Il fatto che in pochi minuti siano stati esauriti 32 milioni di euro, con prenotazioni per 64 milioni, nel bando a sportello per le piccole e medie imprese, la dice lunga sulle aspettative che questo strumento messo in campo dalla Regione ha suscitato nel sistema imprenditoriale locale, da anni a secco di risorse pubbliche e più che mai interessato alle scarse occasioni disponibili.
Aspettative che sono state alimentate sia dalla soluzione di continuità tra la precedente programmazione comunitaria e quella attualmente in corso, sia dalla crisi economica che spinge molti imprenditori ad investire innovando i macchinari per ritornare competitivi sui mercati.
Al di là degli inconvenienti tecnici verificatisi nella procedura on line e del meccanismo perverso del cosiddetto click day che a livello nazionale è stato abbandonato dopo diverse esperienze fallimentari, l’API auspica che la Regione provveda ad una copertura finanziaria sufficiente a soddisfare tutte le domande pervenute.
Sarebbe opportuno, inoltre, prevedere più bandi nel corso dell’anno, in modo da dare continuità allo strumento con procedure veloci per i piccoli investimenti e con il sistema della graduatoria di merito, che offre maggiori garanzie di premiare i progetti validi evitando di lasciare al caso l’accoglimento delle istanze.
Diventa fondamentale quindi avere procedure rapide e semplificate.