E’ di estrema difficoltà, a causa della grave debitoria e di altre innumerevoli questioni che non hanno avuto finora risposta, la situazione delle imprese agricole del Materano. La conferma è venuta oggi a Matera nel corso di un incontro, che il presidente della Camera di Commercio di Matera Domenico G. Bronzino ha avuto, su sollecitazione delle organizzazioni professionali agricole, con i rappresentanti di Coldiretti, Cia, Copagri e Confagricoltura. L’incontro ha confermato lo stato di crisi di un settore che sta pagando i ritardi nella mancata attuazione dei vari protocolli sottoscritti nelle sedi istituzionali. “L’ultimo –ha detto il presidente della Coldiretti, Giuseppe Ditaranto- è del gennaio 2007. Venne sottoscritto, davanti al prefetto di Matera, dal presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo, dall’assessore all’agricoltura Gaetano Fierro, dal direttore generale del Dipartimento agricoltura Rocco Rosa e dai presidenti delle quattro organizzazioni professionali agricole. In cima alle cose da fare c’è la situazione debitoria, l’impegno ad attivare gli strumenti finanziari predisposti dalla Regione con ulteriori interventi di sostegno, di cui l’Ismea ha la titolarità con la possibilità a sviluppare la convenzione. E poi l’impiego di risorse residue dei Por, di ottenere il pagamento delle spettanze vantate dal mondo agricolo sul Piano regionale di sviluppo e di altre questioni come la predisposizione di una adeguata normativa che rilanci il made in Basilicata. Ma se non si risolve il problema della debitoria sono inutili i programmi di ripresa, che attendiamo di vedere’’. Paolo Dicembrino, presidente della Cia, sollecita l’attuazione di tempi certi per il sostegno alle imprese agricole. “ Il settore –ha detto Dicembrino- è allo stremo, alcuni hanno lasciato perché sono nella impossibilità di andare avanti. La debitoria è un macigno per tutti . Con la Regione ci sono impegni che vanno rispettati, con una tempistica nei pagamenti e nella erogazione delle risorse che deve essere certa. Il tempo gioca a sfavore non solo degli operatori agricoli e delle aziende, ma di tutta l’economia lucana’’. Nel corso dell’incontro le organizzazioni professionali agricole, per Copagri erano presenti Nicola Minichino e per la Confagricoltura Raguso e Riccardi, hanno elencato la lunga sequenza di impegni non mantenuti dalla Regione Basilicata, anche in atti ufficiali, dopo fasi che hanno portato le imprese agricole alla protesta. “ Una situazione –ha detto il presidente della Camera di commercio, Domenico G. Bronzino- ormai divenuta cronica e generale. Nessun comparto e nessuna azienda ne è,purtroppo, immune. Le gravi difficoltà di carattere commerciale vengono sistematicamente e, in modo pervicace, penalizzate da una burocrazia e da una gestione politica molto spesso sorda alle necessità degli imprenditori o ancora, peggio, distratta da altri problemi di carattere politico o personale. Il mondo agricolo è al punto di grande e insostenibile collasso e questo provocherà il reale e definitivo crollo di tutta l’economia della nostra regione, tenendo presente che appartiene al settore primario circa il 50 per cento delle imprese iscritte alle Camere di commercio. Le ripercussioni si stanno avendo e si aggraveranno su un settore, che vanta il maggior numero di addetti e di fatturato e di un indotto altrettanto corposo. Se non ci saranno risposte immediate, se si continuerà con la politica dei rinvii e delle riunioni inconcludenti, tutte le responsabilità ricadranno su quanti hanno aggravato la crisi del settore, vuoi per incapacità e vuoi per superficialità. Auspichiamo che l’intera Giunta regionale si ripieghi sui gravissimi problemi del settore primario, per attuare nei fatti e in tempi brevi tutto quanto la Regione Basilicata si è impegnata a fare per il mondo agricolo, ma non ha ancora attuato’’.