Metanizzazione delle aree industriali
L’API: bene per Jesce, passo avanti per La Martella
Soddisfazione viene espressa dall’API per la decisione della Giunta Regionale di stanziare 3 milioni di euro per la costruzione della rete del gas metano nelle aree industriali di Jesce e La Martella.
Evidentemente la protesta montante degli imprenditori ha sortito parte degli effetti sperati, grazie al protocollo Eni-Regione che ha finanziato l’opera.
Un particolare merito va dato all’assessore alle Attività Produttive Vincenzo Folino che ha recepito le numerose e reiterate istanze rivolte dall’API, mantenendo gli impegni presi.
Seppure con notevole ritardo, le aziende insediate nei due agglomerati industriali della città di Matera potranno risparmiare somme notevoli sulle spese per l’approvvigionamento energetico, almeno le imprese di Jesce, perché per quelle della Martella occorreranno altri soldi che al momento non ci sono.
Le risorse finanziarie disponibili, infatti, porteranno il metano “a bocca di stabilimento” per le aziende insediate a Jesce, atteso che il collettore arriva fino all’inizio dell’area produttiva senza essere collegato agli stabilimenti.
Almeno altri 500mila euro occorreranno per completare l’impianto a La Martella, dove la rete è ancora distante dal sito industriale.
Dopo anni di attesa, tuttavia, si può essere soddisfatti per l’importante passo avanti compiuto dalla Regione, spronata e pungolata dalle associazioni imprenditoriali fino alla decisione assunta che si avvale dei fondi messi a disposizione dall’accordo con l’Eni.
Adesso è necessario rispettare la tempistica prevista per la conclusione dei lavori, perché ulteriori ritardi andrebbero a serio detrimento della competitività delle nostre aziende. Non dimentichiamo, infatti, che la mancanza del metano significa pagare bollette energetiche esorbitanti e scoraggiare l’arrivo di nuovi investimenti in loco.
L’obiettivo è quello di contenere i costi di produzione e di accrescere contemporaneamente l’attrattività del territorio.
Adesso sarebbe opportuno continuare sulla strada intrapresa di rendere tutte le aree industriali del materano, compresa la Valbasento alle prese con i noti problemi della bonifica, fruibili e appetibili per le attività produttive.