Alla festa nazionale dei cuochi a Matera la delegazione Romania-Moldavia, guidata dalla chef Enza Barbaro, ha portato la sua esperienza di promozione della cucina mediterranea e di quella tradizione lucana, nei Paesi dell’Europa dell’Est. La Fic è attiva in Romania dal anno 2017 con più di 70 chef attivi, tra cui si individuano cuochi professionisti e ristoranti con cucina specifica italiana, distribuiti nel territorio tra Bucarest, Timisoara, Targu-Mures, Bran, Brasov, Arad, Onesti (BC),Piatra – Neamt, Tulcea, Constanta, includendo anche da 2019 la Repubblica Moldova. Dopo il Campionato Gastronomico – Junior, edizione IV 2019, a Chisinau, capitale moldava, è continuata l’attività di promozione, informazione e formazione finalizzata a far conoscere il “mangiare sano, mangiare mediterraneo”. Tra le iniziative più prestigiose, di intesa con l’ Universita’ Tecnologica Alimentare di Chisinau, il programma formativo ed informativo della FIC agli allievi universitari “”Educazione Alimentare”, Cucina Mediterranea, con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Moldavia. A sostegno Casa Rinaldi Moldavia con i prodotti originali Italiani, elemento fondamentale per la qualità dei risultati. Tra gli obiettivi far conoscere le produzioni agroalimentari e vitivinicole lucane ed italiane, con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata; valorizzare il saper fare italiano; diffondere i valori unici della Dieta Mediterranea; presentare l’offerta formativa del nostro Paese nel settore enogastronomico; rafforzare la presenza della cucina italiana all’estero anche attraverso le attività di specializzazione dei giovani cuochi e la presentazione dell’offerta della ristorazione italiana di qualità; promuovere i “percorsi del gusto” in Italia per i turisti.
“La cucina mediterranea patrimonio Unesco – dice Enza Barbaro che continua a tenere corsi itineranti in varie città della Romania sulla cucina italiana e tradizionale – è uno stile di vita ed il cuoco un promotore di salute.
Secondo l’Ice l’export agroalimentare italiano in Romania è in crescita tra il 10 e il 20% nel giro di un anno. Solo la Basilicata ha un giro di export di 1,2-1,4 milioni di euro l’anno. I lusinghieri dati del rapporto Ice-Prometeia secondo cui nel 2017 il made in Italy è cresciuto – commenta Giovanni Baldantoni – ci confortano e ci spronano a continuare in questa direzione. Per il nostro Paese oltre alla Romania alcuni dei Paesi balcanici – aggiunge – rappresentano già partner commerciali importanti in tutti i settori oltre che in quello alimentare.