E stato siglato nella mattinata di martedì 22 giugno presso l’ufficio di Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata l accordo
sindacale relativo alle unità lavorative attestate sulla commessa Soluzioni e servizi avanzati a supporto dei
processi di innovazione regionale, per il periodo 2009-2013. L’intesa, che negli stessi termini era già stata
raggiunta come ipotesi di accordo nella serata di venerdì 18 giugno, ma non approvata successivamente
dall assemblea dei lavoratori, prevede l impegno da parte della Regione Basilicata a realizzare, entro la data
del 01 Luglio 2010, tutte le attività necessarie alla prosecuzione del rapporto di lavoro con le unità attestate
ai servizi di contact center e supporto all innovazione e quello delle aziende alla riassunzione, a far data da
domani 23 giugno 2010, dei lavoratori che la scorsa settimana avevano ricevuto la lettera di licenziamento.
I provvedimenti relativi agli ulteriori 24 licenziamenti, comunicati nel pomeriggio di ieri dalla società
Datacontact in assenza del raggiungimento dell accordo ed in considerazione della scadenza dei termini
previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro, sono stati di fatto annullati con la sigla del verbale di
accordo in data odierna.
I lavoratori in stato di agitazione e riuniti in assemblea sindacale permanente ad oltranza da giovedì 17
giugno, hanno comunicato, attraverso i loro rappresentanti sindacali, il rientro in servizio a partire dalla
mattinata di domani.
Alla risoluzione della problematica, di cui va dato merito all Ente Regione per la capacità di individuare con
grande celerità delle soluzioni operative che consentissero alle aziende di riassumere nel più breve tempo
possibile i lavoratori, resta la necessità di riportare la dovuta chiarezza e serenità nella rappresentazione
della complessa vicenda, alla luce delle interpretazioni fuorvianti ed incomplete date dalla stampa locale.
Torna l esigenza, in primo luogo per le aziende, di tornare a gestire con un sano equilibrio, nei toni e nei
termini utilizzati, il corretto clima di collaborazione per la realizzazione degli importanti progetti di
innovazione e servizio ai cittadini affidati dalla Regione Basilicata.
Le estremizzazioni dei toni degli ultimi giorni, che grande eco hanno avuto anche sulla stampa, e le
esternazioni approssimative e prive di fondamento poiché basate sui sentito dire , soprattutto quelle
pronunciate da modesti personaggi che ritengono di essere al centro della politica regionale, hanno fino ad
ora prodotto solo confusione e giocato un ruolo negativo sulla vicenda. Occorre pertanto sgombrare il
campo da false e strumentali interpretazioni dei fatti, che come effetto hanno avuto solo quello di svilire
l immagine e la professionalità di imprese sane, serie, fortemente radicate sul territorio e che su di esso e
per esso costruiscono ogni giorno opportunità concrete di lavoro nel pieno rispetto degli impegni e degli
standard di qualità contrattualmente previsti.
Datacontact S.r.l. Lucana Sistemi S.r.l.
Riportiamo l’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 18 giugno 2010
POTENZA – MAESTRANZE IN ASSEMBLEA PERMANENTE. SOSPESI I SERVIZI DI PRENOTAZIONE PER PRESTAZIONI MEDICHE. Call center «usa e getta» Data Contact e Lucana Sistemi: 19 licenziati. Vertice in Regione
[san.maio.]
Rabbia, amarezza, disperazione. Questo lo stato d’animo dei lavoratori di Data Contact e Lucana Sistemi che ieri mattina si sono ritrovati davanti alla sede della Regione per manifestare le loro preoccupazione dopo il licenziamento senza preavviso di ben 19 unità (12 Data Contact e 7 Lucana Sistemi) delle 109 complessive. Una situazione paradossale che mette in ginocchio intere famiglie ma anche un sistema di lavoro (call center regionale) che proprio su questi lavoratori, sulle loro professionalità, si reggeva ormai da tempo.
«È incredibile – ha commentato Rocco Pepe – sono andato a timbrare l’ingresso e mi hanno detto che potevo andare perchè ero stato licenziato. Il motivo? Non avrei superato il periodo di prova ma sono anni che faccio questo lavoro. Ho perso tutto perchè accettando il passaggio alla nuova azienda non ho più diritto agli ammortizzatori sociali. Ci avevano assicurato che non ci sarebbero stati problemi ed invece ci ritroviamo fuori. Eppure non abbiamo mai ricevuto una contestazione per il nostro operato».
Va giù duro anche Ivan Mecca che evidenzia la «valenza sociale dell’impegno dei lavoratori utilizzati per queste attività. Non è possibile immaginari che chi per sei anni ha portato avanti questo ciclo produttivo sia in capace di prestare questo servizio».
La protesta è stata immediata. «Da oggi – hanno comunicato Anna Russelli della Slc Cgil, Rocco Caruso Fistel Cisl e Giovanni letterelli Uilcom Uil – i lavoratori sono in assemblea permanente ed il servizio di prenotazioni sanitarie è interrotto. La situazione è intollerabile. La Regione ha la responsabilità politica perchè questi lavoratori sono stati coinvolti in questo progetto sei anni fa sulla scorta di una scelta politica precisa. Dovevano essere stabilizzati tutti e invece oggi la situazione è ben diversa. Quello di queste aziende è un vero ricatto alla politica e alla Regione Basilicata».
Ieri sindacati e lavoratori sono stati ricevuti in Regione ottenendo l’impegno delle istituzioni che, già nella mattinata di oggi, incontreranno le aziende per trovare una via d’uscita alla questione. Fonti regionali confermano che a breve (già martedì prossimo) saranno disponibili i fondi per finanziare i progetti e mantenere così inalterati i livelli occupazionali. Dunque la Regione risponde «picche» alle insinuazioni delle due aziende che forse già domani potrebbero rivedere le loro scelte sui licenziamenti (la Lucana Sistemi potrebbe ritirarli già in giornata) e ridare tranquillità ai lavoratori.
LA REPLICA DI DATACONTACT SRL E LUCANA SISTEMI SRL
A seguito della fuorviante comunicazione della stampa e di alcuni esponenti politici regionali, relativamente alla situazione occupazionale sulle commesse svolte per conto della Regione Basilicata, le società Datacontact e Lucana Sistemi, aggiudicatarie del bando di gara Soluzioni e servizi avanzati a supporto dei processi di innovazione regionale, per il periodo 2009-2013 , ritengono doveroso esporre, con chiarezza, le motivazioni che hanno indotto le aziende a procedere, in data 16 giugno, all invio delle lettere di mancato superamento del periodo di prova per un numero complessivo di unità pari a 19 persone. Come previsto dal bando di gara della Regione Basilicata e dal progetto tecnico presentato dalle due aziende aggiudicatarie, la modalità innovativa con cui i servizi di Cup e Contact Center Regionale e quelli di supporto all innovazione regionale devono essere gestiti, impongono una misura costante e puntuale di parametri di valutazione quali-quantitativa dell operato delle aziende. Come si legge nell allegato D1 del Capitolato di gara, infatti, l’amministrazione regionale, privilegiando il processo di esternalizzazione dei servizi, si prefigge di acquisire livelli di qualità e di costo dei servizi di Call Center con un deciso orientamento al risultato finale (out come) ed alla governance dell intero processo. Tale volontà dell Amministrazione, è confermata dalla presenza di precise misurazioni dei livelli di servizio relativamente all efficienza della gestione, che si traducono in un sistema di penalità nel caso in cui i livelli previsti non siano raggiunti.
Proprio in considerazione di queste richieste dell Amministrazione, il progetto tecnico presentato dalle due aziende prevedeva di individuare tra la platea dei lavoratori ex Agile, quelle risorse che, per profilo, competenze ed attitudine misurata dalle aziende, potessero consentire di raggiungere tali obiettivi. LATI, in sede di presentazione delle offerte, aveva già dichiarato di voler procedere ad una valutazione del personale al fine di individuare coloro che risultassero idonei a tale scopo, integrando nuove figure in caso di una valutazione negativa delle risorse esistenti.
Le vicissitudini legate al ricorso presentato da Agile ed alla trattativa sindacale condotta sul tavolo regionale, hanno portato alla sigla dell accordo sindacale in extremis, a distanza di due giorni dal previsto avvio dei servizi del bando, con la conseguente impossibilità per le aziende, nota a tutti gli interlocutori della trattativa, di poter operare una valutazione adeguata del personale, nella consapevolezza che l’accordo siglato con le organizzazioni sindacali prevedeva l applicazione per tutti i lavoratori del periodo di
prova contrattualmente previsto nella misura di tre mesi dall avvio del rapporto lavorativo. Durante questo periodo, come indicato dalla normativa, entrambe le parti (datore di lavoro e lavoratore), possono procedere all interruzione del contratto stesso, senza contravvenire ad alcun obbligo. Questo aspetto, discusso anche in sede di trattativa sindacale, era ben noto a CGIL, CISL e UIL oltre che all’Ente Regione.
La volontà delle aziende di interrompere il rapporto di lavoro con alcune unità non considerate idonee alla gestione di questi servizi, a fronte di specifiche analisi effettuate sui risultati delle risorse stesse, inoltre, era nota già da alcune settimane sia alle organizzazioni sindacali che all Ente Regione che, proprio per correttezza di rapporti, erano stati preventivamente informati dalle due aziende delle scelte operate. In quella sede, infatti, Datacontact ha esposto con chiarezza la situazione delle singole risorse dei servizi CUP e Contact Center, evidenziando che i dati riscontrati nei primi mesi di gestione del servizio non erano compatibili con i livelli di servizio previsti contrattualmente dal bando. Delle unità allocate sui servizi di contact center solo 26 dei 62 lavoratori presentano delle performance che, con un adeguato supporto di formazione ed affiancamento, potranno diventare compatibili con gli impegni contrattuali delle aziende.
Nonostante questi dati, e proprio nel tentativo di accogliere le richieste delle organizzazioni sindacali e dell Ente Regione, Datacontact aveva assunto l impegno di limitare ai soli 12 meno performanti i provvedimenti di mancato superamento del periodo di prova o mancata proroga del contratto a tempo determinato, facendosi carico di ulteriori azioni volte al miglioramento individuale delle performance, risultato di una sfida difficile da gestire ma che si sarebbe potuta raggiungere con un clima positivo di collaborazione e di obiettivo comune da raggiungere.
Alla misurazione qualitativa dei servizi di contact center svolti si aggiunge anche la variabilità del volume di attività previste dal bando, in funzione dell attivazione di alcune linee solo in presenza di apposite delibere e allocazioni di fondi. Proprio l assenza, alla data del 16 giugno, di alcune di queste garanzie, ha portato alla comunicazione di mancato superamento del periodo di prova anche da parte della società Lucana Sistemi.
Nella giornata del 17 giugno era prevista un assemblea sindacale presso la sede di Potenza di Datacontact, indetta da CGIL, CISL e UIL, proprio per discutere di questo tema, ma già dalla mattina, senza alcun preavviso e con i conseguenti disagi arrecati agli utenti dei servizi di contact center gestiti, è stata indetta un assemblea permanente presso la sede della Regione Basilicata. Questa decisione improvvisa non ha consentito all azienda di continuare a gestire i servizi telefonici fino al pomeriggio, quando è stata prontamente attivata la procedura di back up, prevista dal progetto tecnico presentato dalle aziende, con la risposta alle chiamate degli utenti dalla sede di Matera con operatori formati a tale scopo. Il servizio, quindi, dalla mattina successiva è stato regolarmente gestito, con la possibilità di effettuare le prenotazioni
sanitarie richieste dagli utenti, e continuerà ad esserlo anche in presenza dell agitazione sindacale in corso. Da giovedì 17 giugno è stato prontamente avviato un tavolo presso gli uffici della Giunta Regionale, al fine di individuare con tutti gli interlocutori delle soluzioni che, pur nel rispetto delle prerogative di qualità ed efficienza del bando di gara, consentissero di garantire una continuità lavorativa a tutti i lavoratori assunti a fine marzo. Nella tarda serata di venerdì le aziende, le organizzazioni sindacali e l Ente Regione si erano congedate con un ipotesi di accordo da discutere sabato mattina nell assemblea con i lavoratori. L ipotesi, condivisa e formalizzata questa mattina con i segretari regionali di CGIL (Antonio Pepe), CISL (Nino
Falotico) e UIL (Carmine Vaccaro), il direttore generale della Presidenza della Giunta regionale (dott. Angelo Nardozza) ed il dirigente dell ufficio SI (ing. Vincenzo Fiore), è stata portata in discussione all assemblea dei lavoratori. Tale ipotesi contempla una soluzione che garantisce la continuità di tutti i
lavoratori, dal 23 giugno 2010, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, attraverso un impegno formale dell Ente Regione ad attivare nuovi progetti in linea con il contenuto del bando di gara. Come già annunciato nell incontro di questa mattina, in mancanza di un rasserenamento del clima, e della scadenza
dei termini per procedere alle comunicazioni agli enti competenti della cessazione del rapporto di lavoro, la società Datacontact si è vista costretta a procedere al licenziamento di ulteriori 24 unità, in ragione dell esigenza di ottemperare agli obblighi contrattualmente sottoscritti con l’Ente Regione, ed in conseguenza del protrarsi dell agitazione sindacale che, nonostante la pronta attivazione della procedura di back up, non consente di gestire al meglio i servizi di CUP e Contact Center Regionale.
Gli utenti dei servizi regionali, che pagano con i propri contributi la corretta gestione dei servizi oggetto di analisi, possono essere garantiti dalla professionalità e capacità delle aziende aggiudicatarie di trovare
rapidamente soluzioni che consentano di minimizzare, e se possibile azzerare, l impatto delle decisioni di chi vuole strumentalizzare politicamente una commessa e dei servizi che, per volontà regionale, hanno cambiato assetto rispetto alle precedenti modalità operative, puntando sulla qualità ed efficienza
gestionale, ma senza derogare al valore di pubblica utilità per gli utenti dei servizi regionali. Datacontact e Lucana Sistemi, che hanno assunto l impegno con l’Ente Regione di migliorare ed innovare positivamente i servizi aggiudicati, continueranno a lavorare nel rispetto di quanto previsto dal contratto
siglato con l’ente, dal contratto di lavoro sottoscritto con i dipendenti delle due aziende e dagli accordi sindacali. Si invitano tutti coloro che sono interessati, a qualunque titolo, ad analizzare o approfondire la vicenda, a prendere visione del bando di gara, pubblicato sul sito della Regione Basilicata, ed al contratto sottoscritto dall Ente con le aziende. Non potranno essere accettate forzature ed interpretazioni diverse
dalla realtà dei fatti, ed ingerenze del mondo politico che interpreta in maniera impropria e strumentale la complessa situazione che le aziende si trovano a gestire.
Datacontact S.r.l.
Lucana Sistemi S.r.l.