Lettera aperta
indirizzata al sindaco di Matera
Avv. Emilio Nicola Buccico
Gent.mo Sindaco,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione la difficile situazione in cui versano le micro e piccole imprese commerciali ed artigianali della città di Matera.
In questi giorni tutti sono preoccupati dalla crisi del mobile imbottito e dalle nefaste conseguenze che tale situazione determinerà, in termini occupazionali.
Purtroppo le imprese del commercio e dell’artigianato, in considerazione del crollo del numero di occupati e, quindi, della diminuita capacità reddituale delle famiglie materane, stanno pagando un prezzo altissimo.
Gli incassi sono crollati e le categorie, solitamente inclini all’ottimismo, cominciano a intravedere seri pericoli per il proprio futuro: non si tratta più del classico “tirare a campare”, considerato che, in molti casi, le entrate non garantiscono neanche i costi di gestione, e i dati sulla mortalità delle imprese, riferiti agli ultimi 12 mesi, lo dimostrano, per cui la cessazione di una attività diventa, sempre più spesso, l’unica soluzione, e mandare avanti la propria attività diventa sempre più difficile: l’accesso al credito bancario è complesso e rappresenta un enorme costo, fra interessi elevati e costi di gestione fra i più cari in Europa, la tassazione diretta opprime le aziende, i costi contributivi diventano sempre più difficili da assolvere, i costi di gestione (canoni ed utenze energetiche) crescono a dismisura.
In questa situazione la città di Matera rischia seriamente di perdere una grossa fetta di quel patrimonio culturale ed economico rappresentato dalle micron piccole imprese locali, senza che alcuno si preoccupi di ciò, senza che alcuna istituzione pubblica si interessi ai problemi ed indichi soluzioni, e dimostri sensibilità verso quelle centinaia di piccoli imprenditori (e centinaia di dipendenti) che rischiano di vedere vanificati gli sforzi ed i sacrifici di una vita.
Le chiediamo allora, Sindaco, di farsi portatore dei bisogni di queste “categorie dimenticate” che hanno subito, nell’immediato, tutte le ricadute negative del calo occupazionale legato ai salottifici (ma non solo).
Ci sembra necessario che Lei si faccia promotore, presso la Regione Basilicata, di un piano di sostegno per le micro e piccole imprese materane, a cominciare da un punto che, ci sembra di aver compreso dalle sue recenti dichiarazioni, Lei possa già oggi sostenere con forza.
Sono numerose e onerose le imposte dirette che gravano sulle imprese (IRAP, IRPEF, ICI, TOSAP, TARSU, DIRITTI CAMERALI), e l’eliminazione di queste imposte allevierebbe (di molto) aziende che sono già strozzate da costi e pagamenti incalzanti, per cui Le chiediamo di farsi promotore presso le competenti amministrazioni per sollevare, almeno per i prossimi tre anni, le micro e piccole imprese locali da tali oneri.
Le chiediamo, inoltre, di verificare la disponibilità, sempre in coordinamento con la Regione, di facilitare l’accesso al credito per quelle aziende in difficoltà, e di rilanciare e rifinanziare, in modo congruo, il fondo regionale di garanzia, per poter permettere alle imprese di dilazionare o rinegoziare la propria situazione debitoria con le banche locali che, molto spesso, da stampella per l’economia delle nostre aziende finiscono per diventarne, purtroppo, un ulteriore peso.
Certi di avere risposte positive ed un interessamento forte nei confronti delle problematiche evidenziate, Le inviamo cordiali saluti.
I Presidenti
delle Associazioni di Categoria Confesercenti, Confcommercio, API Matera, Cna, Confartigianato e Casartigiani.