Infrastrutture telematiche: giuste le osservazioni di Di Lorenzo sull’isolamento della Valbasento e dei piccoli comuni
Dopo una lunga battaglia condotta dall’API, le aree industriali di Jesce e La Martella sono state dotate della banda larga, anche se a tutt’oggi il servizio non è ancora partito.
Restano, invece, ancora sprovvisti della copertura ADSL l’area della Valbasento e numerosi piccoli comuni dell’entroterra.
Per questo motivo, l’API ritiene giuste e doverose le osservazioni del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo sulla necessità di colmare questo deficit al fine di limitare l’annoso problema dell’isolamento del nostro territorio e, soprattutto, di dotare tutte le imprese locali delle condizioni necessarie per essere maggiormente competitive sui mercati.
La mancanza di internet veloce in un agglomerato industriale grande come la Valbasento, che la Regione sta cercando di reindustrializzare attraverso un bando di finanziamento da 50 milioni euro, comporta notevoli disagi alle aziende esistenti a causa della inevitabile lentezza del collegamento con la linea analogica, e rende l’area meno appetibile per i futuri insediamenti.
Lo stesso consigliere Di Lorenzo ha avanzato dubbi sulla reale motivazione della proroga alla scadenza dei termini di partecipazione al bando, disposta – a suo dire – per la mancanza di domande. Se si vuole smentire questo assunto – secondo l’API – a prescindere dal dato di fatto delle numerose istanze inviate, occorre fare di tutto per attrarre reali investimenti in Valbasento, anche dotando il sito delle infrastrutture telematiche.
La banda larga, infatti, è ormai diventata un’esigenza imprescindibile per le imprese che puntano sulla velocità per ridurre i costi, aumentare la produttività e diventare competitive sui mercati esteri.
L’API ricorda la proposta lanciata nell’aprile 2007, quando l’Associazione chiese a Telecom Italia di collegare tutte le imprese di Jesce con la linea HDSL al medesimo costo della linea ADSL, in modo da superare gli ostacoli connessi alla mancata infrastrutturazione dell’area, rendere più conveniente per Telecom Italia l’investimento e, nel contempo, ridurre i costi per gli operatori.