Il vulcanico e talentuoso pizzaiolo tricaricese Paolo Infantino si conferma il re della pizza. Dopo l’incontro con il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, pronto a congratularsi per l’inserimento della sua biografia nel libro “Pizza in the world” realizzato dalla giornalista Concetta Cuozzo dell’associazione “A.O.C.R.I.” (Associazione e Operatori e Consumatori della Ristorazione Italiana), Paolo Infantino nella serata di mercoledì 21 marzo a Gravina ha vinto la quinta edizione del campionato mondiale di “pizza al fungo” organizzato dal Maestro pizzaiolo Fedele Guida battendo un centinaio di concorrenti nella categoria “pizza con farina senatore Cappelli”, una delle 19 categorie previste dagli organizzatori. In questa occasione Infantino è stato impegnato con una squadra composta da una ventina di allievi e ha portato in cucina tutte le primizie e i prodotti tipici lucani, a partire dalla farina senatore Cappelli, l’ingrediente principale per la preparazione delle pizze. La sua pizza, “ribattezzata “pizza del Presidente”, è stata dedicata al presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella.
E’ stato Infantino a spiegare le ragioni di questa scelta: “Ho creato una pizza interamente bio con prodotti lucani a km zero: farina senatore cappelli dell’azienda Vignola, Zafferano di Tricarico, pancetta tesa di suino nero del Salumificio di Tricarico di Carmine Carbone e mozzarella del Caseificio Abbatangelo di Grassano che utilizza il latte di Giuseppe Caravelli, già premiato come miglior latte regionale.
Con questa vittoria Paolo Infantino detto Zolfanello può essere considerato il miglior pizzaiolo non solo della regione Basilicata ma tutto il mondo.
Il Campionato della pizza al fungo è stato promosso anche quest’anno dal maestro e pizzaiolo Fedele Guida, insieme ad alcuni personaggi e colleghi della regione, organizzando una giuria di tutto rispetto e livello qualitativo . La qualità del campionato è confermata dalle adesioni che sono arrivate da varie regioni italiane ed anche dall’estero e dalle numerose categorie previste per i vari professionisti, insieme ai 19 tipi di Premi e Trofei, anche per pizzaioli cadetti ma anche dalla scelta di coinvolgere giovani allievi piazzaioli down nell’inserimento didattico e lavorativo. Un Campionato non a caso riconosciuto e sostenuto da sponsor primari e di fama anche internazionale, oltre che da imprenditori locali.
Michele Capolupo