Lettera aperta a Manuela Taratufolo, segretaria provinciale della CGIL
Prima i precari poi i soldati
Cara Manuela,
come hai potuto verificare, ho partecipato con interesse alla tua prima festa del lavoro a Matera, improvvidamente criticata anche da chi, nel PD, altrettanto improvvidamente, ha sostenuto il valore e la validità del federalismo. Avere una festa del lavoro, provincia per provincia, può servire a mettere a fuoco la locale situazione del lavoro e le iniziative che è necessario mettere in campo per la sua difesa.
Mi devo complimentare ancora una volta (poi non lo farò più) per la tua passione tutta giovanile, ma soprattutto convinta e partecipe, con cui hai sottolineato la condizione dei precari, che, etimologicamente, hai fatto risalire al latino , che significa , . E supplici finiscono con l’essere i precari, in tutto paragonabili ai romani che la mattina, con la (una sorta di paniere), aspettavano il dono o offerta del padrone. E’ inutile dirti che quella massa di era anche massa manovrabile e utilizzabile in tempi di elezioni.
Purtroppo si sono fatti molti errori nel passato, quando anche la CGIL ha creduto al verbo del libero mercato, della mobilità e della flessibilità. Qualcuno, l’altra sera, ha lamentato che i tre sindacati confederali siano oggi spesso divisi. Ma non ha pensato che ciò accade proprio per la ricattabilità cui, oggi, i lavoratori sono condannati. Così, in passato, nacquero la CISL e la UIL.
L’attenzione, giustamente, l’altra sera, si fermò sul precariato nella scuola e sul licenziamento di massa degli insegnanti e del personale della scuola in genere. Purtroppo il personale della scuola non ha la coscienza di classe dei metalmeccanici, né ha la possibilità di stare unito e in modo organizzato, anche perché fatto in gran parte di donne-madri e mogli. Mi domando e ti domando che cosa succederà. Lo domando anche ad Eustachio Nicoletti, che tanto generosamente si spende sul settore della scuola. Probabilmente accadrà che, tra una manifestazione e l’altra, tra un digiuno e un ricovero, alla fine tutto rientrerà per stanchezza. Né è possibile pensare che la Regione possa sostituire lo Stato, sia perché ai precari interessa il punteggio, sia perché la Regione non ha le disponibilità economiche per venire incontro alle esigenze dei precari. Intanto – e questo è un altro dato certo – con classi superaffollate, presidenze o direzioni accorpate e affidate alla cura di uno stesso dirigente, con docenti immotivati e distribuiti su più e costretti a spostarsi a proprie spese da una scuola all’altra, la scuola italiana perderà anche quel poco di buono che ancora conserva. Del resto, se quel Ministero, che ieri fu di Francesco De Sanctis, Giovanni Gentile e Benedetto Croce, oggi è nelle mani della Gelmini, che cosa ci si può aspettare?
Ma la mia meraviglia maggiore è ancora una volta l’assenza di iniziative e proposte concrete da parte del PD e dei suoi Deputati e Senatori. Come pensano di venire incontro alle esigenze dei precari? Dove pensano di trovare i soldi necessari? E’ per questo che, dal mio piccolo, ricordando quanto fece Michele Bianco per i Sassi, mi permetto di suggerire che immediatamente il PD presenti una mozione con cui si impegni il governo a considerare assunti tutti i precari in servizio alla data del 1° settembre 2008, utilizzando, a tal fine, le spese militari dallo Stato sostenute per le sue missioni in Afghanistan, nel Libano e dovunque l’esercito si trovi. Alla mozione deve immediatamente seguire una proposta di legge.
Non credo che i soldati, e quindi le armi, e la morte, in Afghanistan come altrove, possano ritenersi più utili, ai fini di una migliore società, degli asili-nido, delle scuole materne ed elementari e, infine, delle scuole medie, inferiori e superiori.
Cordialmente.
Giovanni Caserta
Matera 13 settembre 2010
La CGIL di matera informa che venerdì 10 settembre è in programma la prima festa del Lavoro del sindacato. L’obiettivo è quello di rimarcare l’attenzione per i temi del lavoro e per la tenuta dei diritti. La Cgil in Piazza Ridola incontra direttamente la gente comune, i precari, i cassintegrati, i giovani, i disoccupati, verso cui la nostra azione quotidiana è protesa.
Programma
Ore 18 dibattito nella sala Levi del Palazzo Lanfranchi sul tema “Diritti e tutele nella globalizzazione. Quale rappresentanza nel nuovo mercato del lavoro?”
Ore 20,30 spettacolo musicale in piazz Ridola a cura di Francesco Sossio banda “Muretti a secco”. (annullato per pioggia)
Prevista la partecipazione di Enrico Panini, segretario confederale Cgil nazionale