Ordine del Giorno approvato all’unanimità sulla Ferrosud di Matera
I Consigli comunali della città di Matera, della città di Altamura, il Consiglio provinciale di Matera riunitisi in seduta straordinaria e congiunta a Matera il 19 aprile 2011 per discutere e deliberare sulla grave situazione nella quale si trova lo stabilimento Ferrosud spa di Matera;
Premesso che
• lo stabilimento Ferrosud di Matera originariamente del Gruppo Ansaldo Breda, da oltre 40 anni produce carrozze ferroviarie e costituisce un importante presidio produttivo che ha dato occupazione fino a 800 lavoratori;
• a seguito della decisione di Ansaldo Breda di dismettere lo stabilimento, nel 2002 la Ferrosud è stata acquisita dal gruppo Mancini che si era impegnato a mantenere e rilanciare lo stabilimento attraverso la sua ristrutturazione
• nel corso degli ultimi 8 anni di nuova gestione il gruppo Mancini non è stato in grado di assicurare prospettive produttive ed occupazionali venendo meno a tutti gli impegni assunti;
• dei 144 lavoratori dipendenti attualmente in forza allo stabilimento, oggi ne risultano ben 100 in cassa integrazione guadagni;
• in più occasioni è stata avanzata la disponibilità di imprenditori all’acquisizione dello stabilimento materano con accollo di debiti certificati;
• le difficoltà registrate ed acuite negli ultimi due anni hanno prodotto un pesante indebitamento che ha provocato la richiesta di concordato preventivo omologato, infine, dal tribunale civile di Matera il 9 – 2 – 2011;
• nel corso delle scorse settimane si sono tenuti diversi incontri presso la Regione Basilicata tra le organizzazioni sindacali e il gruppo Mancini, per valutare la necessaria ripresa produttiva dello stabilimento anche in vista della scadenza della cassa integrazione guadagni prevista per il 30 aprile 2011;
• che Trenitalia ha sbloccato la famosa commessa di 720 carrozze di cui 127 destinate alla Ferrosud di Matera (42 già consegnate alla fine del 2008, 28 da consegnare entro il 31 dicembre 2011 e 57 entro dicembre 2013);
• che lo sblocco di tale commessa consentirebbe l’immediata completa ripresa produttiva dello stabilimento Ferrosud con il reintegro di tutti i lavoratori attualmente in Cig;
• che il gruppo Mancini non sembra in grado di garantire tale ripresa tanto che ha attivato la esternalizzazione delle lavorazioni;
Esprimono
• Grande preoccupazione per il destino dello stabilimento Ferrosud in considerazione delle mancate risposte che il Gruppo Mancini si era impegnato a fornire, in ultimo, dopo l’omologazione del concordato preventivo ed in particolare, per le difficoltà a rispettare il cronoprogramma produttivo che prevedeva il ritorno dei lavoratori in Cig;
• Solidarietà ai lavoratori e sostegno alle giuste rivendicazioni che i sindacati hanno formulato;
Chiedono la convocazione immediata di un incontro presso il Mise, con la necessaria partecipazione di Ansaldo Breda, per definire un percorso certo finalizzato a riportare tutti i lavoratori in produzione garantendo gli impegni assunti;
Chiedono alla Regione Basilicata di promuovere un chiarimento definitivo con il gruppo Mancini anche prevedendo la individuazione di nuovi investitori interessati a rilevare la Ferrosud;
Sollecitano i parlamentare lucani e pugliesi ad attivarsi perché il Governo assuma le iniziative necessarie a sbloccare la situazione.
La fotogallery sull’incontro al Cinema Comunale
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UGL, VERTENZA FERROSUD SI RISOLVA AL MISE
“Bene ha fatto il primo cittadino di Matera, On. Salvatore Adduce, nel convocare congiuntamente i consigli comunali della città di Matera, della città di Altamura, il Consiglio provinciale di Matera e riunirli in seduta straordinaria per discutere e deliberare sulla grave situazione nella quale si trova lo stabilimento Ferrosud spa di Matera, l’UGL Basilicata metalmeccanici rimane comunque critica verso quei soggetti responsabili che non hanno consentito che tali iniziative potevano essere consumate in tempo utile e non ora che oramai si gioca una partita nei tempi supplementari”.
Lo dichiarano in una nota il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici ed il segretario provinciale dell’UGL di Matera, Giuseppe Giordano e Luigi D’Amico aggiungendo che “ vorremmo ricordare, lo stabilimento Ferrosud di Matera originariamente del Gruppo Ansaldo Breda, da oltre 40 anni produce carrozze ferroviarie e costituisce un importante presidio produttivo che ha dato occupazione fino a 800 lavoratori. Solo a seguito della decisione di Ansaldo Breda di dismettere lo stabilimento, nel 2002 la Ferrosud è stata acquisita dal gruppo Mancini che si era impegnato a mantenere e rilanciare lo stabilimento attraverso la sua ristrutturazione e che non è stato in grado di assicurare prospettive produttive ed occupazionali venendo meno a tutti gli impegni assunti. L’UGL – proseguono i segretari – ricorda che dopo il concordato la gestione Mancini aveva annunciato piani di investimento e commesse e nuova ripresa, ma al solito nessuna commessa, tant’è che si è registrata nessuna voglia di discutere con la nuova cordata presentata dall’UGL, nessun accordo con Step ONE di Tito, ed all’incontro in Regione invece che portare il richiesto piano industriale, l’attuale gestione ha portato un nuova richiesta di cassa integrazione che dei 144 lavoratori dipendenti attualmente in forza allo stabilimento, oggi ne risultano ben 100 in cassa integrazione guadagni e preoccupati della scadenza prevista per il 30 aprile 2011. Ora per l’UGL – proseguono i leader sindacali, D’Amico e Giordano, – è l’iniziativa del sindaco Adduce la via unica d’uscita, avvenga la convocazione immediata di un incontro presso il Mise, con la necessaria partecipazione di Ansaldo Breda, per definire un percorso certo finalizzato a riportare tutti i lavoratori in produzione garantendo gli impegni assunti considerata ormai chiusa la fase del Gruppo Mancini. La Regione Basilicata ,inoltre, non deve assolutamente cedere alle promesse dell’azienda. Per questi motivi – concludono Giordano e D’Amico – anche il Governo partecipi assumendo le iniziative necessarie a sbloccare la situazione per portarla finalmente ad un piano industriale chiesto da tempo così allontanando la grande preoccupazione per il destino dello stabilimento Ferrosud e dei lavoratori”.