Vinitaly si conferma un evento determinante per la promozione e commercializzazione dei vini Matera Doc presenti nella vetrina scaligera in collettiva regionale #BereBasilicata con 8 operatori, un desk gestito in collaborazione con l’AIS Basilicata con la rappresentanza delle etichette di tutte le 13 aziende che aderiscono al Consorzio di Tutela Vini Matera Doc.
Rinnovata e migliorata rispetto alle ultime edizioni, la piú importante fiera di settore ha permesso alle aziende materane di intercettare nuovi buyers e di confermarsi sul mercato enologico tra le piú giovani ma interessanti denominazioni.
Grazie anche al programma di degustazioni e masterclass curate dal Dipartimento Agricoltura, le aziende presenti hanno potuto sfruttare al meglio la partecipazione alla 52esima edizione per presentare le novitá ed i miglioramenti che la Doc Matera, attraverso anche agli investimenti delle proprie aziende, ha avviato giá da diversi anni.
“Il Consorzio ha pianificato un programma triennale di partecipazione al Vinitaly – racconta il Presidente Cifarelli – per poter raccontare ad un mercato sempre piú interessato le eccellenze enologiche della Provincia di Matera e favorire lo sviluppo di un flusso di enoturismo che sappia agganciarsi al 2019 e consolidarsi negli anni successivi.
Oltre agli incontri con i buyers e le attivitá di divulgazione ed informazione, la presenza collettiva al Vinitaly, fortemente voluta dall’Assessore Luca Braia come Sistema Basilicata, ha permesso, infatti, di acquisire importanti feedback strategici per poter rendere piú efficaci le azioni di promozione del Consorzio.
Prima ancora delle singole aziende, i visitarori hanno manifestato grande interesse verso la denominazione Matera DOC e verso il territorio che ne costituisce l’area di produzione, sottolineando l’importanza di migliorare, ancora di piú, la capacitá di comunicare il territorio, i paesaggi e la forte relazione con la cultura ed il turismo che caratterizzano le produzioni vitivinicole materane.
Rafforzare il Consorzio DOC Matera – conclude Cifarelli – significa rafforzare e sostenere anche le aziende produttrici di Matera Doc. Per questo motivo, grazie ad un programma triennale che sará attuato insieme al Consorzio Grottino di Roccanova, la Doc Matera promuoverá percorsi di enoturismo e azioni di marketing per favorire il posizionamento delle aziende sul mercato.”
“Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della DOC Terre dell’Alta Val d’Agri ha partecipato compatto all’edizione Vinitaly n. 52 del 2018.” Lo rende noto Francesco Pisani, presidente del Consorzio di Tutela.
“Nel complesso non possiamo altro che essere concordi che la 52esima edizione del Vinitaly sia stata senza dubbio la migliore, da almeno 5 anni a questa parte. Visitatori comuni molto più consapevoli e preparati, pochi “disturbatori” e pochissimi allegri beoni.
Tutto questo messo insieme non fa che essere a favore di Vinitaly, che in ogni caso resta l’evento fieristico di settore più importante al mondo.
Concordiamo con l’Assessore Luca Braia e ci uniamo a lui nel ringraziare doverosamente i funzionari del Dipartimento Agricoltura, che soprattutto prima, e poi durante, lo svolgimento del Vinitaly si sono prodigati con serietà e professionalità.
Sono soddisfatto che sia emerso che la collettiva regionale non è solo Vulture ma, con i doverosi distinguo, è anche Alta Val d’Agri, Matera e Grottino. Una Regione viticola che cresce soprattutto qualitativamente e che, con orgoglio, affida ai suoi vini il ruolo di eccellente ambasciatore dei territori che la compongono.
Voglio, inoltre, ricordare che in rappresentanza della Val d’Agri e comunque dell’unica area oltre al Vulture, in passato ha partecipato al Vinitaly dal 1991 solo l’Azienda Agricola Pisani, quando la nostra collettiva regionale era costituita da solo 8 aziende.
Ora siamo cresciuti, tanto, e bisogna prendere atto che il comparto viticolo – enologico è stato quello più dinamico, in tutta la Regione Basilicata.
Dopo il riconoscimento della doc Terre dell’Alta Val d’Agri e la immediata costituzione del relativo Consorzio di Tutela, per l’efficienza della comunicazione in generale e quindi anche per la partecipazione ad eventi fieristici, si è pensato che la cosa più logica fosse rappresentata dal partecipare in “comunione”, infatti dal 2007 la partecipazione al Vinitaly della doc Terre dell’Alta Val d’Agri si è sempre realizzata come Consorzio di Tutela e Valorizzazione, con tutti i produttori, sempre solidali e presenti.
La linea della condivisione è stata una scelta conseguente alla totalità degli interessi che ci accomuna: Il territorio, la storia, le tradizioni, il vino, la dimensione aziendale.
Sebbene siamo convinti di questo, pensiamo anche che il Vinitaly non sia lo stesso degli anni 90 (quando si aveva l’opportunità di chiudere contratti in fiera) e che fondamentalmente rappresenta oggi solo una grande vetrina, una piccola opportunità per farsi conoscere e in più, il bisogno di rivedere in pochi giorni molti dei propri clienti, molti dei tanti “colleghi amici” e scambiare pareri e consigli. Ciò non ha prezzo.
Purtroppo, la fiera ha un suo prezzo, e ritengo che il prezzo, benchè dettato da una consolidata legge di mercato della domanda/offerta, sia eccessivo, smisurato, esagerato per il ruolo assunto dal Vinitaly negli ultimi anni.
L’evento fieristico deve rappresentare un momento economico importante per l’azienda espositrice, ossia l’investimento effettuato deve essere proporzionale al ritorno soprattutto economico. Non possiamo non considerare che il Vinitaly ci da l’opportunità di comunicare e promuovere con efficienza e quindi di portare a “conoscenza” di un pubblico più ampio le nostre produzioni. Questo sarebbe già un successo.
Vinitaly però è un evento al quale partecipano 4.500 aziende, quindi vinitaly è esposizione, vinitaly è degustazione, vinitaly è. Qualsiasi evento si realizzi in occasione del vinitaly passa sotto tono, perché Vinitaly è anche questo, è tutto insieme.
Crediamo quindi, conclude Pisani – sia opportuno aggiustare il tiro sugli investimenti.”
Vinitaly, bilancio di Francesco Perillo, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aglianico del Vulture DOC
“Tornati in “cantina” dalla 52esima edizione di Vinitaly è tempo di bilanci anche per noi del Consorzio di tutela dell’Aglianico del Vulture, per me la prima edizione in veste di Presidente dello stesso, un grande onore ed una grande opportunità concessami.”
Lo dichiara Francesco Perillo, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aglianico del Vulture DOC.
“Vinitaly2018 è stato infatti il banco di prova per alcune delle azioni che intendiamo portare avanti in modo costante ed organizzato, prima di tutte la riconoscibilità del nostro marchio.
Ha infatti debuttato il nostro nuovo logo ed i nostri nuovi canali social che si andranno a fondere con il nuovo sito nelle prossime settimane. E si sono aggiunti al racconto collettivo del #BereBasilicata dentro e fuori la collettiva regionale che comunica il suo vino e il suo territorio.
Consci della crescente qualità dei nostri prodotti e della domanda da parte del mercato degli stessi, abbiamo quindi deciso di mettere al centro delle nostre politiche future il tema della visibilità del nostro brand e del nostro territorio che è chiaro locomotore del comparto vitivinicolo lucano; compito che una struttura come la nostra deve tenere ben presente nel rispetto di chi come i nostri soci lavora duramente.
Attività le nostre che, devo ammettere orgogliosamente, hanno incontrato non solo l’entusiasmo dei nostri soci ma anche quello di altri consorzi di tutela, parlo di quella del Soave, che ci ha invitati in un confronto fra vini prodotti su suoli vulcanici.
Il ringraziamento è doveroso – conclude Perillo – alla Regione Basilicata, al Dipartimento Agricoltura e Politiche Forestali, all’Assessore Luca Braia e all’Enoteca Regionale di Basilicata, per le opportunità concesse in questa prestigiosissima kermesse mondiale scenario per la generazione di contenuti multimediali che nei prossimi giorni potrete ritrovare sul nostro sito www.consorzioaglianico.it.
Un bilancio pertanto estremamente positivo il nostro, che si somma a quello da parte delle aziende che a vario titolo portano a casa premi nazionali, non solo sui prodotti ma anche sul modello aziendale. Forza Basilicata e viva l’Aglianico del Vulture.”
Il Grottino di Roccanova al Vinitaly di Verona, nota Chiaradia (Consorzio di Tutela Grottino di Roccanova)
La 52° edizione del Vinitaly ha visto tra i partecipanti, per la prima volta, tutte e quattro le aziende del consorzio della Dop grottino di Roccanova inserite nella comune della Regione Basilicata.
In passato solo alcune aziende avevano già preso parte a questa manifestazione. Al termine delle quattro giornate in fiera le nostre aziende hanno constatato l’importanza della partecipazione collettiva come sistema #BereBasilicata e del coinvolgimento che il Dipartimento Agricoltura Regionale ha voluto mettere in campo per trasmettere le particolarità territoriali (territorio che va da 350 m s.l.m. a 800 m s.l.m.) della nostra Dop, facendo conoscere il nostro ottimo “Grottino” e le sue varie sfumature.
Abbiamo avuto un riscontro di pareri positivi da tutto il pubblico che si è fermato per degustarlo e soprattutto dai tecnici e giornalisti del settore vitivinicolo che hanno lodato il nostro lavoro, entrando in contatto con un prodotto per il momento ancora non ben conosciuto ai più.
Importantissimo è stato il relazionarsi con aziende del settore di altre regioni mettendo a confronto le relative esperienze e trovando spunti per nuove idee.
La soddisfazione delle aziende ha già fatto pensare a nuove e brillanti proposte che verranno messe in campo nella futura edizione dell’anno prossimo.
In conclusione, come presidente del Consorzio Grottino di Roccanova penso che la sinergia creata tra tutti i consorzi delle quattro DOC Lucane fortemente voluta dall’Assessore Regionale Luca Braia, l’ottimo lavoro di tutte le aziende vitivinicole regionali, ha portato e porterà avanti un discorso coeso per far sì che vengano conosciuti per intero i nostri vini Lucani i quali, nelle loro diverse sfumature, danno l’occasione di far conoscere tutti i territori della nostra splendida regione. Il vino ambasciatore di tutta la Lucania da scoprire.