Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Confimprese Italia sulla vicenda legata alla gestione della mensa nell’aria industriale di Pisticci presso Tecnoparco.
In considerazione delle connotazioni mediatiche assunte dalla vicenda relativa alla gestione della mensa nell’area industriale di Pisticci Scalo riteniamo siano ineludibili gli opportuni chiarimenti che, sull’intera vicenda, riteniamo di dover fare:
– quando Tecnoparco Valbasento rappresenta,verbalmente, alla Società Pragma Service le lamentele pervenute circa la qualità dei prodotti utilizzati per la somministrazione dei pasti agli utenti, su invito della stessa Pragma, il Responasabile del Personale di Tecnoparco procede a una verifica diretta nel magazzino delle merci e prende atto che i prodotti presenti di marca Galbani, Fiorucci, Star, Valfrutta etc. non sono per niente da Discount o prossimi alla scandenza;
– quando, dopo aver ricevuto da Tecnoparco il 28/10/2010 la disdetta del contratto di fitto dei locali della mensa, la Pragma Service chiede chiarimenti verbali e motivazioni ufficiali e riceve, dalla Direzione di Tecnoparco , solo risposte e motivazioni vaghe che lasciavano nell’indeterminatezza più assoluta tutta la vicenda;
– quando, questa Associazione Sindacale Datoriale, in assenza di addebiti , contestazioni e motivazioni ufficiali alla base del provvedimento di disdetta operato da Tecnoparco, con nota del 20/01/2011 indirizzata all’attenzione dell’Amministratore Delegato Dr. SOMMA e al Presidente del C.d.A. Dr.SAVINO, rileva e contesta le procedure, del tutto insolite, adottate per la revoca del contratto di fitto, ne chiede la sospensione e formalizza la richiesta di incontro per gli approfondimenti e i chiarimenti necessari;
– quando, nell’incontro del 31 gennaio concesso a questa Associazione dall’Amministratore e dal Presidente ( che per questo ringraziamo) emerge che il solo motivo alla base della revoca rimane una petizione di circa 60 dipendenti Tecnoparco che la R.S.U. aziendale avrebbe presentato alla Società e, a fronte della comunicazione che la Pragma potesse contrapporre una’altra sottoscrizione di circa 300 utenti della mensa, tra cui tutti i Direttori delle aziende convenzionate, alcuni dirigenti sindacali e oltre 50 lavoratori di Tecnoparco che si dichiarano,invece, soddisfatti del servizio mensa, non si addiviene ad alcuna intesa; ( se i dipendenti Tecnoparco sono circa cento, oltre 50 hanno sottoscritto la petizione di soddisfazione del servizio, alcuni non hanno firmato nessuna petizione e circa 60 avrebbero firmato quella di insoddisfazione, risulta evidente che alcuni lavoratori hanno sottoscritto ambedue le petizioni);
– quando, nel frattempo, si viene a conoscenza, sempre informalmente, che Tecnoparco ha sottoscritto il nuovo contratto di fitto con il Sig. Salerno Giuliano, titolare dell’omonima impresa individuale e che lo stesso Salerno, scopriamo essere il genero dell’ex direttore della mensa Sig. Laita Salvatore e della sig.ra Di Cecca Maria che ha in essere un contenzioso con la Pragma Service;
sorgono spontanei alla Pragma e alla scrivente i sospetti circa le reali motivazioni della revoca, rimaste ancora ad oggi tutte informali e sconosciute ufficialmente, e, per questo, a tutela e difesa dell’attività imprenditoriale e di servizio svolta nella gestione della mensa che, nel corso dei due anni di attività ha visto aumentare notevolmente i pasti e i livelli occupazionali raggiunti passando da 5 a 8 unità lavorative intraprende le vie legali e procede al presidio dei locali mensa in attesa della definizione extracontrattuale dell’intera vicenda.
Quanto, poi, alla “cronotutela” illustrata, per le vie mediatiche, dai sindacati confederali di categoria dei lavoratori è bene precisare che volendo salvaguardare, come noi vogliamo, sia lo storico servizio mensa che i livelli occupazionali sarebbe bene non limitarsi solamente all’applicazione di quanto previsto dal CCNL per i trasferimenti dei lavoratori a seguito di eventuali passaggi d’azienda ma soffermarsi, anche e soprattutto, alla valutazione dei programmi e dei progetti d’impresa che bene si sarebbe fatto a chiederne la presentazione e la discussione.
Dal confronto sarebbe venuto fuori, con chiarezza, che a fronte di una gestione della mensa da parte di Pragma Service che può vantare anni di esperienza nel settore e che garantisce tutti i livelli occupazionali presenti si è contrapposta una nuova azienda, senza esperienza consolidata nel settore, che alla data della stipula del contratto, non risultava nemmeno essere iscritta per tale attività alla Camera di Commercio.
Infine, il senso di responsabilità della Pragma e di questa Associazione ci ha indotto, di fronte al prolungarsi dei tempi di inattività della mensa e al disservizio creato dalla sola distribuzione dei cestini, anche in condizioni igieniche discutibili, e alla determinazione delle parti a sostenere ognuna le proprie ragioni nella convinzione che solo il Giudice competente potrà mettere ordine sulle ragioni di ognuno, a inviare in data 7 febbraio u.s. una nota con cui si è chiesto a Tecnoparco di valutare la opportunità che, in attesa del pronunciamento del Giudice, la Società Pragma continuasse nella gestione della mensa riprendendo a preparare e somministrare i pasti necessari e la Ditta Salerno sospendesse, in attesa della definizione di tutta la vicenda, la precaria e poco igienica distribuzione dei cestini
Tutto ciò al fine di continuare a salvaguardare, tutelare e, se possibile, rafforzare la presenza dei presidi produttivi e di servizio ancora presenti in Valbasento.
Confimprese Italia
Riportiamo di seguito la nota inviata dai sindacati di categoria in riferimento all’articolo di stampa pubblicato nella giornata di mercoledì 9 febbraio 2011 su “il Quotidiano” in cui si rappresenta la spiacevole situazione legata al cambio di gestione del servizio mensa presso la “Tecnoparco” ValBasento.
Le organizzazioni sindacali in riferimento all’articolo di stampa pubblicato nella giornata di mercoledì 9 febbraio 2011 su “il Quotidiano” in cui si rappresenta la spiacevole situazione legata al cambio di gestione del servizio mensa presso la “Tecnoparco” ValBasento, vogliono chiarire alcuni punti che li riguardano e che li hanno visti impegnati in una discussione tesa a salvaguardare i livelli occupazionali di tutti i lavoratori interessati.
Intanto, preme alle scriventi, smentire il fatto di aver assicurato il passaggio dalla ditta Pragma Service alla ditta Salerno Giuliano, dei soli lavoratori così detti “storici”.
A tal proposito si ribadisce che in data 13 gennaio u.s. le scriventi unitariamente, hanno richiesto un incontro urgente con la ditta Pragma service e la Tecnoparco, ai sensi e per gli effetti dell’ art. 346 e seguenti, del CCNL per gli addetti al settore turismo- pubblici esercizi (gestione mense), al fine di garantire il passaggio di tutti i lavoratori che risultassero dipendenti da almeno 3 mesi, dalla ditta cessante a quella subentrante e si chiedeva altresì l’elenco dei nominativi degli stessi.
In data 17 gennaio u.s. le OO.SS., ricevono dalla Pragma service l’elenco dei lavoratori interessati al passaggio; il 19 gennaio si riceve una nota dalla ditta Salerno Giuliano in cui si comunica alle scriventi, di essere subentrato nella gestione del servizio mensa.
Non si riceve, però, nessun riscontro alla richiesta di incontro inviata alla Tecnoparco e alla Pragma service.
In data 28 gennaio u.s., la stessa Pragma , revoca il licenziamento a tutti i lavoratori e invia una nota alle organizzazioni sindacali in cui le informa di aver iniziato un contenzioso legale con la Tecnoparco al fine di continuare a gestire il servizio mensa.
A questo punto, data la non chiarezza della situazione e preoccupati per il futuro di tutti i lavoratori, chiediamo urgentemente un incontro a tutte le parti interessate, che viene fissato per il pomeriggio del 31 gennaio presso i locali della Tecnoparco.
In quell’incontro, chiediamo di prendere visione di tutti i documenti relativi alla vicenda e cominciamo ad avere una quadro della situazione.
Dopo ampia discussione la Tecnoparco in un verbale di incontro, dichiara di aver ottemperato secondo i termini di legge, alla revoca del contratto di gestione del servizio mensa così come risultante dai documenti offerti in visione.
Pertanto, emerge dai documenti che la ditta titolata al subentro della gestione mensa è la Salerno Giuliano.
Le scriventi prendono atto di quanto dichiarato e decidono di aggiornarsi al giorno seguente per il prosieguo della discussione e per eventuali atti da formalizzare.
Nella stessa serata le scriventi hanno incontrato tutti i lavoratori presenti ( sette su otto), tra cui anche i due attuali occupanti della mensa, che scopriamo anche, essere fratelli di uno dei soci della ditta Pragma, ai quali abbiamo comunicato la volontà della ditta Salerno Giuliano di procedere a decorrere dal 01.02. u.s., al passaggio diretto di tutti i lavoratori previo invio delle documentazioni utili a tale passaggio.
Dei lavoratori presenti, quattro avevano già provveduto all’invio dei documenti richiesti e pertanto, in quella sede, e in presenza del sindacato, hanno sottoscritto il contratto di lavoro.
I restanti, sono stati invitati a presentare con la massima urgenza le documentazioni onde provvedere all’assunzione.
L’incontro con i lavoratori si è concluso e il giorno seguente, si apprende che due di questi lavoratori, i sigg.ri Recchia,appunto, avevano occupato i locali della mensa in segno di protesta.
In data 03 febbraio le scriventi riconvocate telefonicamente, si rincontrano nel pomeriggio per fare il punto della situazione e per tentare di trovare una soluzione condivisa tra tutte le parti, alla vicenda.
Dopo ampia discussione viene redatto un ulteriore verbale di incontro in cui viene confermato e sottoscritto, che la ditta Salerno Giuliano, nel rispetto delle norme contrattuali e di legge, provvederà alla assunzione di tutti i lavoratori restanti che manifesteranno la loro volontà al passaggio in discussione.
Subito dopo, i sindacati accompagnati, anche dal legale della ditta Salerno, si sono recati dai sigg.ri Recchia, che erano all’interno dei locali mensa, per rappresentare i contenuti del verbale e per rassicurarli sulla loro continuità lavorativa.
Non ci è stato permesso né di entrare nei locali né di poter spiegare la situazione e ci è stato consigliato di rivolgerci al legale rappresentante della Pragma.
A questo punto le scriventi, ritenendo di aver ottemperato al proprio ruolo, hanno salutato e sono andate via.
Ad oggi la situazione è rimasta immutata, e a ns. avviso non ci sembra una lotta per la difesa del posto di lavoro perché nessuno ha manifestato la mancanza di volontà alle dovute assunzioni o a creare una discriminazione tra i lavoratori che, ribadiamo, sono stati tutelati dal sindacato.
Le scriventi a conclusione di questo comunicato, si riservano di valutare la possibilità di convocare le parti interessate, dinanzi a Sua Eccellenza il Prefetto di Matera, al fine di tentare di individuare la soluzione più appropriata a questa incresciosa vicenda.
FILCAMS CGIL Bruna Montemurro
FISASCAT CISL Antonia Deluca
UILTUCS UIL Filippo Viggiano