Un focus solo e soltanto sul vino? Assolutamente no. Al contrario, un progetto mirato a raccontare il meglio di una comunità della Basilicata in una cornice più ampia e trasversale: le attrazioni culturali della “Città di Orazio Flacco” (il Castello aragonese, la Cattedrale, gli scavi archeologici, la Chiesa della SS. Trinità e l’Abbazia dell’Incompiuta); e poi i laghi di Monticchio, le curiosità del Museo di Storia Naturale del Vulture; le visite ad apicoltori, allevatori e produttori di formaggi. E poi chef e ristoranti locali per presentare alla stampa nazionale il meglio della gastronomia lucana e di questo angolo del Vulture. Oltre a Cantina di Venosa, i giornalisti hanno visitato: l’azienda agricola e caseificio Sabino, l’Apicoltura Rondinella, a Ripacandida, il ristorante pizzeria Il Brigante, il ristorante Il Baliaggio, il ristorante Al Frantoio, il ristorante Ganea, il ristorante Locanda Oraziana e infine l’Hotel Orazio.
Il Presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo: «Siamo una cooperativa che investe sulla comunità del Vulture con azioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Anche la nostra promozione è vantaggio del territorio. Si cresce tutti insieme».
In foto da sinistra: Francesco Perillo, Presidente di Cantina di Venosa; Antonio Teora, direttore di Cantina di Venosa; Dario Bragaglia, giornalista e fotografo collaboratore del Gambero Rosso; Anna Scarano, giornalista di Dove Viaggi (RCS); Stefano D’Augè, giornalista del periodico Cucina & Vini; Anna Maria Catano, giornalista di Corriere della Sera e quotidiano Il Giornale; Sara Speroni, sommelier FIS e giornalista del periodico Bibenda; Danilo Poggio, collaboratore del quotidiano Avvenire; Federica Borasio, giornalista di VinoNews24; Riccardo Margheri, collaboratore di WineSurf e componente del team della guida Vinibuoni d’Italia; Serena Leo, collaboratrice del periodico Il Corriere Vinicolo.