A quattro mesi esatti dalla presentazione ufficiale del nuovo regolamento del Fondo di Garanzia Regionale a favore delle piccole e medie imprese in cui si indicò la scadenza di fine gennaio 2011 per il coinvolgimento del settori commercio e del turismo, ancora poco sembra essere accaduto.
La realtà è per le imprese tutt’altra cosa perché l’accesso al credito risulta sempre più arduo e nel frattempo le stesse stanno chiudendo per asfissia.
E’ la denuncia di Francesco Lisurici, presidente della Confesercenti, che si chiede come tutto ciò possa essere possibile visto che la Regione Basilicata ha già stanziato 35 milioni di euro i quali, col moltiplicatore cinque, possono rappresentare qualcosa di veramente interessante per l’accesso al credito in questo momento.
Le voci che si susseguono riguardano la scarsa propensione per gli istituti di credito ad operare con tale strumento e soprattutto il fatto che gli stessi istituti chiederebbero alle PMI garanzie aggiuntive a quelle previste dal Regolamento del Fondo con la conseguenza inevitabile di vederle ferme ai blocchi di partenza.
Nel frattempo a perdere tempo prezioso sono le imprese e con esse l’intera economia del ns. territorio che deve pure fare i conti con l’inclemenza del tempo atmosferico che ha mietuto danni serissimi ad aziende ed infrastrutture dell’intera provincia.
Da più parti si invocano in queste settimane strumenti necessari per rimettere in moto l’economia, ma nessuno sembra essere in grado di indicarli; lo sforzo a cui sottoporsi sarebbe quello che, con il coinvolgimento di tutti, enti pubblici e privati, si arrivasse ad indicare pochi ed efficaci strumenti a cui le imprese rivolgersi.
Non ultimo chiedere interventi consistenti alla Regione Basilicata, che dovrebbe sempre più essere schierata in prima linea nell’interesse delle imprese, dell’economia e dell’occupazione, per stimolare il processo di ripresa che altrimenti stenterebbe ad esserci, con la messa in atto di azioni che andrebbero per esempio nella direzione dell’abbattimento dei tassi di interesse per quelle attività che, attraverso i cofidi e le cooperative artigiane di garanzia, riuscissero ad avere ancora qualche possibilità di finanziamento.
Mar 14