“Le dichiarazioni del Past President Vicario di Confindustria, Giuseppe Moramarco, non possono che trovare condivisione: per lo meno la mia per quel che può valere. L’oblio fa parte delle imperfezioni e delle rinunce della vita umana e si realizza in una dimenticanza assoluta e duratura che involve tutto: anche una crisi sistemica di un territorio, di una città, di centinaia di famiglie. L’invocare poi la ricchezza dei valori della tradizione è quanto mai da assurgere a proclama assoluto. La vicenda della Produzione Italiana Mobili Imbottiti, che solo a livello giornalistico mi sentirei ancora definire quale ex Nicoletti, è lì, rappresenta insieme ai pastifici ed alle fornaci ancora edilmente visibili in città, una tradizione più giovane ma parimenti, e forse ancor più, radicata dello sviluppo economico contemporaneo della nostra città. Ringrazio Giuseppe Moramarco per gli espliciti riferimenti e dichiarazioni circa la totale estraneità a responsabilità del sottoscritto e della collega Epifania rispetto alla triste vicenda fallimentare della PIM ex Nicoletti SpaI, così come sottolineo la convergenza di pensiero circa le cause effettive della stretta creditizia che non potevano certamente essere ascritte a comportamenti o dichiarazioni del sottoscritto : mi sarebbe stata conferita troppa autorevolezza. In ogni casodevo evidenziare che l’onestà morale appartiene a quelle persone che pur assurgendo a ruoli differenti, spesso vera causa di involontari fraintendimenti, alla fine hanno una convergenza nel fare e nell’operare comunque finalizzata alla salvaguardia del bene comune. Detto ciò, però, ritengo necessario soffermarsi su un passo dell’intervento del Past President laddove scrive di “..motivazioni in grado di rendere ancora sostenibile la produzione di Divani nel Distretto……”! Questa dichiarazione, sintetica ma di assoluta importanza, deve indurci a valutare con trasparenza, coerenza, lealtà e verità, l’attuale condizione del nostro territorio e del Distretto del Mobile Imbottito di Matera – Montescaglioso e deve indurre noi componenti ma, soprattutto, i vertici di direzione e di presidenza, considerare l’importanza delle analisi ( anche quelle scomode o dure da accettare) e dei riscontri nella gestione di un comparto in crisi ed allo stesso tempo valutare come indispensabile la conta di chi è rimasto per comprenderne i bisogni veri e per verificare ciò che Moramarco ha sintetizzato “nell’energia e motivazione di sostenibilità produttiva del divano nel nostro territorio”. A questo tema, non di poco conto, si potrà rispondere solo se, ribadisco, si opererà con trasparenza, lealtà, verità e concretezza, assumendo ruolo da protagonista e non ruolo da servo sciocco delle logiche politiche che, innegabilmente, sono permeanti il Distretto stesso e parte della sua rappresentanza. Proprio sul tema della trasparenza, della lealtà e della correttezza, nell’ultimo incontro di comitato, non essendo intervenuto alcun chiarimento con il Presidente Di Maggio riguardo alla lettera delle aziende firmatesi “ Distretto del Mobile di Matera” ho ritenuto opportuno anticipare la mia intenzione di dimettermi una volta sentito il parere dell’API e delle aziende che mi avevano conferito delega a sedere nel comitato stesso: intenzione che realizzerò non appena sarà convocato il nuovo comitato nell’ambito del quale provvederò alla formalizzazione delle dimissioni con un documento scritto che ne spiegherà ragioni e motivazioni.
Angelo Calculli
Riportiamo di seguito cosa ha dichiarato il Past President Vicario di Confindustria, Giuseppe Moramarco.
“L’avvio della mobilità per i dipendenti della ex Nicoletti rappresenta una soluzione tampone per ovviare ai disagi economici e sociali di chi è senza lavoro, tuttavia occorre che sulle dinamiche del comparto del mobile imbottito non scenda il triste velo dell’oblio, in quanto questo territorio, seppure in maniera differente rispetto agli anni passati, è in grado di esprimere professionalità e risorse capaci di recuperare quei margini di competitività necessari per sostenere l’auspicio di rilancio del comparto e dell’indotto”.
È quanto ha dichiarato il Past President Vicario di Confindustria Basilicata, Giuseppe Moramarco, in relazione alla sigla dell’accordo con il quale è stata avviata la mobilità per i dipendenti della ex Nicoletti spa (ora Produzione Italiana Mobili Imbottiti spa), azienda operante nel settore del mobile imbottito e dichiarata fallita lo scorso 14 luglio 2009.
“Oltretutto, sappiamo bene – ha continuato Moramarco – quale sia stato il contributo di valore che l’azienda Nicoletti e le sue maestranze hanno assicurato, negli anni, alla crescita del comparto, sia per la qualità delle produzioni, sia per l’eccellenza del know how espresso.Le note e sfortunate circostanze che hanno portato al fallimento, peraltro non ascrivibili in alcun modo all’operato dei liquidatori della stessa azienda, Avv. Angelo Calculli e Avv. Margherita Epifania, bensì a ragioni connesse alle dinamiche del mercato globale e ad un diffuso irrigidimento del sistema creditizio nei confronti delle imprese, devono indurre tutte le parti interessate ad attivare percorsi virtuosi capaci di fare tesoro dei valori della tradizione, coniugandoli con le mutate condizioni di contesto, affinchè questo territorio ritrovi energia e motivazioni in grado di rendere ancora sostenibile la produzione di divani nel distretto murgiano.
Nonostante gli sforzi profusi, attraverso i percorsi e gli spazi consentiti dalle circostanze e dalla legge, ora occorre – ha concluso Moramarco – un comune sforzo ulteriore, per garantire alle aziende del mobile imbottito un possibile spiraglio di futuro, magari potendo contare anche su un giusto intervento di sostegno pubblico, finora atteso inutilmente”.