La Giunta ha varato un protocollo d’intesa con Abi, Confindustria e Api. De Filippo: ”Una soluzione a costo zero, che salvaguarda le esigenze di tutti”
Superare le ristrettezze imposte dal “patto di stabilità” e le conseguenti ripercussioni negative sul mondo delle imprese costrette ad aspettare a lungo per ottenere pagamenti dalla pubblica amministrazione, e tutto questo a costo zero per la Regione. E’ l’obiettivo che la Giunta Regionale di Basilicata ha ottenuto con l’approvazione di un protocollo d’intesa con Abi (Associazione Bancaria Italiana) , Confindustria e Api di Potenza e Matera messo a punto dal Dipartimento Presidenza e varato questa mattina.
In pratica, a fronte di richieste di pagamento dei creditori, verificata la sussistenza ed esigibilità del credito stesso e l’esistenza del provvedimento di liquidazione, la Regione, se bloccata appunto dal Patto di Stabilità, provvederà all’emissione di una certificazione del credito indicando un termine di liquidazione dello stesso. Le banche, a fronte di questa certificazione, e verificata comunque l’affidabilità delle imprese, provvederanno all’anticipazione degli importi in fattura alle migliori condizioni di mercato. In questo modo, le imprese non avranno la difficoltà di dover aspettare tempi lunghi per le liquidazioni, le banche avranno garanzie sui crediti (cosa che permette di abbattere notevolmente i costo del denaro) e la Regione non dovrà sopportare alcun costo aggiuntivo.
“Ancora una volta – ha spiegato il presidente De Filippo a margine dell’approvazione del provvedimento – siamo riusciti a fare della capacità progettuale una risorsa, mettendo in campo uno strumento innovativo a livello nazionale per far fronte, a costo zero e nelle ristrettezze della attuale situazione economico e finanziaria, alle difficoltà create alle nostre imprese da una norma non sempre lineare”.
Il così detto “patto di stabilità”, al fine di contenere la spesa corrente, con la Legge finanziaria 2009 ha stabilito un tetto al complesso delle spese che ciascuna Regione può sostenere nell’arco di un esercizio di bilancio. Anche a fronte di una effettiva disponibilità di cassa, insomma, la Regione non può provvedere alla liquidazione di quanto dovuto ai propri creditori poiché non può superare l’obiettivo programmatico fissato. In pratica si verifica un rallentamento dei pagamenti che, avvicinandosi al “tetto” fissato, vengono rinviati all’anno successivo, creando non poche difficoltà finanziarie alle imprese.
La situazione è delicata, e per certi aspetti quasi paradossale, in particolare per le Regioni impegnate, come la Basilicata, nei programmi di sviluppo dell’Unione Europea. Da una parte sono obbligate a impegnare proprie risorse finanziare di sponda per attivare le risorse europee e non correre il rischio di perderle, dall’altra sono vincolate a non spendere le proprie risorse per non sforare il “tetto” del “patto di stabilità”. A farne le spese, così, sono molto spesso imprese e fornitori.
“La Basilicata – ha spiegato il presidente De Filippo – ha da tempo posto all’attenzione del Governo Nazionale la necessità di superare questa contraddizione e si spera che ciò avvenga per il prossimo anno. Tuttavia abbiamo comunque ritenuto di farci carico del problema delle imprese già da subito, trovando, in questo protocollo d’intesa, uno strumento che contempera le esigenze di tutti”.