La terza settimana della cucina Italiana nel Mondo si è conclusa con la consegna da parte di Enza Barbaro, presidente delegazione Romania Fic (Federazione Italiana Cuochi) all’Ambasciatore d’Italia a Bucarest Marco Giungi del libro edito dalla FIC (Federazione Italiana Cuochi) per la ricorrenza del cinquantesimo anno dalla costituzione, oltre che al prof. Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione e Docente di Dietetica e Nutrizione Umana presso le Università di Torino e Napoli, nonché Presidente del Comitato Nazionale per La Sicurezza alimentare.
Dall’Ambasciatore sono venute parole di riconoscimento per l’encomiabile ruolo che svolgono i nostri cuochia promuovere con passione e professionalità all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità, segni distintivi del “Marchio Italia” nel solco delle grandi tematiche che contraddistinguono l’agroalimentare italiano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità.A ciò si aggiunge l’opera di valorizzazione, anche a fini turistici, dei territori, degli itinerari dell’arte culinaria italiana, nonché della dieta mediterranea, uno degli elementi che rende l’Italia il Paese più sano del mondo.
All’interno delle iniziative della settimana, oltre a degustazioni, corsi di cucina, lezioni dei cuochi, la Presidente Enza Barbaro, in collaborazione con l’Accademia della Cucina Italiana –Delegazione di Bucarest e la Federazione Italiana Cuochi -Delegazione Romania ha organizzato il seminario “La Dieta Mediterranea, la salute a tavola”. Una nuova occasione – sottolinea la lucana Barbaro, presidente delegazione FIC in Romania – per rafforzare La promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi ingredienti, la valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali, anche in connessione con il 2018 Anno del Cibo. Anche per la Basilicata il buon mangiare e i prodotti tipici di qualità rappresentano un’ottima attrazione turistica.
Fondamentali, altresì, le attività di presentazione e internazionalizzazione dell’offerta formativa italiana del settore, al fine di attrarre talenti dall’estero e fidelizzarli all’uso dei prodotti italiani di qualità.
Altri obiettivi raggiunti, le attività di formazione, con particolare attenzione al settore alberghiero, per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali; la tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata unitamente ad azioni di diffusione dei metodi italiani di protezione dei marchi che sviluppino iniziative di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.