CRISI DEL SALOTTO. POSITIVO L’ALLARGAMENTO
DELLA TASK FORCE AGLI ARTIGIANI
“L’annunciato allargamento della task force ai rappresentanti delle imprese artigiane tiene conto di un comparto importante della filiera produttiva del salotto”.
Lo sostiene il presidente di Cna Matera Giovanni Coretti, che aggiunge: “E’ pur vero che le aziende artigiane del settore sono quelle più drammaticamente colpite dalla crisi, che ha causato innumerevoli cessazioni di attività, tanto che oggi le imprese attive sono ormai uno sparuto gruppo. Nonostante tutto, la Cna consapevole dell’importanza del Distretto del Mobile imbottito nella realtà economica e sociale regionale ,non mancherà di dare il proprio contributo. Chiediamo, anzi, che al più presto venga prevista l’intregrazione dei propri rappresentanti all’interno della task force”.
PACCHETTO SICUREZZA. L’UNICO VANTAGGIO
SARA’ QUELLO PER I COSTRUTTORI DI PENITENZIARI
“Il pacchetto sicurezza varato dal Consiglio dei Ministri prevede norme punitive di cui non c’era l’assoluta necessità, visto e considerato che le leggi attualmente esistenti prevedono già una serie di misure per il contenimento dell’immigrazione clandestina”. Lo sostiene Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna che aggiunge: “Il problema va ricercato, invece, nella giustizia che non funziona, che prevede norme in alcuni casi troppo permissive e che al tempo stesso rischierà di diventare un problema in più da risolvere con ‘introduzione della nuove misure del pacchetto sicurezza”.
Per il segretario della Cna, in definitiva: “Il rischio è un aumento sconsiderato del numero dei processi e l’insufficienza del numero delle carceri attualmente disponibili, con un sicuro vantaggio per le imprese inserite nell’elenco del Dipartimento Penitenziario per la costruzione di nuove carceri. L’inasprimento delle misure nei confronti dei clandestini lede la dignità degli esseri umani e in quanto tale non può essere accettato.
Giova ricordare – prosegue Montemurro – l’apporto che gli immigrati (giunti come irregolari nel nostro Paese e poi diventati cittadini italiani) hanno dato al sistema economico e soprattutto a quello delle piccole e medie imprese, contribuendo alla nascita di numerose aziende e alla creazione di posti di lavoro. Non va dimenticato, infine, che ancora oggi pezzi importanti del sistema produttivo italiano andrebbero in crisi se passasse solo il principio dell’inasprimento, tale da rendere molti difficoltoso il percorso di inserimento lavorativo e sociale degli immigrati”.
Non è certo questa la strada da percorrere per contribuire alla soluzione dei problemi legati all’immigrazione. Vanno, al contrario, sviluppate politiche di concertazione e di sviluppo di azioni comuni in previsione della futura zona di libero scambio Euromediterraneo prevista dal 2012.