“Dal campo alla tavola con gusto e autenticità”. E’ il titolo del corso di Agri-Chef rivolto ai titolari delle aziende accreditate a “Gli Agriturismo di Campagna Amica” il marchio promosso da Terranostra di Coldiretti Basilicata, partito questa mattina presso l’agriturismo “La Dimora dei Cavalieri”, a Vaglio Basilicata. “L’obiettivo è quello di formare i partecipanti per valorizzare i prodotti aziendali – evidenzia il presidente Terranostra Basilicata, Gennaro Mecca – approfondendo la conoscenza delle materie prime per accrescere la certificazione dell’agriturismo doc italiano in Basilicata. Il programma ha lo scopo di migliorare le capacità gestionali e organizzative nell’impresa agrituristica, incrementando il livello tecnico. L’attenzione massima sarà rivolta alla valorizzazione dei prodotti del territorio, che avverrà innovando le ricette tradizionali sul piano tecnico e di realizzazione”. Il corso che andrà avanti fino a venerdì riguarderà anche le tecnologie e le tecniche di cottura ottimizzazione e organizzazione dei tempi di preparazione, quelle di conservazione, il pricing del piatto e del menù, la valorizzazione del prodotto utilizzato, il mise en pace ed l’impiattamento, le tecniche di cucina e di sala, il recupero degli scarti in cucina, l’abbinamento vino e bicchiere e la presentazione e la scelta dei vini. Si parlerà anche di cucina etnica. La giornata inaugurale, dopo il benvenuto del presidente regionale di Terranostra Gennaro Mecca, e del presidente regionale di Coldiretti, Antonio Pessolani, ha visto un corso pratico in cucina. Alla quattro giorni partecipano il presidente nazionale di Terranostra, Diego Scaramuzza, e il segretario nazionale Toni de Amicis. Giovedì sera in programma una cena di gala preparata dagli Agri-chef. Venerdì mattina, invece, l’intervento di Carla Brienza, presidente nazionale dei tecnologi alimentari, e di Massimiliano Paoloni, Area Comunicazione Coldiretti Nazionale. Da anni Terranostra ad ogni suo livello con i suoi agriturismi di Campagna Amica valorizza e promuove: l’accoglienza di qualità; il recupero corretto e attento dei fabbricati rurali; la tutela del paesaggio e dell’ambiente; l’impiego a tavola dei prodotti locali, a chilometri zero e di origine certa; la vendita diretta dei prodotti; la diffusione di sistemi e metodi, produttivi ecocompatibili e a basso impatto ambientale, l’adozione di uno stile di vita e di consumo più rispettoso dell’ambiente.