In attesa di cosa farà la politica nazionale, qui da noi non ci si entusiasma più di tanto, del resto siamo nella regione dove la politica dell´alternanza non ha alcun senso, ogni governo territoriale è certo di esser rinnovato qualunque sia stata e sarà la sua politica. Tutto ciò comporta un vero e proprio disinteresse ad occuparsi delle emergenze. Riflettiamo un attimo: credo che ognuno di noi possa individuare nelle politiche del lavoro il vero dramma della nostra città. Penso che il tasso di disoccupazione attuale non ha pari con alcun periodo precedente, se poi a questo dato, aggiungiamo anche i lavoratori che, disoccupati non sono, collocati sull´orlo del baratro dove, alcuna possibilità di inserimento nel mondo del lavoro possono fantasticare, (mi riferisco ai cassintegrati del polo del salotto), scopriremo che siamo alla catastrofe. Tutti si aspettavano momenti di mobilitazione, invece, a tutt´oggi, non c´è stato neanche lontanamente, il benché minimo accenno di protesta. Questo lascia senza parole. I lavoratori sono rassegnati al peggio? o sono strasicuri di essere ricollocati? cosa che ci auguriamo tutti, ma con aziende fallite, afferriamo bene quali possano essere i risultati. Ed in questo scenario la politica cosa fa? si disinteressa del problema, come se non gli appartenesse tant´è vero che la commissione “Politiche attive per il lavoro e lo sviluppo”, commissione alla quale appartengo, non si accorge del grave momento e si pone in disparte; mai convocata, mai accennata, buio totale sulle politiche del lavoro. L´unica politica pensata è quella dell´incertezza, corsi di formazione del nulla, capaci di soddisfare le esigenze dei docenti, che un lavoro già ce l´hanno, di deludere chi lo cerca. Quando si perdono unità lavorative nel settore della grande distribuzione, l´allarme diviene altissimo, il centro commerciale “IL CIRCO” nato sotto i migliori auspici, ha chiuso il sipario. I lavoratori dei supermercati GS, di quel plesso e di via La Martella, vedono addensarsi giornate grigie nel loro futuro. Le conseguenze del passaggio di proprietà tra Carrefour-GS al gruppo COOP, possono essere valutate oggi: i due GS ceduti da Carrefour alla Megamark, a meno di un anno di gestione, vengono ancora venduti ad altra società, perchè come spesso accade, Matera, città delle meraviglie, patrimonio UNESCO, candidata a capitale europea della cultura, per il mondo economico non è interessante. La nuova società acquirente, ovviamente non mantiene i due punti vendita ma solo uno, riduce il personale e le ore lavorative. Ai giovani e coraggiosi lavoratori non rimane altro da fare che chiedere, per conservare il posto di lavoro, il trasferimento in altre sedi della Puglia del gruppo Megamark e questa città perde sempre più pezzi. Anche la situazione COOP non è delle più rosee, un anno fa i lavoratori in quell´azienda erano 134, oggi questo numero è stato drasticamente ridotto: dimissioni volontarie, mobilità, cassa integrazione, eliminazione di alcuni settori, trasferimento in altre sedi, a dirla in breve una perdita della forza lavoro notevole. Pochi conoscono le cifre investite dalla regione Basilicata nella formazione in 10 anni di vita del centro commerciale Venusio, forse qualcuno dovrebbe incominciare ad interessarsi, perché appare che questo denaro pubblico sia stato speso invano. A molti sfugge che le politiche economiche e del lavoro sono una grande sfida, non può essere vinta solo con alchimie economiche, o col trasferimento di cervelli e braccia, ma soprattutto col creare le condizioni di crescita per competere nel territorio circostante, dobbiamo svegliarci un po´ tutti, mettere da parte le fantasie, le abitudini consolidate, guardare in faccia la realtà ritrovare determinazione.
Adriano Pedicini Consigliere del PDL