Calamità e crisi di mercato non sono riusciti a fermare la 13^ edizione della Sagra delle Albicocche di Rotondella, che ha rilanciato l’appuntamento diventato tradizionale con lo Street “L” Food, inevitabilmente diventato “Contadino”. In particolare la CIA di Rotondella, grazie alla partecipazione delle attività “Add rock ra shell”, “Bar arcuri”, delle Nonne Chef e diverse aziende agricole, ha voluto dare un’immagine “Rural Food” allo spazio cogestito, anche per rilanciare la norma contenuta nella legge di bilancio 2018 che afferma che dal 2018 gli agricoltori possono “vendere prodotti agricoli, anche manipolati o trasformati, già pronti per il consumo, mediante l’utilizzo di strutture mobili nella disponibilità dell’impresa agricola anche in modalità itinerante su aree pubbliche o private”. Una misura importante per il settore food perché favorisce il rapporto diretto fra produttori e consumatori, in sintonia con le esigenze di un mercato che ha dimostrato di apprezzare sempre di più il km0, la genuinità dei prodotti e la qualità dei piatti. In questa edizione della sagra delle albicocche, indirettamente si rilancia la “ricetta” della multifunzionalità e multidealità in agricoltura, comparto che vive in questo periodo una forte crisi. Multifunzionalità in agricoltura – sottolinea Rudy Marranchelli, presidente Agia-Cia – non può rappresentare la soluzione del settore, bisogna cercare strumenti aggregativi e commerciali innovativi, contrastare tutte le pratiche sleali e poco trasparenti. E’ perciò importante la proposta di legge approvata alla Camera in merito alle aste a doppio ribasso e alla vendita sottocosto dei prodotti freschi e deperibili. Le aste a doppio ribasso sono attività distorsive del mercato che ledono la dignità dei produttori agricoli e minano la stabilità dei loro redditi, sfruttandone la frammentazione e la debolezza lunga la filiera; tali pratiche vanno quindi considerate forme di concorrenza sleale perché travalicano le logiche di concorrenza, imponendo prezzi che nulla hanno a che vedere con il mercato. Tale meccanismo, oltre a danneggiare i produttori agricoli, rischia alla lunga di andare a discapito anche dei consumatori: agendo ripetutamente sul prezzo, si va di conseguenza a ridurre i costi di produzione, mettendo a rischio la qualità dei prodotti, nonché gli elevati standard sanitari che li caratterizzano. Come Agia-Cia ci auguriamo in tempi brevi l’approvazione della legge, introducendo eventuali elementi migliorativi in Senato. Questo provvedimento è molto importante anche in previsione del percorso di recepimento della direttiva europea sulle pratiche commerciali sleali, che deve essere effettuato non più tardi dell’1 maggio 2021.
Giu 30