Una delegazione della Sezione Edili dell’ANIEM-API di Matera, guidata dal presidente Michele Molinari e dal direttore Pasquale Latorre, ha incontrato venerdì mattina a Potenza l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Rosa Gentile.
La crisi economica in Basilicata sta colpendo duramente l’edilizia, grazie ad una serie di concause che rischiano di minare alla base un comparto che rappresenta una grande parte dell’economia lucana. Il calo degli appalti, i ribassi spropositati, il taglio delle risorse pubbliche, la ristrettezza del credito bancario, i ritardati pagamenti, l’eccessiva burocrazia, sono tra i principali problemi di una categoria che ancora regge sul fronte occupazionale ma il cui futuro è tutt’altro che roseo.
La categoria degli Edili dell’API, rappresentativa di oltre 350 imprese in provincia di Matera, ha rappresentato all’assessore innanzitutto la necessità di trovare una soluzione definitiva per lo smobilizzo dei crediti verso le pubbliche amministrazioni, bloccati da mesi a causa del rispetto del Patto di Stabilità Interno. Infatti, l’applicazione del decreto Tremonti, n. 185/2008, che permette l’anticipazione da parte delle banche dei crediti certificati dagli enti debitori, non ha risolto il problema degli oneri finanziari. In proposito l’API ha proposto l’impiego del Fondo Regionale di Garanzia, di imminente approvazione, per ridurre gli interessi bancari.
Altro tema di discussione è stato l’abuso del massimo ribasso, il criterio di aggiudicazione delle gare d’appalto oggi prevalente. In un periodo di crisi quale quello attuale il massimo ribasso viene utilizzato da chi persegue una concorrenza sleale senza la minima prudenza, al solo fine di accaparrarsi il lavoro, con tutte le conseguenze che ne derivano. Anche la pubblica amministrazione ha le sue responsabilità perché spesso gli uffici tecnici non sono in grado di valutare correttamente la congruità delle offerte al massimo ribasso e danno per buona qualunque giustificazione dei prezzi. Occorre quindi trovare un sistema di correttivi che garantisca nel contempo la trasparenza nell’aggiudicazione, la qualità dell’opera, la riduzione del contenzioso e la rimuneratività dell’impresa. Una proposta potrebbe essere quella della Stazione appaltante unica regionale, per dare uniformità e maggiore competenza nella valutazione della congruità delle offerte.
Il presidente Molinari, inoltre, ha evidenziato la necessità di sbloccare tutte le opere pubbliche ferme, tra cui spiccano gli interventi infrastrutturali della viabilità e quelli per l’edilizia scolastica e residenziale, chiedendo altresì che i progettisti debbano dotarsi di idonee fideiussioni a garanzia della completezza ed esecutività dei progetti.
Da ultimo, gli Edili dell’API hanno chiesto alla Regione di esercitare un’azione di moral suasion nei confronti dell’Anas perché siano impiegate imprese locali per i lavori e le forniture nelle due grandi opere recentemente appaltate, la variante di Nova Siri della S.S.106 Jonica e il lotto La Martella della S.S. 655 Bradanica.
Soddisfazione è stata espressa al termine dell’incontro per la disponibilità offerta dall’assessore Gentile a farsi carico dei problemi posti. L’assessore ha annunciato la predisposizione di una scheda degli interventi viari prioritari da realizzare con l’Anas, cui la Regione ha chiesto il rispetto del programma obiettivo sottoscritto anni fa e per cui è pronto il co-finanziamento regionale. Se l’Alta Velocità non tocca la Basilicata – ha dichiarato la titolare del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità – noi ci concentreremo su collegamenti viari comodi e veloci
Quanto ai programmi di edilizia residenziale, la recente delibera sul Piano Casa per la prima volta si apre anche alle imprese private, che possono candidare a finanziamento progetti integrati per il recupero dei centri storici. E’ imminente, inoltre, un bando riservato alle imprese di costruzioni sui programmi di edilizia pubblica che, comunque, dovrebbe restare fuori dal Patto di Stabilità.
L’assessore, infine, ha annunciato il varo di un Osservatorio delle opere pubbliche per un serio monitoraggio sugli appalti e l’impegno a discutere con l’Anas per un maggiore impiego delle imprese locali nei lavori co-finanziati con risorse regionali.
Ott 10