Una delegazione dell’API, guidata dal presidente della Sezione Edili Molinari e dal direttore Stella, in rappresentanza delle oltre 300 imprese associate delle costruzioni, ha incontrato a Potenza il presidente dell’Acquedotto Lucano Mitidieri, il direttore generale Marotta e il direttore amministrativo Marchese.
Nei giorni scorsi l’API aveva sollevato il problema dei ritardi di pagamento alle imprese che eseguono lavori di manutenzione per conto della Società, una situazione che è diventata esplosiva per molte piccole aziende creditrici.
Al termine dell’incontro l’Associazione ha apprezzato la grande disponibilità dimostrata dai vertici di Acquedotto Lucano a risolvere almeno parzialmente, entro la metà di aprile, la questione dei pagamenti alle imprese manutentrici.
Infatti, dopo aver chiarito che il ritardo è stato causato da diverse situazioni di morosità degli utenti, Mitidieri ha chiesto trenta giorni per sanare parte delle pendenze con le imprese.
In proposito l’API ha espresso apprezzamento per la gestione della Società, che ha chiuso il bilancio in attivo nonostante l’inadempimento di alcuni grossi clienti e un’eredità ricevuta di 12mila chilometri di rete a fronte dei 9mila previsti.
L’incontro ha costituito l’occasione per discutere anche dei programmi futuri di Acquedotto Lucano, che si accinge a realizzare opere significative sul territorio e che ha assicurato una concertazione con il sistema economico delle piccole e medie imprese, considerato il nerbo dell’economia locale.
L’API, quindi, ha chiesto un maggiore protagonismo delle aziende lucane, che sono in possesso di tutti i requisiti richiesti dai programmi di investimento di A.L., al quale ha riconosciuto il merito di mandare in gara opere con progetti sempre aggiornati.
Al termine dell’incontro l’API ha sollecitato l’Acquedotto Lucano e l’Aato ad una rapida approvazione del Piano d’Ambito e delle nuove tariffe idriche.
Pubblica Amministrazione: insostenibile la situazione dei ritardati pagamenti
L’API protesta con il Provveditorato alle Opere Pubbliche
Diventa sempre più insostenibile da parte delle imprese locali la situazione dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione.
Al Consorzio di Bonifica, all’Acquedotto Lucano, alle Asl, adesso si aggiunge il Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Puglia e la Basilicata, che ritarda allo spasimo i pagamenti alle imprese che vantano crediti per lavori eseguiti.
I solleciti dell’API, i richiami del Prefetto e le proteste delle imprese non sono serviti a nulla visto che il Provveditorato continua a disattendere gli impegni contrattualmente assunti.
Infatti, nonostante la predisposizione del programma dei lavori con la relativa copertura finanziaria e malgrado gli impegni di spesa, inspiegabilmente manca la liquidità di cassa.
Sembra che i ridotti stanziamenti nel Bilancio dello Stato non consentano al Ministero delle Infrastrutture e alle sue articolazioni (i Provveditorati) di avere disponibilità di cassa idonee a pagare i lavori eseguiti.
Resta il fatto che l’inadempimento dei contratti sottoscritti crea una situazione di insolvenza che arreca danni economici alle imprese aggiudicatrici e che si protrae almeno dall’anno 2006.
Sulla questione il presidente dell’API Nunzio Olivieri ha chiesto la convocazione dell’Osservatorio prefettizio per le opere pubbliche, che si occupa di accelerare le procedure per la cantierizzazione dei lavori pubblici, superando eventuali ostacoli. L’API ritiene che quello del mancato pagamento dei SAL sia un freno alla corretta realizzazione delle opere.