Piccoli passi, ma decisi. Il Comitato Esecutivo dell’API ha definito alcuni obiettivi prioritari da raggiungere nei prossimi mesi, di qui alla fine dell’anno.
Presieduto da Vito Gravela, il Comitato Esecutivo ha inaugurato un nuovo metodo di azione sul territorio: perseguire pochi obiettivi per volta, dopo averne verificato la concreta fattibilità e realizzabilità tramite la struttura tecnica dell’Associazione.
“Non si tratta di una lista della spesa di tutto ciò che occorre alla provincia di Matera – ha dichiarato il presidente dell’API – ma di pochi obiettivi raggiungibili, che possano cioè concretamente realizzarsi nei prossimi mesi”.
“Ritengo che il criterio guida debba essere l’efficacia delle azioni che ci proponiamo di sostenere. Le indicazioni dell’Esecutivo saranno sottoposte ad una valutazione tecnica da parte dei nostri uffici per verificarne la concreta realizzabilità”.
Tra le priorità individuate figurano l’attuazione del Piano Energetico Regionale e del Fondo Regionale di Garanzia, la finanziabilità del maggior numero possibile di domande presentate a valere sull’Avviso Pubblico Matera-Valbasento, eventualmente anche attraverso l’Accordo di Programma Quadro Murgia, il miglioramento dei servizi consortili nelle aree industriali della provincia, il sostegno alle imprese del settore Osservazione della Terra ed altre linee di azione di peculiare interesse per le PMI.
Buone notizie, intanto giungono sia dalla Regione che dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale. L’assessore alle Attività produttive Restaino nei prossimi giorni incontrerà Gravela per verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse per lo scorrimento della graduatoria per l’Avviso Pubblico Matera-Valbasento. Il commissario del Consorzio Industriale Santarsia ha mostrato attenzione verso le tematiche sollevate dall’API per gli agglomerati industriali che, Valbasento in testa, sono in situazione di degrado.
“Gli auspici sono buoni – ha concluso Gravela – vigileremo affinché si traducano in fatti concreti. Come non facciamo sconti ai nostri interlocutori istituzionali, così siamo pronti a riconoscerne i meriti qualora ce ne siano”.