nazionale.
“Italia in bus” vuole essere foriera di un messaggio teso a sensibilizzare i cittadini sui valori dell’unità e dell’appartenenza a questa nostra amata terra, scegliendo, per ciò, simbolicamente i colori della nostra bandiera nazionale, segno di unità per un futuro migliore soprattutto per le nostre giovani generazioni.
Pertanto l’iniziativa si articolerà nel seguente modo:
‐ esposizione della bandiera tricolore su tutti i bus urbani in servizio nella giornata del 17 marzo 2011;
‐ tutto il personale in servizio indosserà una spilla riportante il tricolore;
‐ all’interno degli stessi bus sarà esposta una locandina riportante le immagini dei padri costituenti Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e Goffredo Mameli con il testo dell’Inno d’Italia;
‐ dalle ore 9,30 alle ore 13,00 saranno distribuite spille tricolori a tutti gli utenti presenti in bus.
Iniziativa del sito IlmioTG.it per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
IlmioTG.it, sito di informazione on-line di proprietà della Videouno di Matera, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha voluto onorare l’evento realizzando una sezione speciale accessibile all’indirizzo web www.ilmiotg.it.
All’interno della sezione ci sono contenuti inediti. L’Unità d’Italia raccontata sulle pagine originali del giornale settimanale “Il Mondo Illustrato” Anno III del 1860 diretto da Luigi Pomba.
La storica impresa dei Mille raccontata dai redattori dell’epoca: dalla partenza di Garibaldi da Quarto il 5 maggio, sino all’incontro con Vittorio Emanuele II del 26 ottobre 1860, passato alla storia con il nome di “Incontro di Teano”, anche se un disegno inedito riportato sulla prima pagina dell’edizione n. 20 del giornale pubblicata il 17 novembre 1860, ritrae l’incontro di S.M. Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Isernia del Volturno.
Il tutto corredato da disegni e ritratti inediti dei protagonisti del tempo.
Renato Favilli segnala l’obbligo del Governo di prendere le ferie il 17 marzo per festeggiare
l’Unità D’Italia secondo il decreto legge n. 5 del 22 febbraio 2011. Così i dipendenti pubblici perdono la possibilità di scegliere e pianificare il proprio piano ferie. Ecco il comunicato integrale
Ferie obbligate nazionali per i 150 anni dell’Unità d’Italia obbligo di festeggiare
Giovedì 17 marzo è festa nazionale. Una festa che viene concessa dal Governo Italiano per vivere i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia. Una giornata di festa così speciale che per i dipendenti statali è una giornata di ferie obbligatorie. Strano sembra che una giornata di festa sia una giornata di ferie obbligatoria. Nel comunicato ministeriale si legge:
Si comunica a tutti i dipendenti che, come disposto dal D.L. n.5 del 22 febbraio 2011, per usufruire della festività del 17 c.m. verrà diminuito il monte annuo di festività soppresse fruibili nel 2011 di un giorno, da 4 a 3.
Una bella notizia, questa, è per il dipendente statale che si vede togliere una giornata di ferie per obbligarlo a festeggiare. Il comunicato continua:
Pertanto, nonostante le numerose e condivisibili contestazioni a riguardo, la festività soppressa del 4 novembre sarà goduta obbligatoriamente nel suddetto giorno e non consumata a piacimento dal dipendente.
Quindi in maniera esplicita ti viene comunicato che l’obbligo deve essere il non poter essere libero di utilizzare quella giornata di ferie a piacimento, ma obbligato a rispettare la festività.
Il decreto di legge al quale la circolare si riferisce dice:
art. 1.1.limitatamente all’anno 2011, il giorno 17 marzo è considerato giorno festivo ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 27 maggio 1949, n.260.
2.al fine di evitare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, derivanti da quanto disposto nel comma 1, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza, ma in sostituzione alla festa nazionale per il 150° anniversario dell’Unità di Italia per il diciasette marzo.
3.Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
È interessante notare come si sia sottolineato che la decisione della giornata di ferie obbligatorie sia da ascrivere alla congiuntura economica che il paese sta vivendo. Per risparmiare si pagheranno le persone che per motivi lavorativi devono essere reperibili o sul posto di lavoro, per via della turnazione, a percepire un’aggiunta cospicua alla normale giornata di lavoro perchè è giorno di ferie obbligatorie ed anche di festa, quindi un incremento non indifferente del costo normale del lavoratore.
Una giornata di festa, il diciasette marzo, per il 150° anno dell’Unità d’Italia amara che dovrebbe essere un diritto, non un obbligo.
É interessante che chi ha scritto la legge è del “Popolo della Libertà” non dell’obbligo.
É strano che partitti come il: Pd, Italia dei Valori, i sindacati, non abbian detto nulla e pensato ad altro; il ministro La Russa, dal canto suo, si è tanto battuto per affermare l’importanza di questa giornata che l’ha resa un obbligo per tutti.
Se fosse stata data la possibilità di scegliere di far festa in questa giornata, quanti avrebbero chiesto richiesta della giornata di ferie?
Napoli – 17 marzo 2011: una data aspettata con ansia dal mondo meridionalista da ormai molti anni. Mentre la maggior parte degli italiani festeggerà i 150 anni dell’unità nazionale, una buona parte (soprattutto al Sud) ne ricorderà invece le pagine oscure, quelle che videro: decine di paesi rasi al suolo, decine di migliaia di meridionali uccisi, ingenti somme di denaro sottratte al Regno delle due Sicilie per ripianare i debiti del Piemonte, deportazioni di briganti nel lager di Fenestrelle e così via dicendo.
“Il risogimento conobbe episodi che sono stati censurati dalla storiogafia ufficiale: il Meridione conobbe la prima vera pulizia etnica del moderno mondo occidentale. In occasione della celebrazione dei 150 anni di unità ne ricorderemo le vittime e le stragi con un evento che sta raccogliendo sempre più consensi – spiega Stefano Lo Passo, presidente del movimento meridionalista “Insieme per la rinascita”. “Per il 17 stiamo organizzando un Flash Mob che sarà così strutturato: tutti i partecipanti dovranno gidare “Malaunità” ogni qual volta che i coordinatori dell’evento avranno urlato, coi megafoni, ciascuna delle 15 parole chiave scelte fra quelle che secondo noi, in qualche modo, sono la causa della crisi del Mezzogiorno; ad esempio: “Gaibaldi”, “Cialdini” ma anche vocaboli più moderni come “Bassolino”o “Lega Nord”. In fine, dopo un fischio, tutti si dovranno gettare a terra per un minuto – concludono Luca Antonio Pepe e Alessandro Amitrano, co-responsabili del suddetto movimento”. Tra gli organizzatori del flash mob svetta altresì l’associazione V.A.N.T.O di Angelo Fogione, R.D.S. di Gennaro Brandolini e i Neoborbonici capitanati da Gennaro De Crescenzo. I partecipanti – sono pevisti molti arrivi dalla Basilicata e dal Lazio – si raduneranno giovedì 17, alle ore 10 e 30 pesso la centralissima Piazza de’ Martiri.
Per informazioni inviate una mail a stelo88@hotmail.com
Staff stampa: 3343255598-3332205108