Feste da export: dallo spumante alle decorazioni, dalle lenticchie con il cotechino al panettone tipico e ai dolci artigianali da forno. Sono i prodotti italiani per le festività che partono per il mondo per un valore di quasi 200 milioni al mese. Sono 1,6 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2017, in crescita del 13,2% rispetto al 2016. In questo business la rete di export del made in Italy che fa capo a Palazzo Italia Bucarest calcola tra il 20 e il 22 per cento la quota delle produzioni del Sud. Il mondo anglosassone è quello che apprezza di più i prodotti tipici italiani: Regno Unito e Stati Uniti sono infatti le prime mete dell’export nazionale, in crescita rispettivamente dell’11% e del 19%. Terza la Germania, +6,4%. Vengono poi Francia, Svizzera e Austria. Ma a crescere di più è l’export con la Russia, in forte ripresa +34%, e con il Canada (+22%). Ancora, lo spumante e il prosecco prendono la via di Regno Unito (267 milioni, +13,1%) e Stati Uniti (217 milioni, +17%) ma è in forte crescita la richiesta da Russia (+41%) e Canada (+25%). Il panettone raggiunge soprattutto la vicina Francia (86,4 milioni, +4%) ma è sempre più apprezzato anche negli Stati Uniti (+37%) e in Austria (+31%), prosciutti e cotechini arrivano in Francia (27,6 milioni, +14%) e Germania (21 milioni, +21%) così come il caviale (per circa un milione di euro ciascuna) e i crostacei (oltre 8 milioni ciascuna). Cresce la richiesta di lenticchie in Germania (+89%) e in Svezia (+26%) mentre gli oggetti per le feste vanno negli Stati Uniti e le ghirlande elettriche decorative in Germania, i fuochi d’artificio in Francia (1,9 milioni) ma sempre più anche in Spagna (+39%).
“Se le festività natalizie e di fine anno sono le opportunità più importanti per il rilancio dell’export in particolare delle produzioni alimentari – è il commento di Giovanni Baldantoni, Palazzo Italia – registriamo con soddisfazione la crescita nei Paesi Balcanici e in Germania con un margine operativo sempre più importante per il made in Basilicata. È un dato positivo la crescita delle produzioni tipiche del nostro territorio legate alle festività. Fa parte della notorietà del made in Italy nel mondo che vive un momento favorevole. Conta l’idea positiva della nostra qualità della vita, accompagnata da benessere, buon gusto e cultura.E tra le esportazioni che provengono dalla Basilicata insieme a vini e spumante del Vulture, salumi, formaggi, paste artigianali, i prodotti da forno e di pasticceria sono i più richiesti.
Baldantoni infine riferisce della campagna di educazione alimentare avviata in sintonia con la delegazione romena della Fic (Federazione Italiana Cuochi) nelle scuole dei Paesi Balcanici per cominciare dai bambini, i consumatori di oggi e di domani dei prodotti alimentari tipici e di qualità. Una campagna condotta in prima persona da Enza Barbaro, presidente Fic Romania, all’insegna delle “lettere dell’alfabeto del mangiare sano”.