Una gestione unitaria ed integrata del ciclo dei rifiuti, con un Ambito unico per tutto il territorio regionale. Dopo l’approvazione, nel novembre scorso, del disegno di legge sul ciclo dei rifiuti da parte del Consiglio regionale, la Giunta – su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha approvato la convenzione e lo statuto dell’Ato unico regionale dei rifiuti, che definisce il profilo giuridico dell’Ato – quale consorzio obbligatorio del quale fanno parte tutti i comuni lucani – e le sue funzioni, finalizzate a garantire una gestione efficiente, efficace ed economica
Statuto e convenzione saranno inviati alle 131 Amministrazioni comunali della Basilicata ai fini dell’adozione da parte dei Consigli. Con la sottoscrizione dei due atti da parte dei sindaci, alla presenza di un notaio, sarà formalizzata l’istituzione dell’Ato.
L’assemblea di insediamento dovrà, quindi, provvedere all’elezione degli organi: il consiglio di amministrazione, il presidente ed il collegio dei revisori dei conti.
L’Assemblea è costituita dai sindaci dei Comuni lucani; la quota di partecipazione di ciascun Comune al patrimonio dell’Ato, nonché il diritto di voto, sono determinati in rapporto al numero di abitanti. Dell’assemblea fanno parte anche i rappresentanti delle Province di Potenza e Matera.
Del Consiglio di amministrazione, oltre al presidente, fanno parte sei componenti, di cui due eletti dai Comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti, due dai Comuni con popolazione da 5 mila a 10 mila abitanti, due dai Comuni con popolazione superiore a 10 mila abitanti, con esclusione dei Comuni di Potenza e Matera; un componente designato dal Comune di Potenza ed uno dal Comune di Matera; altri due componenti sono designati dalle Province di Potenza e di Matera. Il consiglio di amministrazione resta in carica tre anni.
Statuto e Convenzione individuano Matera quale sede dell’Autorità d’ambito.
Secondo l’assessore Santochirico, “pur tenendo conto del rinnovo di numerosi Consigli comunali, la Regione conta di completare tutte le procedure entro l’estate”.
“L’unificazione dell’Ambito ottimale – spiega l’assessore – rappresenta una scelta virtuosa da parte della Regione Basilicata, che ha voluto tagliare i costi introducendo un unico organismo, anziché i due provinciali, con la conseguente riduzione dei consiglieri di amministrazione, che passano da 22 ad 11. Nella direzione della razionalizzazione e della più efficace gestione vanno anche la riduzione della durata degli organi, che restano in carica tre anni, e l’introduzione del Collegio dei revisori, quale garanzia di controllo e vigilanza sull’operato degli organi di amministrazione. La nuova organizzazione – conclude Santochirico – risponde all’obiettivo di fare del ciclo di gestione dei rifiuti un’occasione di modernizzazione compatibile e competitiva per la regione, all’insegna dell’innovazione, della tutela dell’ambiente e della salute”.
Finalmente un organo di controllo localizzato a Matera. Spero sia l’inizio di altre localizzazioni, visto che finora si è solo tolto a questa città…