Con riferimento al Comunicato Stampa inviato dal Segretario Provinciale di Matera della CGIL, Angelo Cotugno, si portano all’attenzione della stampa le gravi inesattezze contenute nella comunicazione del 26/02/2008, inviate con l’unico scopo di screditare un’azienda che, nel rispetto della vigente normativa, ha seguito tutti i passi necessari per la realizzazione del percorso di stabilizzazione dei collaboratori dedicati alle attività inbound.
Le dichiarazioni del Segretario Cotugno sono, oltre che inesatte, lesive dell’immagine dell’azienda e del suo clima interno.
L’accordo sindacale siglato in data 30 Aprile 2007 con la rappresentanza nazionale dell’UGL Terziario è stato concluso nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dalla Circolare 17/2006 del Ministro del Lavoro Cesare Damiano. La richiesta di gestire la trattativa a livello nazionale con le rappresentanze sindacali generali, peraltro, era giunta in prima battuta proprio dalle organizzazioni CGIL, CISL e UIL e, seguendo tale richiesta, l’azienda ha proseguito il percorso con le sigle sindacali nazionali titolate a concludere gli accordi (tra cui la stessa UGL con la quale si è poi giunti alla firma in data 30/04/2007).
Le 200 unità che Datacontact si è impegnata con l’UGL ad assumere nei primi quattro mesi del 2008 sono di fatto integrative rispetto ai circa 300 collaboratori, già assunti entro dicembre 2007, che risultavano essere impegnati su attività inbound dalle verifiche effettuate dalla Direzione Provinciale di Matera del Lavoro. Al termine del percorso di stabilizzazione contrattuale, quindi, il totale di risorse assunte con un contratto di lavoro subordinato presso la sede di Matera sarà pari a 500 unità, oltre a tutte quelle pre-esistenti alla data di stipula dell’accordo.
Le dichiarazioni riportate nel comunicato della CGIL relative alle retribuzioni medie, alle modalità di calcolo degli incentivi ed alla durata dell’orario di lavoro sono del tutto false: il meccanismo di flessibilità oraria adottato con l’accordo e quello di incentivazione sul risultato stabilito in una apposita Commissione Paritetica Aziendale alla presenza di tre membri dei lavoratori, sono rispettose di tutte le indicazioni contenute nel Contratto Collettivo Nazionale per i dipendenti del Terziario e dei Servizi. Le esigenze tecnico-operative delle attività inbound in gestione presso la sede di Matera rendono necessaria l’articolazione dei turni di lavoro secondo la stagionalità dei contatti telefonici, riportando ad ogni modo l’equilibrio delle ore lavorative attraverso il sistema, contrattualmente previsto, della Banca Ore. Mai in ogni caso un lavoratore è soggetto a turni superiori alle 8 ore di lavoro, e in ogni turno sono precisamente rispettate le regole della Legge 626 relative alle pause per gli addetti videoterminalisti.
La durata contrattuale di 24 mesi, come più volte sottolineato anche dall’organizzazione sindacale firmataria dell’accordo, è propedeutica alla valutazione della continuità e stabilità delle commesse in gestione e sarà discussa con le organizzazioni sindacali, nelle normali logiche di contrattazione, alla scadenza dei contratti, con l’obiettivo principe di conservare stabilmente le competenze e le professionalità maturate nella gestione delle attività.
Relativamente all’ultimo punto espresso dal Segretario Cotugno si rende noto che attraverso le pagine del mensile “Gente che…contact!”, principale strumento di comunicazione aziendale che ospita le testimonianze dirette dei lavoratori, si sta seguendo il percorso di stabilizzazione contrattuale con una sempre maggiore informazione al fine di accompagnare consapevolmente i lavoratori nel passaggio dalla collaborazione a progetto alla modalità subordinata. I nuovi diritti e doveri insiti nei contratti di lavoro subordinati necessitano di una adeguata conoscenza da parte dei lavoratori, per non incorrere in errate interpretazioni delle norme e in pericolose situazioni di abuso degli strumenti contrattuali che possono comportare delle conseguenze negative sulla sostenibilità delle attività svolte.
A vigilare sulla correttezza formale e sostanziale del rispetto delle regole e della legislazione nazionale sono presenti gli appositi Enti ed Istituzioni e soprattutto le centinaia di lavoratori dell’azienda che, ben consapevoli dei loro diritti e doveri, gestiscono un sereno rapporto di confronto con la direzione aziendale su questi temi, senza derogare in alcun modo ai principi fondamentali previsti dalla Contrattazione Nazionale ma infondendo, invece, una corretta cultura del lavoro in un territorio che, purtroppo, su questi temi non vede un fertile terreno di sviluppo.
Se queste reazioni sono frutto di una insana competizione tra le sigle sindacali, non è materia che ci può interessare e la direzione aziendale è convinta che meglio sarebbe una competizione a far crescere che a demolire.
Feb 27