Qualità, genuinità, ospitalità e prezzi contenuti. Sono gli ingredienti che gli agriturismi associati a Cia-Agricoltori di Potenza e Matera metteranno in tavola per le feste di Natale. Come da tradizione, gli imprenditori agricoli puntano sui menù contadini delle feste più importanti dell’anno e coinvolgeranno gli ospiti con lezioni in cucina, laboratori per ragazzi, attività in azienda. Un percorso fatto di racconti, esperienze, emozioni, profumi e sapori. Questo, e non solo, è quello che si potrà trovare in questi giorni negli agriturismi presenti nelle aree rurali, dalla costa ionica, alla pianura, alle colline, alla montagna. Turismo Verde-Cia – una cinquantina di agriturismi associati, un quarto dei circa 200 iscritti all’albo regionale- con l’invito a trascorrere le festività in agriturismo è da tempo impegnato in un progetto che intende esaltare la ristorazione agrituristica, la cultura contadina, la qualità legata al territorio, dando valore ad una rete di imprese che promuovono gli stessi valori e la stessa eccellenza qualitativa, mantenendo ognuno la propria identità, la propria creatività e le proprie radici territoriali. Le agrichef, come sono chiamate le donne ai fornelli, in buona parte le stesse titolari dell’azienda, custodi di sapori e ricette delle nonne, si occupano di un menù che unisce piatti della cucina tipica contadina legati al tanto variegato territorio locale. “In un anno in cui il caro prezzi e l’inflazione hanno inciso molto sul tenore di vita delle famiglie, e soprattutto in un’annata in cui i cambiamenti climatici hanno condizionato negativamente l’attività degli agricoltori – è l’invito di Rosanna Sileo, agrichef e titolare de Il Molino della Contessa a Castelmezzano – scegliere un agriturismo per Natale può essere la soluzione ideale per tutti. Decidere di trascorrere qualche giorno in una di queste strutture o organizzare il pranzo di Natale o Santo Stefano vuol dire immergersi in un mondo fatto di qualità, con prodotti genuini, con piatti tipici e della tradizione. L’enogastronomia, l’ospitalità rurale, la fruibilità di borghi magici, del paesaggio agrario, di storia e tradizioni del mondo agricolo possono rappresentare per i cittadini un modo diverso di vivere queste feste”.
“È un modo concreto -aggiungono da Turismo Verde- per sostenere i nostri agricoltori: la latente siccità degli ultimi anni, i danni provocati dalle varie ondate di maltempo, le ripercussioni delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente sul mercato e sulle esportazioni sono tutti fattori che hanno ridotto al minimo la marginalità per chi lavora nel settore primario. Scegliere i prodotti locali, trascorrere i pranzi e le cene delle feste in un agriturismo possono dare un grande aiuto a chi, 365 giorni l’anno, lavora nei campi, nelle stalle e negli allevamenti per non fare mai mancare la qualità sulle nostre tavole”.
Una famiglia lucana su cinque (di quelle che faranno i regali di Natale) donerà prodotti tipici in occasione delle prossime festività, per una spesa media di 20 euro a cesta e un volume totale, a livello regionale, di 500-600 mila euro. Si conferma un trend in continua crescita, soprattutto dopo il covid, relativamente alla vendita diretta, dalla terra alla tavola. Fra i prodotti più gettonati, formaggi e carni sottovuoto, miele, vino, olio, frutta e verdura di stagione. Dal punto di vista della spesa, l’agriturismo crea un indotto; infatti ogni 100 euro spesi in servizi agrituristici, altri 40 euro sono investiti dagli ospiti in esperienze di fruizione offerte dal territorio, dall’enogastronomia, alle attrazioni artistiche e culturali, allo sport e all’avventura.
“L’agriturismo – sottolinea il presidente Cia Potenza-Matera Giambattista Lorusso – è capace di esprimere al meglio la cultura e la tradizione del nostro Paese, può offrire numerose opportunità professionali ai giovani con una formazione mirata. L’agriturismo del futuro è al centro delle aree rurali per un modello di sviluppo sostenibile e moderno che anche attraverso l’evoluzione del concetto di ruralità, del ruolo multifunzionale dell’agricoltura e di un nuovo approccio verso il territorio e le sue risorse possa contribuire a ricucire quei divari e quelle distanze che ancora persistono, aprendo nuove occasioni in grado di generare ricadute positive anche in Basilicata”.