Si è tenuta oggi la camera di consiglio della Società Produzione Italiana Mobili Imbottiti S.p.a ex Nicoletti S.p.a in liquidazione. Presenti all’udienza oltre al collegio del Tribunale di Matera presieduto dal Presidente Dott. Attimonelli dal giudice delegato Vitale e dal consigliere dott.ssa Fazio, i legali dell’azienda Prof. Avv. Giuseppe Tucci, Avv. Silvia Maggio,Avv.Domenico Liantonio, nonché i Liquidatori avvocati Angelo Calculli e Margherita Epifania.
All’ udienza è stato rappresentato al collegio lo stato delle trattative con il ceto dei creditori e con il ceto bancario. Nonostante la disponibilità di alcuni creditori a desistere dalle istanze di fallimento purtroppo si è dovuto prender atto dell’intervento di tre nuove istanze che hanno ulteriormente aggravato la gia difficile condizione giuridica dell’azienda rendendo inutili ulteriori tentativi di salvezza della stessa e inficiando di fatto la buona volontà mostrata dai creditori Gea, Effetto Design e Sabino & Sabino.
Vale la pena di evidenziare che una delle nuove istanze intervenute stamattina è stata promossa dall’ex Avvocato dell’Azienda, un professionista di Bari , che ha presentato una richiesta di fallimento per soli euro 12.000,00 non di minore rilievo poi l’attenzione posta alla risposta, prodotta in camera di consiglio, giunta solo ieri sera alle 19:30 da parte della Banca Popolare del Materano ora Popolare del Mezzogiorno una lettera che ha definitivamente tagliato le gambe all’Azienda rendendo inutile qualsiasi tentativo di salvezza.
Avv. Angelo Calculli: abbiamo lottato fino all’ultimo e oltre ogni razionalità professionale sentendoci anche personalmente coinvolti nel destino di un azienda che è l’emblema del Mobile Imbottito di Matera e che l’ha diligentemente rappresentata nel mondo. Purtroppo la razionalita e l’umana comprensione, anche campanilistica, non appartengono indistintamente a tutti. Vi sono interessi che spesso, pur di essere tutelati a tutti i costi, schiacciano senza remore alcune, le identità con cui fino a pochi mesi prima si è condiviso un percorso comune e profittevole. Un atteggiamento che non trova alcuna giustificazione nemmeno laddove si spiega all’interno della lettera della BPM una motivazione che recita: …… “le ragioni di tale diniego risiedono nei rischi non accettabili cui potrebbe essere esposto la scrivente perché rimetterebbe in gioco le ipoteche già acquisite e consolidate……”.
Credo che in questo estratto della lettera ricevuta solo ieri sera alle 19.30, siano racchiudibili tutte le considerazioni che la collettività materna vorrà fare a riguardo. Forse per l’azienda oggi si registra un atto finale, sicuramente le questioni riguardanti le modalità di acquisizione delle garanzie cui la BPM si riferisce, vedranno un prosieguo di natura giudiziari i cui esiti si vedranno al loro termine. Un dato è certo, ed è che da una Banca del territorio ci si aspettava maggiore comprensione e disponibilità. Personalmente ringrazio i dipendenti che fino a ieri hanno collaborato alle attività di gestione preconcorsuale dell’azienda e che da oggi sono poste in CIGS: ulteriori 14 famiglie senza reddito. Attendiamo che nei prossimi giorni il Tribunale sciolga la riserva per sapere quale sarà il definitivo destino della società.
KE PECCATO!! UN POEZZO DI STORIA!! FATEMI VEDERE IL CONTO IN BANCA!!!QUANDO VOLEVO CHE SPARIVA L BAR ROYAL UN OEZZO DI STORIA!! MA KIN D MONETA PEROO VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAA
Però quando concedevano altri prestiti tali rischi non erano calcolati????
Fin quando hanno voluto hanno pompato denaro a iosa alla Nicoletti per poi spezzargli le gambe.
Complimenti anche all\’esimio collega barese ex difensore della nicoletti. un\’istanza eccezionale da codice deontologico!
Neanche al minimo dei 15.000 euro è arrivato.
un vero e chiaro esempio di professionalità.
Angelo, Margherita a volte non vale neanche la pena andare oltre il razionale quando si ha a che fare con avvoltoi.