Nella serata di giovedì 12 ottobre al ristorante Le Bubbole di Palazzo Gattini a Matera il Consorzio Tutela Lambrusco ha organizzato una tappa del tour “Il Lambrusco e la Cucina del Sud”, un progetto avviato in collaborazione con Gambero Rosso, nato con l’obiettivo di far assaggiare le bollicine emiliane nelle loro diverse espressioni in abbinamento alla cucina di diverse zone del Sud Italia, interpretata da alcuni dei migliori chef e ristoranti.
Per ogni vino in degustazione il direttore del Consorzio Tutela Lambrusco Giacomo Savorini ne ha illustrato le caratteristiche principali.
La serata è nata infatti prima di tutto come un’occasione di incontro e di reciproca conoscenza in un contesto conviviale ed informale.
Michele Capolupo
Di seguito i particolari sul Consorzio Tutela Lambrusco
Un ente di tutela, che rappresenta 70 produttori e otto denominazioni tra Modena e Reggio Emilia: Modena DOC, Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC, Reggiano DOC, Colli di Scandiano e di Canossa DOC, oltre a Reno DOC e Bianco di Castelfranco Emilia IGT. Un totale di circa 16.600 ettari vitati nelle due province, di cui circa 10.000 dedicati al Lambrusco, e una produzione che, nel 2022 si è attestata su oltre 40 milioni di bottiglie di Lambrusco DOC. In aggiunta a questi quantitativi, vanno considerati oltre 100 milioni di bottiglie di Lambrusco Emilia IGT, che rientrano nell’ambito di tutela del Consorzio Vini Emilia.
La fusione di tre enti di tutela
Il Consorzio Tutela Lambrusco nasce a gennaio 2021 dall’operazione di fusione per incorporazione dei tre precedenti enti di tutela del famoso vino emiliano, ovvero il “Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena”, il “Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini DOP Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa” e il “Consorzio di Tutela Vini del Reno D.O.C.”.
Il Presidente è Claudio Biondi, il Vicepresidente Davide Frascari e il Direttore Giacomo Savorini.
“Quello che ha portato all’unificazione del variegato mondo del Lambrusco è stato un percorso molto lungo: ora il nostro obiettivo è portare avanti le strategie di comunicazione e i progetti di promozione più efficaci, sia a livello nazionale che internazionale, continuando ad apportare un contributo in un settore che, come tutti, ha subito i contraccolpi della pandemia”, commenta il Presidente Claudio Biondi.
Una nuova brand identity
Il Consorzio ha creato anche una nuova identità visiva, che dà ora volto all’ente in tutti i contesti nei quali è chiamato ad agire. Una brand identity che fonde alcuni degli elementi essenziali del territorio e del vino che rappresenta, con le tonalità di colore che il Lambrusco assume a seconda delle tante anime di quest’uva: dal rosa chiaro, al rubino, fino al porpora e a quelle che richiamano i caratteristici piccoli frutti rossi, il cui aroma è uno dei fattori più identificativi delle sue bolle. Il capolettera L, l’iniziale di Lambrusco, è poi posizionato all’interno del nuovo brand dalla forma sinusoidale. “Una forma che vuole richiamare il movimento brioso delle bollicine presenti in tutte le versioni di Lambrusco e, allo stesso tempo, ricorda quasi un sigillo, come quelli in ceralacca che chiudono le lettere e i regali più intimi e preziosi”, conclude il Presidente.
“Il Lambrusco è il vino dei colori, uno diverso dall’altro – aggiunge il Direttore del Consorzio Tutela Lambrusco Giacomo Savorini – Nel mondo è identificato come un vino rosso scuro frizzante: abbiamo l’esigenza di far comprendere che esistono tante varietà di lambrusco, con colori e sentori diversi, che possono veicolare esperienze completamente differenti e che, grazie alla loro versatilità e ampia gamma di referenze di qualità, si possono perfettamente abbinare a diverse e numerose tipologie di cucina”.
Nel 2022 è stato lanciato il nuovo sito web www.lambrusco.net: una vetrina nata per raccontare le peculiarità delle sei denominazioni del Lambrusco, tra cui le loro diverse cromaticità, con parole semplici e una veste grafica originale che esce dagli schemi.
Il Consorzio Tutela Lambrusco è inoltre presente sui principali social media:
facebook: www.facebook.com/consorziolambrusco
instagram: @consorziolambrusco
Vitigni
La parola Lambrusco indica una famiglia di dodici vitigni a bacca nera. Autoctoni, sviluppati e diffusi da tempo immemore nella Regione Emilia-Romagna. Il loro uso può essere più o meno esclusivo a seconda delle denominazioni di origine e delle scelte enologiche dei produttori. Si tratta di Sorbara, Grasparossa, Salamino, Foglia Frastagliata, Barghi, Maestri, Marani, Montericco, Oliva, Viadanese, Benetti e Pellegrino.
Lambrusco: le sei denominazioni
Le denominazioni del Lambrusco abbracciano varietà diverse e territori differenti: la provincia di Modena e di Reggio Emilia, dalle zone di pianura a quella collinare, ciascuna con la propria tradizione enologica. Se nel modenese la tendenza predilige il focus su una singola varietà, nel reggiano è tradizionalmente utilizzato un blend/uvaggio di differenti vitigni.
Lambrusco di Sorbara DOC
60% min. Lambrusco di Sorbara, 40% max. Lambrusco Salamino, 15% max.
altri Lambruschi
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro
85% min. Lambrusco Grasparossa, 15% altri Lambruschi e Malbo Gentile.
Colli di Scandiano e di Canossa
Colli di Scandiano e di Canossa Lambrusco
85% min. Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Barghi (congiuntamente o disgiuntamente), 15% max. Malbo Gentile, Marzemino, Croatina, Sgavetta, Termarina e Perla dei Vivi.
Colli di Scandiano e di Canossa Lambrusco Grasparossa
85% min. Lambrusco Grasparossa
15% max. Lambrusco Marani, Lambrusco Montericco, Ancellotta, Malbo Gentile and Croatina
Colli di Scandiano e di Canossa Lambrusco Montericco
85% min. Lambrusco Montericco
15% max. Lambrusco Marani, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Malbo Genitle, Ancellotta and Croatina
Lambrusco Salamino di Santa Croce
85% min. Lambrusco Salamino, 15% max. altri Lambrusco, Ancellotta e Fortana
Modena DOC
85% min. Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco di Sorbara; Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva, Lambrusco a foglia frastagliata (congiuntamente o disgiuntamente), 15% max. Ancellotta, Malbo Gentile, Fortana.
Reggiano DOC
Reggiano DOC Lambrusco
85% min. Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco Maestri, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Viadanese, Lambrusco Oliva, Lambrusco Barghi (congiuntamente o disgiuntamente), 15% max.
Ancellotta, Malbo Gentile, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina.
Reggiano DOC Lambrusco Salamino
85% min. Lambrusco Salamino
15% max.Ancellotta , Lambrusco Marani, Lambrusco di Sorbara and Malbo Gentile
La versatilità dei vini Lambrusco
Il Lambrusco è un universo di sfumature e colori: con i suoi vini freschi e piacevoli, grazie alle differenti varietà, ai territori e ai diversi metodi di produzione utilizzati, ha la versatilità tra i suoi punti di forza. Dal frizzante – che rappresenta oltre il 95% della produzione – fino al Metodo Classico e a quello Ancestrale, dal secco alle versioni amabili, i vini Lambrusco ben si prestano ad accompagnare un pasto dall’aperitivo al dessert.
Export
Il Consorzio punta a rafforzare le attività di promozione e comunicazione non solo in Italia ma anche all’estero. Il Lambrusco è uno dei vini più diffusi a livello mondiale e, oltre all’Italia – scendendo nel dettaglio dei paesi esteri – la Germania e gli Stati Uniti rappresentano gli altri mercati dai volumi più importanti. Tra quelli emergenti abbiamo Asia, con Cina e Giappone, e Sud America, con il Messico e il Brasile, oltre al Regno Unito. Complessivamente, tra DOC e (soprattutto) IGT, varca i confini nazionali circa il 60% della produzione.
I “Giovani del Lambrusco”
Protagonisti di alcune iniziative di comunicazione realizzate dal Consorzio Tutela Lambrusco, i produttori del “Gruppo Giovani” sono ambasciatori del lambrusco nel mondo. Si tratta di referenti che, mediamente, parlano perfettamente due lingue, conoscono il prodotto e sono desiderosi di condividere con i nuovi consumatori – sempre più attenti e curiosi – la loro tradizione. La nuova generazione del Lambrusco ha energia, ha viaggiato, ha visitato e assaggiato vini prodotti nelle migliori zone vitivinicole del mondo. Sono pronti per portare idee e iniziative e per raccontare a tutti il vero Lambrusco. Producono e rappresentano un vino che, per quanto storico, presenta caratteristiche organolettiche estremamente contemporanee.
La fotogallery della cena-evento (foto www.SassiLive.it)