Il 2007 annus horribilis per l’economia della provincia di Matera, come confermato anche dall’analisi dell’Unioncamere di Basilicata e dall’elevato numero (ben 26) di fallimenti aziendali.
Per il presidente dell’API Claudio Nuzzaci quello appena trascorso è stato un anno fortemente negativo per l’economia materana, con il comparto del mobile imbottito a fare da punta di un iceberg con una larghissima base imprenditoriale che non ha risparmiato che pochissimi settori.
Dietro l’apparente vitalità imprenditoriale, con un saldo positivo di nati-mortalità, si cela in realtà una situazione drammatica di fallimenti e di tentativi andati a vuoto. La perdita secca di numerosi posti di lavoro è stata accompagnata dalla “fuga” dalla Basilicata di molti giovani in cerca di occasioni di lavoro: è ripresa cioè in maniera consistente l’emigrazione verso il Nord Italia, che evoca tristi ricordi del periodo più triste della nostra storia recente.
E’ pur vero che alcuni fallimenti sono stati decretati in maniera – per così dire – frettolosa o superficiale: fallire per 60mila euro e con il portafogli ordini pieno è un paradosso. Tuttavia, resta il fatto di un’economia che nel 2007 è andata in ginocchio e che riparte nel 2008 con tanta voglia di cambiare.
“Non siamo ancora al crepuscolo – commenta Nuzzaci. Ripartiremo proprio dai quei settori maggiormente in crisi come il mobile imbottito, che ha subìto un drastico calo delle esportazioni ma che punta proprio sulla ripresa dell’export per allargare il proprio orizzonte internazionale in nuovi e interessanti mercati. Ma anche dall’edilizia, per cui si aprono prospettive incoraggianti in un quadro generale pieno comunque di incognite”.
Due gli auspici del presidente dell’API per il 2008: la nuova programmazione degli aiuti regionali che dovrebbe consentire la ripresa degli investimenti imprenditoriali e uno sforzo della pubblica amministrazione nel ridurre il peso della burocrazia, spesso un vero e proprio freno alle iniziative private.