Il governo rischia di vanificare i provvedimenti sul risparmio energetico, danneggiando gravemente tanto le famiglie che le imprese, un piccolo esercito di circa 2mila aziende che in Basilicata vivono attorno al mercato delle costruzioni. A denunciarlo è l’Unioni Costruzioni ed Impianti della Cna Basilicata, secondo cui i recenti provvedimenti assunti dal Consiglio dei ministri renderanno assai meno conveniente investire sul contenimento energetico, con conseguenza pesanti a carico pure dell’ambiente: «Per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007 – spiega il presidente della Cna Basilicata, Catenacci – è obbligatorio inviare all’Agenzia delle entrate, in via telematica, “un’apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi”. Successivamente l’ Agenzia delle entrate esamina le domande secondo l’ordine cronologico di invio e comunica entro 30 giorni l’esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni, senza esplicita comunicazione di accoglimento, “l’assenso si intende non fornito” e il cittadino non potrà usufruire della detrazione. Un colpo duro a un meccanismo virtuoso, se si pensa che il beneficio fiscale è nell’ordine del 55% dell’investimento sostenuto. E con l’incertezza totale sul pronunciamento dell’Agenzia dell’entrare, molti potrebbero decidere di soprassedere, rinunciando all’investimento».
«Per le spese sostenute nel 2008 – gli fa eco Leo Montemurro Segretario regionale della Cna Basilicata – in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell’Agenzia, l’interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall’imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali. In Basilicata sono diverse centinaia le famiglie che hanno già eseguito interventi di riqualificazione contando su un beneficio di legge che ora rischia di non essere più riconosciuto, o di cambiare sia nell’ammontare che nei tempi di godimento. Senza contare che per noi il settore del contenimento energetico è davvero l’unico in cui il mercato delle costruzioni, in forte crisi, risulta in espansione.
Contenimento energetico, la Cna: «Un danno dalle misure del governo»
Catenacci e Montemurro: incertezza sull’accoglimento delle domande, per imprese e famiglie meno conveniente
Il governo rischia di vanificare i provvedimenti sul risparmio energetico, danneggiando gravemente tanto le famiglie che le imprese, un piccolo esercito di circa 2mila aziende che in Basilicata vivono attorno al mercato delle costruzioni. A denunciarlo è l’Unioni Costruzioni ed Impianti della Cna Basilicata, secondo cui i recenti provvedimenti assunti dal Consiglio dei ministri renderanno assai meno conveniente investire sul contenimento energetico, con conseguenza pesanti a carico pure dell’ambiente: «Per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007 – spiega il presidente della Cna Basilicata, Catenacci – è obbligatorio inviare all’Agenzia delle entrate, in via telematica, “un’apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi”. Successivamente l’ Agenzia delle entrate esamina le domande secondo l’ordine cronologico di invio e comunica entro 30 giorni l’esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni, senza esplicita comunicazione di accoglimento, “l’assenso si intende non fornito” e il cittadino non potrà usufruire della detrazione. Un colpo duro a un meccanismo virtuoso, se si pensa che il beneficio fiscale è nell’ordine del 55% dell’investimento sostenuto. E con l’incertezza totale sul pronunciamento dell’Agenzia dell’entrare, molti potrebbero decidere di soprassedere, rinunciando all’investimento».
«Per le spese sostenute nel 2008 – gli fa eco Leo Montemurro Segretario regionale della Cna Basilicata – in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell’Agenzia, l’interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall’imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali. In Basilicata sono diverse centinaia le famiglie che hanno già eseguito interventi di riqualificazione contando su un beneficio di legge che ora rischia di non essere più riconosciuto, o di cambiare sia nell’ammontare che nei tempi di godimento. Senza contare che per noi il settore del contenimento energetico è davvero l’unico in cui il mercato delle costruzioni, in forte crisi, risulta in espansione.