Nella serata del 1° agosto si è svolto il tradizionale appuntamento con la crapiata, il piatto tipico materano preparato da Ninuccio Festa, un evento giunto alla 45^ edizione e quindi quello più longevo tra tutte le iniziative organizzate nella città dei Sassi e che rinnova l’usanza contadina di far cuocere fave, fagioli borlotti, ceci, cicerchie, lenticchie e grano, un rito che rappresentava una forma di ringraziamento per il raccolto effettuato nelle campagne di una Matera che non c’è più.
Ninuccio Festa insieme ai suoi collaboratori anche quest’anno ha offerto a materani e turisti un piatto di crapiata e un bicchiere di vino per rievocare il rito dei contadini, che nella serata del 1° agosto ringraziavano la Provvidenza per aver garantito una produzione regolare di quanto era stato seminato in precedenza. Unica nota stonata il varco non attivo della zona a traffico limitato, perchè nel giorno feriale dalle 21 si può circolare liberamente all’interno degli antichi rioni. Una capitale europea della cultura come Matera dovrebbe puntare ad una zona a traffico limitato h24 ed invece deve fare i conti con un traffico notturno che non depone a favore di una città a vocazione turistica.
Michele Capolupo
La fotogallery della crapiata di Ninuccio Festa (foto www.SassiLive.it)
La foto più bella è quella del 118 farsi largo tra la gente.