“L’importanza del controllo diretto delle popolazioni su un bene importante come l’acqua è per la Regione Basilicata un valore non derogabile e per questo, a fronte di un provvedimento nazionale che sopprimeva le Aato, con la Finanziaria approvata abbiamo messo in campo una Conferenza Interistituzionale che raccoglie tutte le amministrazioni comunali, le Province, e la Regione, per affidargli i compiti di governo del Servizio Idrico Integrato”.
Così il presidente De Filippo all’assemblea dei soci di Acquedotto lucano (appunto i comuni, che si è tenuta questa mattina a Potenza. Il presidente ha scelto la platea composta da amministratori locali per entrare nel dettaglio di quanto previsto dall’art.26 della Finanziaria Regionale in materia di servizio idrico. “Abbiamo messo su – ha spiegato De Filippo – un modello di funzionamento a cui ora altre realtà guardano come modello. Un sistema che garantisce rappresentanza e pari dignità ai centri maggiori e ai piccoli paesi, che esalta il protagonismo dei territori e che proprio grazie ad una partecipazione diffusa, assicura il controllo popolare sulle scelte da fare in materia idrica, a partire dai livelli di servizio per arrivare alle tariffe e alla vigilanza sul sistema”.
“Ritengo – ha concluso De Filippo – che l’intero ciclo di gestione dell’acqua debba essere affidato in mani pubbliche e se questo è vero in assoluto per un bene così importante, per il quale sono in corso conflitti e dispute internazionali, ancora di più ha valore in Basilicata dove gestire il servizio su un vasto territorio a bassa densità abitativa rende l’operazione antieconomica se affrontata in una logica di solo profitto come è giusto faccia un operatore privato. Ma noi non possiamo consentire che a residenti in piccoli centri o contrade non sia garantito il diritto dell’accesso all’acqua e a un’acqua che abbia gli standard di qualità e i controlli che fino ad oggi abbiamo assicurato in Basilicata. E per questo la nostra determinazione in questo campo è altissima”. Assemblea Al, Adduce: via bottigliette di plastica dalla mensa scolastica
Assemblea Al, il sindaco di Matera Salvatore Adduce: via bottigliette di plastica dalla mensa scolastica
“Valorizzare l’acqua come bene pubblico e difendere l’ambiente. Per raggiungere questi due principali obiettivi il Comune di Matera e’ pronto a fare la sua parte promuovendo un nuovo approccio alla cultura della risorsa idrica, a partire dalle scuole. A partire dalla eliminazione delle bottiglie di plastica dalla mensa scolastica della citta’”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo alla assemblea dei soci di Acquedotto Lucano, svoltosi stamane, a Potenza.
Nel corso del suo intervento, Adduce ha espresso apprezzamenti per il lavoro svolto da Acquedotto Lucano nel tentativo di organizzare un nuovo modello di governance della risorsa idrica. Soprattutto in una città come Matera,’che nella classifica per dimensione delle città italiane é al diciannovesimo posto. Una dimensione che rende particolarmente complessa la gestione e l’organizzazione del servizio idrico. “Bisognerà, pertanto, fare presto il punto della situazione per risolvere una serie di problematiche che vanno dalla rete fognaria al sistema degli impianti di depurazione. Ed é urgente riprendere gli investimenti che il governo nazionale ha drasticamente ridotto. In questo percorso – ha aggiunto Adduce – riteniamo che anche i comuni debbano fare la loro parte per rendere la gestione della risorsa idrica più’ efficiente, ma anche per promuovere una nuova cultura dell’acqua intesa come bene pubblico, come risorsa da tutelare e valorizzare. A tal scopo propongo ad Acquedotto Lucano un vero e proprio patto per portare l’acqua pubblica nelle scuole eliminando le bottigliette di plastica. La citta’ di Matera ogni giorno serve circa 1200 pasti al giorno e altrettante bottigliette di plastica. Attraverso un patto con acquedotto lucano e’ possibile risparmiare l’uso di circa 200 mila bottigliette di plastica all’anno con quel che significa per l’ambiente e con quel che significa per la valorizzazione dell’acqua come bene pubblico.
Sono sicuro – ha concluso Adduce – che Acquedotto Lucano si fara’ interprete di questa iniziativa, gia’ adottata da altri comuni in Italia, per il bene del nostro territorio, per difendere l’ambiente, per valorizzare l’acqua come risorsa pubblica da tutelare”.