Si è svolta domenica 6 settembre presso il piazzale della scuola media di Latronico la terza edizione del cece ribelle Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali), conclusa con un seminario sull’identità del patrimonio agroalimentare ed artigianale del borgo sinnico. Una iniziativa ideata e promossa dall’assessore alle attività produttive del Comune, Rosita La Banca, volta a favorire ed implementare il turismo di identità, che mira a diffondere e far conoscere le pratiche artigianali e i prodotti dell’enogastronomia tradizionale ancora conservati e custoditi in Basilicata. Nel corso della serata, novità di quest’anno, sono state conferite, con una cerimonia ufficiale alla presenza di numerosi esponenti dell’amministrazione comunale, le targhe di certificazione per i prodotti DE.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), uno speciale marchio di attestazione geografica mediante il quale viene garantita la qualità e la peculiarità dei prodotti che fanno parte della cultura popolare, dell’enogastronomia e dell’artigianato locale, alle seguenti aziende: Agrocarne Agromonte di Latronico (paniere dei salumi); Biosinni di Calda di Latronico (cece ribelle); Azienda Agricola Zootecnica Ruth Palagano Contrada Pargo di Latronico (formaggi ovi-caprini); Azienda Agricola di Buglione Antonio & Co. Contrada Perosa di Latronico (cece ribelle); Mulino Cantisani Gino Agromonte di Latronico (farina di ceci); Associazione Il Tassello (puntino ad ago di Latronico); LAP di Pecoraro Egidio Latronico (pietra di Latronico); L’Antico Sapore del Grano di Gioia Donata di Contrada Varrazzo Latronico (biscotto ad otto). Come di consueto, prima delle premiazioni, è stato tenuto un dibattito, moderato dal giornalista Fabio Falabella, cui hanno preso parte in qualità di relatori il sindaco di Latronico Fausto De Maria, il dott. Domenico Cerbino dell’Alsia Pollino di Rotonda, Rudy Marranchelli, Vice Presidente nazionale Agia, la biologa nutrizionista Marzia Manilia, la chef Rosanna De Carlo, Sabatino Papandrea, esperto di nutrizione clinica ed epigenetica, il Direttore di Alsia Basilicata Aniello Crescenzi, il Presidente del GAL Franco Muscolino e il Presidente di Confartigianato Basilicata Antonio Miele. Nel corso della sua relazione e dopo i saluti istituzionali, il sindaco De Maria ha annunciato a breve il lancio di un marchio di garanzia per valorizzare il brand di “città del benessere”; Domenico Cerbino ha insistito sul lavoro svolto dall’agenzia al fine di conservare, tramandare e diffondere i prodotti della tradizione come il cece rosso, protagonista della serata; Rudy Marranchelli si è soffermato sull’importanza dei flussi turistici legati ad un prodotto quale segno distintivo di comunità mentre Marzia Manilia ha illustrato i valori nutrizionali di salumi, legumi e formaggi locali. Rosanna De Carlo ha parlato di cibo come cultura regalata, che appartiene intrinsecamente al Dna di un popolo; Sabatino Papandrea dei razionali scientifici a supporto delle scelte alimentari; Aniello Crescenzi ha lodato le attività dell’Alsia, passandone in rassegna le risorse umane e strumentali ed auspicando la crescita delle aree interne attraverso il turismo; Franco Muscolino, a questo scopo, ha spiegato il funzionamento virtuoso delle filiere agroalimentari, menzionando gli attrattori presenti nella nostra regione e sottolineando il lavoro di pubblicizzazione portato avanti negli anni scorsi; Antonio Miele, infine, si è concentrato sulle potenzialità dell’artigianato locale, prestando particolare attenzione alle misure adottate da Confartigianato per sostenere le aziende del territorio supportandone progetti e buone pratiche.
Set 07