Ammontano a 9,6 milioni di euro i contributi per il rafforzamento e lo sviluppo del sistema ortofrutticolo regionale che verranno erogati nel 2023 alle imprese agricole per gli interventi previsti dai Programmi Operativi delle 10 Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli (OP) e Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP) riconosciute dalla Regione Basilicata, con un incremento del 11% rispetto alla precedente annualità.
È il consuntivo dell’attività istruttoria realizzata dalla Direzione Generale delle Politiche Agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata nel quadro dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) del settore ortofrutticolo.
“Un consuntivo più che lusinghiero – sottolinea dalla fiera internazionale Fruitlogistica di Berlino il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi – che testimonia l’importanza e la vitalità di un settore chiave non solo per l’agricoltura ma per tutta l’economia regionale e che deve far fronte ad una concorrenza internazionale sempre più agguerrita facendo leva su innovazione, aggregazione tra imprese e qualità delle produzioni”.
I Programmi Operativi presentati dalle Organizzazioni di Produttori e approvati dalla Regione prevedono tipologie di interventi legate alla pianificazione della produzione, al miglioramento della qualità dei prodotti, al miglioramento delle condizioni di commercializzazione, oltre ad azioni ambientali, formazione, consulenza, prevenzione e gestione delle crisi di mercato.
Il valore della produzione commercializzata nel 2021 dalle Organizzazioni di Produttori lucane è stato circa 210 milioni di euro e rappresentando il 55% del totale del valore della produzione ortofrutticola regionale.
Intervento del Presidente Bardi a Fruitlogistica 2023 di Berlino
“Sono molto felice di avere l’opportunità di chiudere i lavori di questo incontro così importante e con un titolo così denso e carico di energia positiva associato alla Dieta Mediterranea e all’importante iniziativa che vede il Consorzio Edamus e i suoi numerosi partner impegnati per la seconda edizione del DMED, Salone della Dieta Mediterranea, dal 26 al 28 maggio 2023 presso il polo fieristico dell’Ex Tabacchificio Cafasso di Capaccio Paestum.
Quale migliore occasione per poter promuovere e divulgare le proprietà salutari del cibo sano, della cultura e del benessere, considerando che sono sempre più rilevanti le prove scientifiche che la Dieta Mediterranea sia una delle diete più importanti per le persone, per il pianeta e per la prosperità ed è quindi uno dei nostri alleati per accelerare anche l’azione sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Il nostro impegno politico deve necessariamente tradursi in salvaguardia, tutela, promozione dello stile di vita che rappresenta, perché essa non è un semplice elenco di alimenti, ma si fonda sulla biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.
Il suo valore culturale è immenso e la sua eredità millenaria è un riferimento importante per tutti i popoli del mediterraneo, anche per gli effetti benefici che produce per la qualità ambientale, sociale e culturale.
Proprio per i suoi simboli e per le tradizioni che la arricchiscono, dalla preparazione alla produzione, dalla condivisione al consumo di cibo, la dieta mediterranea va promossa perché ricca di competenze e conoscenze, di riti antichi e salutari, e si contrappone all’omologazione dei cibi globalizzati, non idonei a salvaguardare i localismi, la qualità, l’unicità a scapito della quantità.
Portarla al centro del nostro sistema alimentare significa impegnarsi anche per consolidare l’educazione alimentare, evitando soluzioni semplicistiche e riduttive, sia a livello culturale che nutrizionale, come il nutriscore e lavorare verso un consumo di cibo sempre più consapevole.
Il suo sviluppo è trainante anche e soprattutto a livello economico per il settore agroalimentare. Come Regione Basilicata siamo fieri di essere presenti a questo evento così importante ed emblematico dedicato proprio ai prodotti della dieta mediterranea, dove la stessa esplosione di colori, rosso, verde, bianco, arancione e viola, infonde benessere anche visivo, sono infatti i colori della felicità, e rappresenta proprio la varietà ortofrutticola coltivata nelle nostre terre, nelle diverse stagioni, a garanzia dell’apporto nutritivo vario e necessario per la nostra salute.
Ringrazio le quattro Organizzazioni di Produttori presenti qui con noi nella collettiva lucana: Assofruit; Arcadia; Terre della Luce e Primosole che giorno dopo giorno favoriscono sempre di più i processi di aggregazione accrescendo tutta la competitività del comparto, anche e soprattutto delle piccole imprese, che conferiscono le loro produzioni alle O.P e senza le quali non avrebbero potere e forza contrattuale e non arriverebbero sui banchi del fresco nei paesi esteri.
Nel 2021, il valore della produzione del comparto ortofrutticolo lucano è di circa 353 milioni di euro, il contributo maggiore è dato dalla produzione di frutta e verdura, pari a 88 milioni di euro, seguita dalla produzione di agrumi, con 35 milioni di euro e di ortaggi, con 215 milioni di euro.
Tra le priorità del governo regionale a garanzia del consolidamento del comparto: sostenere gli alti costi di produzione, rafforzare la qualità, la commercializzazione e la promozione sui mercati con i Programmi Operativi e salvaguardare, attraverso la ricerca, le risorse di acqua e suolo, sempre meno disponibili a causa dei cambiamenti climatici.
Ammontano a 9,6 milioni di euro i contributi per il rafforzamento e lo sviluppo del sistema ortofrutticolo regionale che verranno erogati nel 2023 alle imprese agricole per gli interventi previsti dai Programmi Operativi delle 10 Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli e Associazioni di Organizzazioni di Produttori riconosciute dalla Regione Basilicata, con un incremento del 11% rispetto alla precedente annualità.
Questo testimonia l’importanza e la vitalità di un settore chiave non solo per l’agricoltura ma per tutta l’economia regionale e che deve far fronte ad una concorrenza internazionale sempre più agguerrita facendo leva su innovazione, aggregazione tra imprese e qualità delle produzioni.
Nel nostro piccolo, siamo contenti di poter dare un contributo sostanziale con l’ortofrutta lucana allo sviluppo e alla crescita della Dieta Mediterranea. Ad oggi abbiamo 3 prodotti a marchio IGP, tra cui il Peperone di Senise, i Fagioli di Sarconi e la Melanzana Rossa di Rotonda, quest’ultima a marchio DOP e stiamo conquistando l’IGP anche per la Fragola della Basilicata, di cui siamo i maggiori produttori in Italia.
Il nostro rapporto con l’identità, il cibo e la salute è ancestrale e vi siamo grati per averci dato l’opportunità di ricordarlo qui, rendendoci doppiamente felici e dando anche voce al fermento che è presente nella nostra regione contro il cibo sintetico e a favore della sovranità alimentare e delle pratiche agroecologiche e sostenibili che sposiamo appieno.
Politicamente, anche a livello nazionale, siamo in prima linea per rafforzare le filiere produttive, promuovere un piano per la sicurezza alimentare, così come le biotecnologie agrarie, la riduzione degli agrofarmaci del 50% entro il 2035, i marchi di qualità, l’agricoltura biologica e contrastare le pratiche sleali presenti sul mercato.
Non possiamo che continuare a lavorare proficuamente con i produttori e con i consumatori per affrontare sempre di più la sfida culturale, economica e sociale che questo stile di vita rappresenta, associato al ritmo di un calendario stagionale che si fonda sui valori della condivisione, ma soprattutto celebra il rispetto del territorio e della biodiversità, favorendo l’aiuto sociale e la tutela del pianeta.
La Dieta Mediterranea dunque è il nostro elisir di lunga vita. Non mi resta che ringraziarvi ancora e augurare lunga vita al vostro salone DMED con l’auspicio che diventi un punto di riferimento nella mappa dei luoghi faro in Italia e nel mondo dedicati alla Dieta Mediterranea”.