20 imprenditori agricoli hanno costituito l’associazione “Agrimercato Matera”, essi
aderiscono a Coldiretti e contano di svolgere attività di vendita diretta.
L’obiettivo è l’offerta di prodotti agricoli e agroalimentari effettuata direttamente dai coltivatori. L’associazione favorirà la costituzione e lo sviluppo dei mercati di “Campagna Amica” (in primo luogo il farmer market) dove il consumatore potrà acquistare sfruttando la filiera corta, con la garanzia di portare a casa prodotti del territorio a «chilometro zero».
Un disegno di legge dovrebbe regolamentare , forse, in maniera più chiara la materia.
Ad oggi vi è il decreto n.301/2007 del Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali, tutta una normativa regionale ed il Comune avrebbe dovuto adottare lo specifico regolamento e sembra che sia già pronto.
In altre realtà d’Italia i farmer-market già esistono e sono operativi.
La Prefettura, lo scorso anno si spese molto; la pratica si fermò perché, inizialmente non fu individuato il luogo dove svolgere il farmer- market.
Nella tarda primavera si ritenne che la piazzetta di Serra Venerdì, appena ristrutturata con i fondi PISU, fosse idonea ma da allora non è accaduto più nulla.
(ufficialmente la cosa è inspiegabile………forse ci sono categorie o singoli frenatori )
Tra le priorità dei soci di “Agrimercato”vi è un codice etico da rispettare, tra cui i requisiti di qualità, di trasparenza e tracciabilità.
L’associazione aderisce all’intesa nazionale sottoscritta tra Coldiretti ed associazioni dei consumatori per operare in questi mercati almeno il 30 per cento di sconto sui prezzi rilevati dal servizio ministeriale “Sms consumatori”.
La neonata associazione propone tutte le produzioni tipiche e rappresentative del territorio materano: fragole, clementine, arance ed albicocche del Metapontino, olive al forno della Maiatica di Ferrandina, olio delle colline, pasta e pane di Matera fino ai prodotti caseari e carni della Murgia.
«L’associazione – dicono da Coldiretti- è un valido strumento per contribuire alla costruzione del progetto nazionale Coldiretti di una filiera agricola tutta italiana che prevede l’apertura di 20 mila punti vendita in Italia.
Con la vendita diretta sarà possibile dare remunerazione agli imprenditori agricoli ed offrire ai consumatori prodotti al giusto prezzo».
L’area di rione Serra Venerdì, dopo la riqualificazione della piazza-mercato, aspetta di essere utilizzata a pieno.
E’ stata rifatta la pavimentazione, installati negozi mobili per i venditori ambulanti, tettoie protette in acciaio, un bagno pubblico, panchine in tufo e un sistema che integra l’illuminazione pubblica esistente.
Ci sono poi le colonnine in prossimità degli stalli per le attività commerciali da utilizzare per l’allacciamento alla linea elettrica e allo scarico delle acque reflue
Per onestà ed onde evitare facili speculazioni nei confronti di chi non sa diremo che il progetto di quel PISU come di tutti gli altri sono della amministrazione Porcari.
Responsabile dei procedimenti era l’ing. Enzo Acito. Non rinnovata la convenzione, con la passata gestione, buona parte dei Pisu languono ed attendono di essere completati e rendicontati ma questa è un’altra storia
Il Comune, nei mesi scorsi, dopo aver trovato una sintesi condivisa tra le opposte esigenze manifestate dalle categorie interessate, cercò di dare impulso al procedimento amministrativo propedeutico alla istituzione del farmer market, insieme a Coldiretti. Poi la giunta cadde.
Il sindacato dei Pensionati CGIL sull’argomento è intervenuto diverse volte e con molta determinatezza ma , purtroppo, senza risultati.
Il Commissario prefettizio avrebbe potuto aprirlo per Natale ma ciò non è accaduto.
Il Sindaco che verrà eletto dovrà e potrà aprire il farmer-Market nei primi 100 giorni e forse sono assai.
Città Plurale