Evento Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, il resoconto della seconda giornata e la fotogallery.
Parte il Patto per il futuro dell’Italia: un format chiamato CIBO (Cultura, Identità, Biodiversità e Organizzazione) con l’obiettivo di lavorare in rete per fare sistema. Di seguito i particolari.
3 – “Da Matera abbiamo lanciato una sfida per il futuro dell’Italia: un grande Patto per promuovere le aree del nostro Paese tramite il buon cibo, la bellezza del paesaggio e l’unicità del Patrimonio culturale materiale e immateriale che in questa straordinaria tre giorniha gettato le basi”. Così,ha commentato il presidente Angelo Barone, intervenuto nella sessione pomeridiana delle attività organizzate dalla Consulta nazionale dei Distretti del Cibo nella Capitale della Cultura. “Da oggi prende vita un “format” di lavoro, un metodo che dovrà lavorare tutto l’anno e che chiameremo C.I.B.O, un acronimo che ne sottolinea i connotati(Cultura, Identità, Biodiversità e Organizzazione) con l’obiettivo – ha sottolineato – di lavorare in rete per fare sistema. Il sistema Italia”.
L’iniziativa della Consulta Nazionale è stata organizzata con la collaborazione della Rete Rurale Nazionale, il CREA- PB (Centro Politiche e Bioeconomia), il DAGRI dell’Università di Firenze e la sua Cattedra Unesco sul paesaggio agricolo, l’Associazione dei Paesaggi Rurali d’interesse Storico (PRIS), l’Associazione dei Beni italiani Patrimonio Mondiale, l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale del MIC, la Comunità Emblematica Unesco sulla Dieta Mediterranea di Pollica, i rappresentanti dell’European Rural Parliament Italy -con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Anci, Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera e Apt Basilicata.
Nella sessione di sabato mattina si è discusso anche del nuovo Piano Strategico della PAC 2023-2027 e del ruolo fondamentale che esso può assumere per sostenere la nascita e accompagnare l’operato dei Distretti, quali volano per lo sviluppo e la salvaguardia dei sistemi agricoli territoriali e del paesaggio rurale, della sostenibilità ambientale delle produzioni e della riduzione dello spreco alimentare. Il forum, suddiviso in due parti, è stato curato dal CREA –PB nell’ambito delle attività del programma Rete Rurale Nazionale “I Distretti per lo sviluppo agricolo e rurale locale”,che ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con la Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, con l’intento sia di incoraggiare la ricerca, il trasferimento e l’integrazione delle conoscenze, in particolare su sviluppo territoriale, analisi delle politiche agricole, agroalimentari e di sviluppo rurale e sostegno pubblico, sia di intensificare i rapporti di scambio e di collaborazione con enti, istituzioni, associazioni e reti pubbliche o private, nazionali e internazionali.La Rete Rurale Nazionale, finanziata nell’ambito della politica di sviluppo rurale dell’Unione europea, ha l’obiettivo di supportare e accompagnare l’attuazione dei PSR in Italia. In questo contesto il CREA conduce azioni volte a migliorare la capacity building delle amministrazioni coinvolte, attività di animazione e informazione per favorire la partecipazione consapevole degli stakeholders e sviluppa strumenti di comunicazione rivolti alla società civile e percorsi di networking per favorire il confronto tra attori rilevanti a livello territoriale e settoriale.
La prima relazione introduttivaè stata curata da Serena Tarangioli, dirigente tecnologo CREA-PB (IDistretti come strumento per lo sviluppo agricolo); la secondada Giampiero Mazzocchi Ricercatore CREA – PB (I Distretti come strumento per lo sviluppo locale). Hanno portato la propria esperienza: Federica Argentati, presidente Distretto Agrumi di Sicilia: I distretti di filiera;Marco Pezzetta, Direttore Distretto Agricolo Valle Olona: i distretti in area urbana; Antonio De Cristofaro, presidente Distretto della Castagna e del Marrone della Campania: I distretti rurali; Claudio Gambino, presidente Distretto Turistico Dea di Morgantina: i Distretti Turistici/ DMO; Ignazio Garau, vice Presidente Consulta: I Bio distretti. Sono intervenuti ancheCanio Alfieri Sabia, direttore Generaleper lo Sviluppo Economico della Regione Basilicata. E ancora, Ferdinando Gandolfi, funzionario Responsabile del Processo di Riconoscimento dei Distretti del cibo Regione Campania: Paolo Balocco, direttore Agricoltura e Cibo – Regione Piemonte, Assunta D’Oronzio, dirigente Tecnologo CREA- PB. Altre esperienze sono state raccontate da Gianluca Gariuolo, responsabile Tecnico Distretto Agroalimentare di qualità del Metapontino, Roberto Belli, presidente Distretto del cibo Salumi Piacentini; Massimo Fiorio, presidente Distretto del cibo e del vino delle Langhe e del Monferrato; Dario Costanzo, in rappresentanza European Rural ParliamentItaly, Ornella Galasso, responsabile Cooperazione-Animazione GAL Valle d’Itria.
Ha concluso Alessandra Pesce, direttrice CREA-Centro Politiche e Bioeconomia. “L’iniziativa si inserisce nel vasto quadro delle iniziative della Rete Rurale volte a promuovere lo sviluppo territoriale e locale – ha commentato – La valorizzazione delle risorse enogastronomiche, la loro interpretazione in chiave turistica e la connessione con le risorse paesaggistiche costituiscono un grande volano di sviluppo per le aree rurali: un approccio sostenibile nel tempo, che restituisce valore alle comunità locali, ai saperi, alle tradizioni. Con questi riferimenti i distretti del cibo sono interpreti del connubio tra innovazione e tradizione e costituiscono dei laboratori imprescindibili per lo sviluppo delle aree rurali nel nostro Paese”.
A seguire, si è svolta l’agorà delle Comunità Rurali con Fulvio Barbesi, Comunità Rurale Agri-sociale Valdarno,Massimiliano Solano, Comunità Rurale Valdibella, Francesco Schettino, Comunità Rurale Pezzente di Matera Presidio Slow Food, Giuseppe Caronni, Comunità Rurale Pres. Slow Food Razza varzese-ottonese-tortonese, Francesco Linzalone, Slow Food Matera- Cooperativa de “Gli oliveti ritrovati” di Matera, Pietro Isolan, Distretto rurale del Valdarno Superiore: startup innovativa ReFarm, progetto “CubOrto” incubato e accelerato da IN CIBUM.
Nell’ultima sessione pomeridiana, il “Turismo tra la bellezza dei paesaggi agricoli e rurali e l’unicità del nostro Patrimonio Culturale nella Ruralità”, oltre ad Angelo Barone, sono intervenuti Tiziana D’oppido, assessore alla Cultura di Matera, Carlo Francini, Componente del Comitato Patrimonio Mondiale e coordinatore scientifico Ass. Beni italiani Patrimonio Mondiale, Patrizia Lusi, Presidente Ass. dei Paesaggi Rurali d’Interesse Storico (PRIS)Leandro VenturaResp. Ist. Centrale per il Patrimonio Immateriale presso il MIC,Carlo Hausmann, Componente Comitato Scientifico CNDC -Esperto di Turismo Rurale,Leonardo Degl’innocentiSanni, sindaco di Cavriglia (AR) e Mario Cicero sindaco diCastelbuono (PA), Centro Formazione Castelnuovo D’Avane, Emilia Piemontese, Direzione Generale Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata, Leonardo Montemurro, Presidente CNA Basilicata, Daniele Milano, sindaco del Comune di Amalfi, Gori Sparacino, direttore Iter Vitis Itinerario Culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa, Aldo Mattia, Commissione Ambiente Camera dei Deputati.
Programma di domenica 18 giugno.
Giornata Nazionale dei Distretti del Cibo e Giornata Internazionale della Gastronomia sostenibile indetta dall’ONU. Alle 9.30 (Casa Cava), il “Focus sulla Dieta Mediterranea e sui sistemi locali del cibo”. Ore 12, Centro Mensa della Fraternità “Don Giovanni Mele” di Matera evento per sensibilizzare le persone sullo spreco alimentare. Pranzo con i prodotti dei territori dei Distretti del Cibo a favore delle famiglie e persone indigenti della Comunità.Ore 12.30 – 13.30 i produttori dei Distretti in collaborazione con il Mercato della Terra di Slow Food e alla Comunità emblematica della Dieta Mediterranea proporranno a tutti i partecipanti degustazioni guidate sui prodotti della Dieta Mediterranea in tutti i territori dei Distretti del Cibo.