Lo scienziato materano Francesco Vespe è in libreria con un lavoro straordinario dal titolo “Diario di una battaglia civile. Retroscena della politica materana e i fatti che non si dicono”. Una pubblicazione edita da Altrimedia Edizioni della collezione “I saggisti” . Un libro che è un agglomerato di alta qualità in riferimento al pensiero di Vespe nella globalità delle situazioni esistenziali circa le attività dell’uomo a Matera. Molti contro e pochi pro sottoposti all’esame critico dell’autore che mette insieme, quasi come una sorta di diario di bordo, per elencare fatti e misfatti di una esistenza politica che è sempre al “borderline” della vita sociale. Francesco Vespe arguta, osserva, critica, commenta e alimenta la stampa con i suoi scritti che trovano spazio nella pagine di “Lettere al direttore” o su una pagina locale e anche su siti internet sul portale Sassilive. Sono scritti sempre iniettati da verità longeve che non si possono perdere o disperdere. Vanno prese come eccezionali spiegazioni del sistema della quotidianità governata e affinche vengano consultati per sapere d’un tratto l’evento che ha preso spazio nella eterogeneità dei partiti, molto partiti e mai arrivati. Sotto la lente d’ingrandimento finiscono naturalmente anche i politici che hanno caratterizzato l’ispirazione di Vespe, autore che rimane lo speculo di se stesso nei fatti che vengono raccontati attraverso una lente ottica di grande evidenza dando il valore aggiunto di grande effetto. Vespe di professione fa l’astronomo e per “deformazione professionale” guarda dall’alto del suo osservare le quisquiglie che l’uomo consuma sulla terra. Nel libro, dedicato al padre (“ai (pochi) Padri che non hanno smarrito la virtù della Responsabilità”) si sviscerano cinque anni di “storia” materana e l’occhio di Vespem critico quanto basta nelle varie manifestazioni che si sono registrate nel corso del tempo è servito affinchè un tesoro di fatti narrati, a trecentosessanta gradi, con la penna del critico, del riflessivo e anche dell’uomo sincero e aperto, diventassero pagine di storia, una dietro l’altra. Il libro si apre con la prefazione del giornalista Franco Martina del quale riportiamo qualche passaggio: “ Un’anima in pena che si danna per risposte che non arrivano e si auto-fustiga, a volte sapendo di sbagliare. Ma è la sua indole di ricercatore astronomo, tutta protesa alla ricerca di verità e di conferme, difficili da ottenere perché onestà, coerenza e lealtà, voglia di fare politica tra la gente, diventano sempre più introvabile”. Così l’Editore: “ (…) attraverso gli scritti che qui raccogliamo integralmente così come sono stati originariamente portati a conoscenza su giornali o in incontri pubblici. Modificarli avrebbe tradito quello spirito, e non abbiamo voluto farlo. Una casa editrice, nel fare opera culturale, deve anche badare al contesto in cui le parole contenute nelle sue opere vengono utilizzate”. Riportiamo uno stralcio del Prologo: “Quello che si sta andando a raccontare è l’impegno civile e politico negli anni 2005-2007. Periodo caratterizzato nella parte iniziale dal referendum contro la legge 40 e delle elezioni regionali in Basilicata, mentre la seconda parte è dedicata alla preparazione delle elezioni comunali di Matera, la città di Phiero (…) Il presente, pertanto è un saggio ma anche un racconto. Insomma potrebbe essere una nuova forma letteraria. La si potrebbe definire un romaggio e un saggianzo, a vostra discrezione”.
Carlo Abbatino