Il consigliere regionale del gruppo di Alleanza nazionale verso il Pdl, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta orale, all’Assessore alla “Formazione, Lavoro, Cultura e Sport”, Antonio Autilio, con la quale si chiede di adottare criteri improntati al massimo della chiarezza e trasparenza per l’accesso ai Tirocini formativi.
Di Lorenzo ricorda che “la Giunta regionale della Basilicata con deliberazione n. 911 del 19 maggio 2009 ha approvato il Programma denominato “Transizione alla vita attiva – Crescita professionale – Qualificazione dell’azione pubblica – tirocini formativi nella pubblica amministrazione per diplomati e laureati” che si prefigge lo scopo di favorire la transizione alla vita attiva e la crescita delle competenze professionali dei tirocinanti attraverso processi di apprendimento presso le pubbliche amministrazioni. Tutte le Amministrazioni pubbliche interessate presenti sul territorio lucano – aggiunge il consigliere – dovevano far pervenire, entro il 16 ottobre 2009, la propria manifestazione di interesse corredata dalla prevista documentazione e per l’attuazione del progetto di tirocinio è previsto, da parte dell’Amministrazione ospitante, l’individuazione di un responsabile che assume il ruolo di tutor interno, mentre la Regione, nella sua veste di soggetto promotore, svolge l’assistenza tutoriale esterna avvalendosi degli organismi di formazione accreditati dalla Regione”.
“Non si comprendono le ragioni per le quali – afferma Di Lorenzo – anche in questa occasione, la Regione abbia voluto affidare, di fatto, la gestione di questo importante programma, che può rappresentare sicuramente una buona opportunità di crescita e di arricchimento professionnale per i tirocinanti, ai vari organismi di formazione professionale. Sicuramente – continua il consigliere – il tutor interno, da individuare tra i dirigenti o i funzionari dell’Amministrazione ospitante e, quindi, connotato da spiccata professionalità, può svolgere compiutamente l’attività di tutoraggio per i tirocinanti, considerata anche le attività da svolgere e l’elevato grado di istruzione dei tirocinanti (diplomati e laureati) e l’estromissione degli organismi di formazione professionali dalle procedure previste dal Programma creerebbe risparmi di risorse che potrebbero ben essere utilizzati per aumentare il numero dei tirocinanti, attualmente fissato in 1.000 unità. Appare necessaria, quindi – sostiene Di Lorenzo – l’adozione di una nuova deliberazione di Giunta regionale con la quale si stabiliscano regole chiare e certe per l’esame delle domande dei partecipanti che potrebbe essere affidato direttamente alle Pubbliche amministrazioni ospitanti, anziché agli organismi di formazione, al fine anche di perseguire una più ampia ed oggettiva trasparenza, oltre che un risparmio di risorse da utilizzare a beneficio di altri potenziali tirocinanti”.
Alla luce di quanto premesso, il consigliere Di Lorenzo interroga l’Assessore alla “Formazione, Lavoro, Cultura e Sport” per conoscere: “quali iniziative intende adottare in merito, quanti dei 15.300.000,00 di euro destinati all’attuazione del programma di cui trattasi saranno utilizzati per remunerare le prestazioni che saranno rese dagli organismi di formazione professionale e quanti per remunerare le attività dei tirocinanti”. Di Lorenzo, infine, chiede di conoscere: “quali criteri e modalità, che non devono lasciare alcuno spazio di discrezionalità agli organismi di formazione professionale, devono essere utilizzati per le selezioni”.