Dopo la richiesta al Comune di Matera di cantierizzare tutte le opere sospese, il presidente della Sezione Edili dell’API, Michele Molinari, pone la questione dell’avvio dei programmi di edilizia residenziale pubblica dell’ATER e dei Comuni, fermi sia nel capoluogo che in altri centri della provincia.
Molinari evidenzia che gli interventi di edilizia residenziale pubblica, sia convenzionata che sovvenzionata, sono potenzialmente in grado di raggiungere un duplice obiettivo: rendere il bene casa più accessibile alle fasce sociali meno abbienti e a quelle che fanno ricorso al credito bancario; rimettere in moto l’economia basata sull’edilizia e sul suo vasto indotto, che in provincia di Matera è in grave affanno.
Il rischio – sottolinea il presidente degli Edili – è la revoca di finanziamenti regionali assentiti da tempo, se le amministrazioni comunali interessate non provvederanno ad assegnare le aree all’ATER.
Solo nella città di Matera, infatti, sono in attesa di partire cantieri per 18 milioni di euro al piano e 6 milioni nei rioni Sassi. I primi riguardano gli alloggi di edilizia agevolata di via Gravina e Arco, gli interventi di edilizia sperimentale, domotica e sovvenzionata del Contratto di Quartiere La Martella, la sovvenzionata di Serra Rifusa, il Pru di San Giacomo. I Sassi, invece, beneficiano di un finanziamento di 9 milioni di euro datato 1995, di cui 3 sono stati spesi e 6 sono fermi in attesa di una perizia di variante.
Anche in provincia la situazione non cambia, con interventi sospesi a Miglionico, Accettura, Cirigliano e Scanzano sempre per la mancata assegnazione delle aree. Solo il Comune di Calciano ha provveduto. 12 Milioni di euro per il recupero edilizio, inoltre, sono sospesi in vari Comuni, mentre il termine di 13 mesi stabilito dalla Regione per la consegna dei lavori è scaduto.
Una problematica – commenta Michele Molinari – che l’API ha segnalato da tempo al fine di colmare la carenza di alloggi e calmierare il mercato delle abitazioni utilizzando l’edilizia residenziale pubblica come volano dell’economia.
Infatti, la costruzione di alloggi di edilizia convenzionata, cioè quella rivolta alle fasce sociali con reddito medio che sono tuttavia costrette a ricorrere al mutuo bancario, avrà l’effetto benefico di calmierare i prezzi, contenendoli entro livelli più accessibili alla maggior parte della popolazione. L’edilizia sovvenzionata, infine, soddisferà almeno parzialmente il fabbisogno abitativo delle fasce sociali meno abbienti.
forza diamoci una mossa è una vergogna quanto costano le case a matera,tutti in cassaintegrazione e le case a 3000 euro il metroquadro,fate calare i prezzi e sbloccate l’edilizia per dar lavoro a tanta gente !!!!