La presentazione a cura dell’Unioncamere Basilicata del rapporto relativo allo stato di salute nel 1° semestre 2007 dell’artigianato manifatturiero lucano ci presenta una situazione dai toni a dir poco drammatici: quelle residue speranze di poter agganciare la ripresa in atto sia a livello internazionale che nazionale (in altre Regioni) sono definitivamente accantonate. Questo è quanto dichiara Leo Montemurro Segretario Regionale Cna e Presidente della Commissione Regionale per l’Artigianato di Basilicata : “Non possiamo più indugiare in quanto, in aggiunta ai dati di Unioncamere Basilicata, proprio in queste settimane nella Provincia di Matera su delega della Camera di Commercio le Associazioni di categoria del comparto dell’artigianato stanno svolgendo una indagine tesa a verificare il livello di conoscenza da parte delle imprese dei servizi camerali e, tra i dati richiesti ve ne sono alcuni che attengono alla stato di salute delle imprese e al clima di fiducia degli imprenditori. Sono moltissimi gli imprenditori artigiani,in special modo quelli di dimensioni minori, che hanno in animo la cessazione dell’attività entro l’anno, strette come sono da un lato da uno Stato che ormai è capace solo di derubare le Imprese, introducendo addirittura ad opera del Vice Ministro Visco regole fiscali retroattive al solo scopo di fare cassa, incurante delle conseguenze delle sue azioni e dall’altro da una sostanziale paralisi del massimo Ente territoriale – la Regione Basilicata – che ormai da anni si disinteressa del comparto, presa com’è solo dalla frenesia di stipulare accordi con i grandi gruppi industriali, che nella maggior parte dei casi vengono nella nostra Regione al solo scopo di accaparrarsi ingenti risorse, che probabilmente potrebbero essere meglio utilizzate e canalizzate verso i settori dell’artigianato e del commercio, vera spina dorsale della nostra economia.
E’ giunta l’ora che la Regione inizi assolutamente a fare la sua parte: basta con le parole è l’ora di passare all’azione. Che fine ha fatto il ddl sull’artigianato. E’ pronto per l’esame da parte delle Commissioni competenti o dobbiamo aspettare ancora molto? Non abbiamo più molto tempo ed entrambe le analisi alle quali faccio riferimento lo dicono senza mezzi termini. E’ ora di realizzare programmi mirati per favorire la crescita dimensionale,organizzativa, per favorire la capitalizzazione e la presenza sui mercati extraregionali delle nostre Imprese Artigiane, come pure assolutamente necessario è uno studio serio e approfondito sulle imprese artigiane (dimensioni, necessità, aggregazioni naturali in filiere, necessità organizzative e produttive, di marketing), perché è bene ricordarlo a tutti, per programmare è assolutamente necessario conoscere”.
“Infine – conclude Montemurro – le imprese artigiane sono 12.000 nell’intera Regione,8.000 in provincia di Potenza e meno 4.000 in provincia di Matera, ma continuando di questo passo senza proposte significative per il consolidamento di quelle esistenti e per favorirne la nascita di nuove, ci vorrà ben poco per trasformare l’intera Regione e tutti i nostri Comuni, principalmente quelli delle aree interne, nelle quali attività come quelle delle nostre imprese rappresentano ancora anche un presidio di carattere sociale, in un grande deserto, favorito anche da un uso intensivo del territorio per finalità energifere (petrolio, eolico, etc).