La seconda settimana della cucina italiana nel mondo a Bucarest coincide con il progetto fortemente innovativo di Palazzo Italia dell’inaugurazione di una sala per eventi il Salone delle Rose, evoluzione del ristorante Origini Lucane. Un percorso – spiegano Giovanni Baldantoni ed Enza – in sintonia con l’iniziativa promossa dal 20 prossimo dal Ministero degli Esteri per dare continuità ad Expo 2015, che vede la rete all’estero della Farnesina divenire sempre di piu’ il perno dell’azione di promozione delle 4 A del Made in Italy: arredamento, abbigliamento, automazione e agroalimentare. Con la Settimana della Cucina si vuole contribuire all’obiettivo del Governo di raggiungere, nel 2020, i 50 miliardi di export nel settore. Si tratta di un traguardo ambizioso ma alla nostra portata, se consideriamo che 68 prodotti italiani sono sul podio dei prodotti agroalimentari piu’ venduti al mondo, nel cibo abbiamo 292 denominazioni protette e tra i vini 523 tra Doc/Docg/Igt.
Tema dell’edizione di quest’anno, che avra’ luogo dal 20 al 26 novembre, e’ il binomio “Cucina e vino di qualita’”. Sono previste oltre 1000 manifestazioni in piu’ di 100 paesi, tra cui circa 200 eventi promozionali e commerciali, circa 150 incontri con chef, show cooking, corsi di cucina e masterclass, oltre 120 tra conferenze, seminari e dibattiti sulla tradizione culinaria italiana e circa 170 degustazioni e cene a tema. Il progetto s’integra con le azioni previste dal Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy, promosso dal Governo al fine di potenziare la distribuzione e la presenza commerciale dei prodotti del vero agroalimentare italiano, nonche’ con gli obiettivi del Piano Strategico del Turismo 2017-2022, volto a dare rilievo ai territori meno conosciuti all’estero.
Per chi all’estero svolge da tempo compiti di “ambasciata Basilicata” e vetrina permanente delle eccellenze del “made in Basilicata” e del “made in Italy” come è il caso a Bucarest di Palazzo Italia, struttura nata per iniziativa dell’Associazione Lucani nei Balcani, presieduta da Giovanni Baldantoni, è l’evento internazionale più importante dopo “Eccellenze Lucane” del 2014 che si è svolto sempre nella capitale rumena su iniziativa di Regione e Apt, in collaborazione con la Commissione Lucani all’estero.
Tra gli obiettivi della “settimana”, far conoscere le produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane, con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata; valorizzare il saper fare italiano; diffondere i valori unici della Dieta Mediterranea; presentare l’offerta formativa del nostro Paese nel settore enogastronomico; rafforzare la presenza della cucina italiana all’estero anche attraverso le attività di specializzazione dei giovani cuochi e la presentazione dell’offerta della ristorazione italiana di qualità; infine promuovere i “percorsi del gusto” in Italia per i turisti.
“Per noi – commenta Giovanni Baldantoni, presidente di Palazzo Italia – la nuova offerta di gastronomia lucana ed italiana è motivo di orgoglio e di soddisfazione per intensificare l’attività di promo-commercializzazione delle produzioni tipiche e di qualità della nostra regione. Secondo l’Ice solo la Basilicata ha un giro di export di 1,2-1,4 milioni di euro l’anno con punte che hanno toccato, nel 2011, la punta massima di 4,5 milioni di euro con quote di mercato oggi da recuperare. Quanto al turismo proiettato verso Matera 2019, con l’enogastronomia che fa da attrattore, i flussi di visitatori dai Balcani verso l’Italia e la Basilicata – sottolinea – registrano fasi alterne e pertanto è necessario ancora uno sforzo con una presenza costante degli sportelli turistici Italiani e regionali, presso Palazzo Italia quale più efficiente soluzione alla permanente assistenza necessaria ai Tour operator”
Gli assi portanti della seconda edizione della “Settimana della cucina italiana nel mondo” sono:
– il binomio “cucina e vino di qualità”;
– la tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata unitamente ad azioni di diffusione dei metodi italiani di protezione dei marchi che sviluppino iniziative di contrasto al fenomeno dell’Italiansounding;
– la promozione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali;
– l’attenzione alla formazione nel settore alberghiero per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali;
– il sostegno alle candidature dell’arte dei pizzaiuoli napoletani e del sito “le Colline del Prosecco a Valdobbiadene” a patrimonio Unesco;
– il sostegno alle produzioni tipiche delle Regioni colpite dal terremoto.