Si è tenuto il giorno 7 gennaio, a Roma, l’ennesimo confronto tra Coop e sindacati. Terminate le feste diventano conferme le perplessità espresse a proposito dell’azione esercitata sull’intera trattativa, che continua a protrarsi ormai da 6 mesi.
Sarà il Ministero del Lavoro, nei prossimi giorni, a convocare le parti per tentare di concludere l’operazione e dare finalmente risposte ai circa 400 lavoratori tra Bari, Brindisi e Matera, coinvolti nella procedura di mobilità per riorganizzazione.
Per la precisione, sono coinvolti tutti i lavoratori con inquadramento superiore al 4°, con orari superiori alle 1250 ore settimanali e senza formule di flessibilità: a Bari, 86 su 160; a Brindisi 36 su 81; a Matera 73 lavoratori su 133.
Si traducono, quindi, in questi termini le dichiarazione del dr. Zucchelli, amministratore di Coop Estense che a metà luglio dichiarava, riferendosi agli investimenti di Coop Estense in Puglia e Basilicata: “Viviamo nel territorio e siamo fortemente radicati, quindi se ci sono problemi sociali gravi come quelli legati all´occupazione, è nostro dovere occuparcene. La visione della cooperativa è legata alla solidarietà, tesa a unire il nord e il sud del paese.
Penso che sia intanto un’operazione importante per il Paese, dimostriamo, cioè, ai grandi operatori stranieri che in Italia c’è ancora chi sa fare e vuole fare al loro posto. Diamo ad una realtà territoriale la possibilità di difendere valori e
l’occupazione. Ci sono centinaia di posti di lavoro in discussione e noi proveremo a salvarli insieme alla produzione locale”.
Le perplessità si amplificano ulteriormente viste le continue dichiarazioni da parte di Coop Estense riguardo i risultati sin qui ottenuti e che vanno sopra le aspettative iniziali: nessuna crisi è, quindi, in atto.
Ulteriori perplessità vengon evidenziate dalle considerazioni espresse dalla Coop e dai rappresentati delle associazioni che la rappresentano, in merito al sistema delle relazioni sindacali in generale ed in particolare nei confronti dei prossimi rinnovi del Contratto Integrativo Coop Estense e sulla scadenza del Contratto Collettivo Nazionale del Commercio Cooperativo che finiscono per coinvolgere, quindi, migliaia di lavoratori nei prossimi mesi.
Intanto, continuano a tacere
le istituzioni e la politica, locali e nazionali ed i dubbi dei lavoratori “ex Carrefour” finiranno tra qualche mese per provocare ulteriori domande da parte dei lavoratori e consumatori: dove vorrà arrivare la Coop, per mostrare la propria capacità di cooperazione?
I componenti RSU Matera – Filcams CGIL