Si è conclusa, nelle scorse settimane, l’ottava edizione del Concorso nazionale Monna Oliva, ideato per selezionare ed individuare le migliori olive da tavola.
Organizzato dall’Umao, Unione Mediterranea Assaggiatori Olio, sempre attenta a cogliere i segnali che provengono dal mondo dei consumi e a dare delle opportunità ai produttori, l’edizione 2022 ha di nuovo suscitato interesse e profonde emozioni, dando modo ad una piccola drupa di far conoscere il suo enorme patrimonio di gusto e salute.
Monna Oliva – riservato alle olive da tavola prodotte e trasformate in Italia – se da una parte è un riconoscimento all’operosità, alla professionalità e alla passione che i migliori produttori italiani dedicano all’ottenimento di olive da tavola di qualità superiore, dall’altra è uno stimolo per tutto il settore olivicolo a proseguire nel virtuoso cammino verso l’eccellenza per potenziare l’immagine di alta qualità che viene riconosciuta da tempo al prodotto italiano, sia a livello nazionale che internazionale.
Anche la Basilicata si è distinta per le proprie produzioni, grazie al podio raggiunto nella categoria “olive grinze”.
In questa categoria, infatti, l’oliva nera infornata Majatica dello storico Frantoio Lacertosa di Ferrandina, ha conquistato il terzo posto, riportando alla ribalta nazionale un prodotto che appartiene alla storia ed alla tradizione olivicola della collina materana.
L’oliva Infornata, Presidio Slow Food, si rimette in vetrina dopo due anni di stop alla rassegna Monna Oliva, causa pandemia.
Grazie a questo Concorso, fra i più seguiti e prestigiosi a livello nazionale, si torna a parlare di olive di qualità e, nel caso della nostra regione, di una oliva tanto complessa, nella sua cura, quanto eccellente nel gusto e nella versatilità a tavola.
La stagione produttiva della Majatica inizia a dicembre e si protrae per i due mesi successivi. La lavorazione vera e propria prevede una prima scottatura in acqua alla temperatura di 90°C per pochi minuti e una successiva salagione a secco per un breve periodo. Le olive, parzialmente disidratate, sono sistemate su graticci e avviate “all’infornata” negli essiccatoi, dove la temperatura arriva a circa 50°C. La tecnica di lavorazione delle olive infornate di Ferrandina accentua la naturale sapidità dei frutti, ma mantiene al tempo stesso la dolcezza caratteristica della Majatica. Si sposano benissimo con i salumi lucani, i pecorini stagionati ma anche con preparazioni più complesse come l’insalata di arance, la zuppa di zucca gialla oppure il baccalà in umido. Sono in ogni caso ottime anche da sole, condite con olio extravergine di oliva, ovviamente di Majatica, aglio fresco a pezzetti e scorze di arancia e limone grattugiate.
Ricordiamo che il Concorso Monna Oliva ha ottenuto il patrocinio morale di: Regione Lazio, Regione Basilicata, Regione Sardegna, Arga Lazio, Città dell’olio, Accademia dei Georgofili, Unasa, Accademia di Spoleto, Cerealia Festival.